Duale

Informazioni Evento

Luogo
CONTEMPORARY CLUSTER
Via Odoardo Beccari, 8, Roma, RM, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà visitabile fino a sabato 27 maggio 2023, dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00, il sabato dalle 11.00 alle 20.00.

Vernissage
27/04/2023

ore 18

Curatori
Lorenzo Madaro
Generi
arte contemporanea, collettiva

Duale è un incontro serrato tra artisti di differenti generazioni – quattro maestri della storia dell’arte contemporanea e altrettanti giovani artisti italiani – che si fronteggiano in un dialogo profondo tra linguaggi, attitudini, esperienze e percorsi.

Comunicato stampa

Contemporary Cluster inaugura giovedì 27 aprile 2023 DUALE, una mostra collettiva a cura di Lorenzo Madaro con opere di Canicola, Guido Strazza, Alberto Gianfreda, Giuseppe Spagnulo, Giulia Manfredi, Giulia Napoleone, Andrea Polichetti, Pasquale Santoro a Palazzo Brancaccio in Via Merulana 248, Roma.

Duale è un incontro serrato tra artisti di differenti generazioni – quattro maestri della storia dell’arte contemporanea e altrettanti giovani artisti italiani – che si fronteggiano in un dialogo profondo tra linguaggi, attitudini, esperienze e percorsi. Nelle sale del piano terra di Palazzo Brancaccio a Roma si riattivano così specifiche ricerche di quattro maestri che hanno, in particolar modo dai Sessanta, contribuito a un rinnovamento delle indagini della scultura e della pittura. Le trasformazioni della materia di Canicola dialogano lealmente con i segni aperti delle grandi superfici pittoriche di Guido Strazza; Alberto Gianfreda con una scultura in grado di misurare i propri stessi confini volumetrici e le trasformazioni della materia si confronta con un maestro come Spagnulo che a questi temi ha dedicato gran parte del suo impegno pionieristico; Giulia Manfredi riflette sulle metamorfosi organiche e lo fa stringendo uno spazio di riflessione con le tele essenziali e sofisticate dipinte da Giulia Napoleone, mentre Andrea Polichetti investiga lo spazio, i suoi stessi perimetri, e lo fa con un protagonista assoluto di area minimalista quale Pasquale (Ninì) Santoro.