Duilio Cambellotti – Immaginario Femminile. La storia è oggi

Informazioni Evento

Luogo
GRAND HOTEL MAJESTIC
via Indipendenza 8, Bologna, Italia
Date
Dal al
dalle 11.00 alle 19.00 – sabato 03.02 dalle 11.00 alle 24.00
Vernissage
02/02/2024

ore 18 su invito

Artisti
Duilio Cambellotti
Curatori
Eli Sassoli de' Bianchi, Sara La Rosa 
Generi
personale, arte moderna
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In occasione del cinquantesimo anniversario di Arte Fiera Bologna, il Grand Hotel Majestic già Baglioni, in collaborazione con la Galleria Russo e con l’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti, presenta il progetto: DUILIO CAMBELLOTTI – Immaginario FemminileLa storia è oggi.

Comunicato stampa

In occasione del cinquantesimo anniversario di Arte Fiera Bologna, il Grand Hotel Majestic già Baglioni, in collaborazione con la Galleria Russo e con l’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti, presenta il progetto: DUILIO CAMBELLOTTI - Immaginario FemminileLa storia è oggi a cura di Eli Sassoli de’ Bianchi e di Sara La Rosa in collaborazione con Olivia Spatola.
Il Caffè Marinetti, che già ospitò a suo tempo (era la notte del 20 marzo 1914), la prima storica seduta del Futurismo a Bologna, si fa ora contenitore di una selezione di opere, in totale 21, fra opera grafica, pittura, disegni e sculture, a rappresentare una selezione di lavori intorno al tema del femminile, tanto caro a Cambellotti, e a testimonianza della vastità della sua produzione artistica e della modernità del suo linguaggio. Artista poliedrico ed innovativo, interessato alle varie tecniche grafiche e alla decorazione pittorica e plastica, Cambellotti si fa promotore di una nuova funzione dell’artista nel campo delle arti decorative; assertore dell'arte con finalità sociale, e dell’artista-artigiano, portatore di messaggi etico-estetici, egli promuove la divulgazione del messaggio artistico, attraverso svariate tecniche e tramite modi che possano raggiungere il più vasto pubblico possibile. Si dedica, pertanto, all’illustrazione grafica, alla realizzazione di manifesti pubblicitari, di bozzetti e di locandine per il teatro, ma altresì alla realizzazione di interni, di oggetti d’uso e per arredamento, all’architettura e alla scenografia teatrale, seguendo un principio di unità e di sintesi delle arti tutte. Influenzato dalla tradizione del primo Liberty inglese, e proseguendo nella ricerca stilistica promossa dalla Secessione Viennese, Cambellotti si fa portavoce di un proprio stile ove gli elementi classicheggianti (uno sguardo alla antica Grecia) si traducono in un segno moderno e a lui proprio che riecheggia in tutta la sua vasta produzione artistica. 
Attorno al tema del femminile, in mostra una selezione di opere di vario genere: bozzetti per costumi teatrali, manifesti e locandine, progetti per coreografie, a testimonianza della sua intensa collaborazione con il comparto teatrale; ma soprattutto la donna raffigurata nelle sue molteplici sfaccettature. Nell’arte di Cambellotti, la figura della donna assume infatti un ruolo centrale e potente, trasformandosi in un emblema di regalità e di forza. La figura femminile si manifesta in vari ambiti della sua opera, dal teatro alla pubblicità, dai ritratti di famiglia ai progetti per vetrate, dalla scultura all’illustrazione. Nel mondo del teatro, la si lega ai miti arcaici e classici, assumendo le sembianze di figure come Cleopatra, Alcesti e Persefone. Inoltre, nei progetti coreografici, la donna danza e si muove, impreziosita da splendidi tessuti nei suoi costumi. Nella scultura, come Il pane (1915-1916), diventa un simbolo di forza e di pace, legata al mondo rurale; mentre nella grafica pubblicitaria, la figura femminile, fin dai primi manifesti in stile Liberty, è una presenza unica e totemica, come nel manifesto per l’Esposizione Nazionale di Torino del 1898 (1897) o per la Prima Mostra delle piccole industrie dell’artigianato del circondario (1925)La donna, quindi, è parte integrante del corpus simbolico dell’arte cambellottiana, trasformandosi da semplice figura terrena a divinità arcaica. Cambellotti trasforma il corpo femminile in un messaggio, rappresentandolo come un simbolo di forza, pace e bellezza. In questo modo, la donna non è solo un soggetto a lui caro, ma diventa un emblema potente e significativo nella sua arte. Per l’Artista la figura femminile è sempre e comunque ‘portatrice di luce’­, come ebbe a sottolineare il co-curatore con Daniela Fonti del Catalogo generale dell’artista, Francesco Tetro, ed il suo immaginario femminile è vasto e variegato.
In conclusione, la presentazione di un artista moderno, in occasione della ricorrenza di una data storica, quale il cinquantesimo anniversario di Arte Fiera Bologna, sancisce la presenza di un filo conduttore che collega l’arte tutta, a partire dalle origini. La storia dell’arte come storia dell’uomo, ed i linguaggi che vi si esprimono come punti cardinali di riferimento, dai quali continuano a germogliare semi futuri. Duilio Cambellotti e più in generale, le espressioni artistiche riassumibili nel termine ‘art nouveau’ rappresentano un momento di estremo interesse e di forte innovazione per la storia dell’arte, italiana ed Europea. Uno stile che influenza arti visive, architettura e arredamento di interni, fortemente contrassegnato dalla cifra creativa di alcuni artisti che, come Cambellotti, imprimono il loro segno su un vasto comparto, inserendo un linguaggio artistico, sobrio ed elegante, che investe ogni dettaglio dello spazio abitativo. Opere, arredi, oggetti, decori, concepiti appositamente per uno spazio preciso, con l’intento di potenziare l’aspetto unitario dell’insieme e per raggiungere l’obiettivo di ‘abitare in modo armonico’, in una casa atta a riflettere la dimensione psichica dei suoi abitanti. In piena industrializzazione, una visione che sancisce anzitutto l’importanza del ruolo dell’artista-artigiano, e permeata dal desiderio di massima diffusione di un linguaggio artistico comune per tutti i settori e per un pubblico sempre più vasto. Uno stile che, in estrema sintesi, pone le basi per la nascita del moderno design. 
In questo nostro tempo storico, accanto a linguaggi artistici più strettamente contemporanei, facenti per lo più uso di tecnologie e di tecniche allora inesistenti; è importante soffermarsi su artisti che, come Duilio Cambellotti, hanno fatto la storia dell’arte e che, mai come oggi, nell’era del tecnologico imperante, per il desiderio, e l’urgenza, di una rinnovata attenzione all’uomo e al suo potenziale creativo, ci sono contemporanei, e necessari.