Dune. Scritture su moda progetto e cultura visuale

Informazioni Evento

Luogo
TEATRINO DI PALAZZO GRASSI
calle delle Carrozze , Venezia, Italia
Date
Il
Vernissage
31/01/2022

ore 18

Generi
presentazione
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Maria Luisa Frisa, direttore di “Dune”, in dialogo con Chiara Valerio, scrittrice, traduttrice e curatrice editoriale, e Saul Marcadent, caporedattore di “Dune”, con Jacopo Miliani, artista, introducono il quarto numero della rivista accademica dell’Università Iuav di Venezia, dedicata alla moda, al progetto e alla cultura visuale.

Comunicato stampa

Lunedì 31 gennaio alle 18 al teatrino di Palazzo Grassi Maria Luisa Frisa, direttore di “Dune”, in dialogo con Chiara Valerio, scrittrice, traduttrice e curatrice editoriale, e Saul Marcadent, caporedattore di “Dune”, con Jacopo Miliani, artista, introducono il quarto numero della rivista accademica dell’Università Iuav di Venezia, dedicata alla moda, al progetto e alla cultura visuale.
Al termine dell’incontro la proiezione del film “La discoteca” di di Jacopo Miliani.

Diretta da Maria Luisa Frisa, edita da Flash Art con progetto grafico di Think Work Observe, “Dune” è una rivista accademica monografica pubblicata in italiano e inglese con cadenza semestrale e riflette gli interessi di ricerca, le modalità di scrittura e la produzione teorica del gruppo di lavoro dei corsi di laurea in moda dell’Università Iuav di Venezia.

Nel corso della sua attività, che conta la produzione di tre importanti numeri monografici dedicati ai temi Dark Room, Manifesto e Frammento, "Dune" ha aperto il suo gruppo di lavoro ad autrici e autori internazionali come Silvia Calderoni, Claire Fontaine, Judith Clark, Paolo Di Lucente, Anna Franceschini, Garbage Core, Gio Black Peter, Kensuke Koike, Bruce LaBruce, Louis De Belle, Luca Trevisani.
Il quarto numero, centrato sulla parola Valore, tiene insieme la produzione teorica e visiva di studiosi, fashion designer e curatori internazionali e coinvolge in questa presentazione Jacopo Miliani, regista del film La discoteca che sarà proiettato per la prima volta a Venezia.

Scrive Maria Luisa Frisa: “Valore si è rivelato un dispositivo capace di ampliare i suoi contorni provocando una serie di riflessioni in grado di rimettere in discussione convinzioni e definizioni, moltiplicando le traiettorie di esplorazione, i rapporti tra le diverse culture, i paradigmi progettuali in trasformazione, i concetti di autenticità e invenzione. Riflessioni che si intrecciano con le conseguenze della crisi pandemica e che non necessitano di risposta, ma di ascolto.