Donne in bottega
La presenza delle donne artigiane / protodesigner / designer / imprenditrici in Lombardia dal 1906 al 2012. Dai merletti di Cantu’ ai capi preziosi di Rosa Menni Giolli fino a quelli colorati di Daniela Gerini e alle fantasie in carta di Caterina Crepax.
Comunicato stampa
Un progetto di Mariateresa Chirico Anty Pansera a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte in collaborazione con Comune di Milano - Cultura, Moda, Design DcomeDesign con il patrocinio di Italia Nostra onlus con il supporto di Vacheron Constantin partner ufficiale delle Giornate Europee dei Mestieri d'Arte
La Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte promuove a Milano un programma di mostre ed eventi progettati e organizzati nel contesto dell'edizione 2013 delle Giornate Europee dei Mestieri d'Arte, importante appuntamento annuale internazionale coordinato dall'Institut National des Métiers d'Art. Tutte le iniziative di questo programma sono rese possibili dal prezioso sostegno di Vacheron Constantin. La più antica Maison ginevrina di alta orologeria da sempre sostiene e promuove i mestieri d’arte nel mondo, perché strettamente legati alla sua storia, che unisce tradizione artigianale e innovazione creativa. Vacheron Constantin è partner ufficiale delle Giornate Europee dei Mestieri d’Arte. La mostra “Donne in bottega” a Palazzo Morando si inserisce nel contesto di una serie di iniziative concentrate nel tempo e distribuite in alcuni spazi significativi, pubblici e privati, della vita culturale e artistica cittadina, che mettono in scena l’eccellenza dei mestieri d’arte italiani (www.giornatedeimestieridarte.it). Promossa dall'Associazione DcomeDesign, a cura di Anty Pansera e Mariateresa Chirico, l'esposizione delinea, attraverso il recupero di una “campionatura” della creatività progettuale al femminile, la realtà lombarda, mostrando figure spesso poco note ma di grande interesse e valore, ed evidenzia l’importanza e le specificità del loro contributo, le cui peculiarità (carica emozionale, sensibilità, partecipazione) dopo le prime realizzazioni di inizio secolo – un capitolo importante è la presenza femminile nelle botteghe futuriste – si sono poi trasferite nella progettazione di oggetti legati ai settori produttivi più diversi dell’artigianato e del design. Vengono presentate figure emblematiche – pur lontane da un censimento completo – che rappresentano alcuni settori in cui le donne hanno operato e operano, a partire dalla Esposizione Internazionale svoltasi a Milano nel 1906 per celebrare il traforo del Sempione. Se a inizio ‘900, ma con radici che affondano nell’800, era il mondo del tessile l’ambito riservato alle donne, via via la ceramica le vede impegnate nella creazione di oggetti dalle forme innovative, che ridisegnano l’oggetto d’uso.
Ma ben presto si cimentano anche con un materiale prezioso e impegnativo come l’argento, attente alla semplificazione delle forme e alla necessità di ridurre gli ingombri in una società dove lo spazio è sempre più raro. Fino ad arrivare, nel secondo dopoguerra, - molte laureate in architettura -, a operare nel mondo del design con una progettazione che interloquisce con la realtà aziendale e fa i conti con nuovi materiali, tecnologie avanzate, necessità dei cicli produttivi, esigenze del mercato. Certamente femminile, infine, è il mondo del gioiello, per il quale nel succedersi dei decenni le donne hanno saputo proporre forme originali, che si avvalgono di materiali insoliti, anche volutamente “poveri”, grazie ai quali, però, emerge proprio la loro inesauribile creatività. Poesia, capacità di sognare, sottile ironia, ma anche rigore e pragmatismo sono le cifre del progettare al femminile. Sono dunque stati identificati alcuni ambiti in cui è emersa la maestria di donne artigiane/artiste che hanno lasciato creazioni – pezzi unici o in piccola serie – espressione di grande originalità e ricerca. I manufatti sono stati suddivisi in “stanze”, una per ciascuna tipologia/materiale, secondo il progetto di allestimento curato da Patrizia Scarzella.
Le opere esposte provengono da importanti collezioni private e pubbliche, fra cui l'Archivio Cesare Andreoni (Milano), l'Associazione Donne in Cammino (Catanzaro), il Castello Sforzesco – Raccolte d'Arte Applicata (Milano), il Comitato per la Promozione del Merletto (Cantù), la Cooperativa Produzione Merletti (Cantù), la Fondazione Antonio Ratti (Como), Fragile (Milano) e la Galleria Paloma (Milano).
Creazioni d’arte: una bottega futurista a Milano
Accessori d’abbigliamento e complementi d’arredo del futurista Cesare Andreoni, realizzati da Angela (Chiff) Lombardini (1899-1989), compagna e consorte.
Argenti: insolite progettazioni
Materiale tra i più pregiati, vede la creatività al servizio dell’utile, rivisitando forme e ingombri anche di tipologie tradizionali. Maria Luisa Belgiojoso; Olga Finzi Baldi; Carla Fossati Bellani Venosta; Anna Gili; Franca Helg
Ceramiche: terre in forma
Ambito da sempre molto praticato dal mondo femminile, si pone in una posizione di frontiera tra l’arte e il design, tra l’oggetto unico, la piccola serie, la produzione industriale. Rosanna Bianchi Piccoli; Antonia Campi; Irene Cova; Clara Istler; Lorenza Morandotti; Gabriella Sacchi; Studio Pixel (Sarah Spinelli e Chiara Paradisi)
Progettazione industriale: o del design
Ai suoi esordi, il furniture è “frequentato” anche dalle designer: sedute e apparecchi illuminanti soprattutto. Gae Aulenti; Cini Boeri; Raffaella Crespi; Carlotta De Bevilacqua; Giulia Degli Alberti; Titti Fabiani; Anna Ferrieri Castelli; Daniela Puppa; Nanda Vigo
Insoliti splendori
Accessori da sempre soprattutto femminili, i gioielli sono qui proposti in materiali inusuali, dalle resine alla carta. Giorgina Castiglioni; Daniela De Marchi; Nicoletta Frigerio; Eleonora Ghilardi; Franca Helg; Raffaella Magiarotti; Emma Caimi Pellini, Carla e Donatella Pellini; Angela Simone
Impalpabili creazioni
Leggeri e preziosi manufatti che hanno saputo conservarsi e rinnovarsi nel tempo. Ada Arnaboldi; Maria Bargna; Lodovica Borghi; Renata Casartelli; Claudia Casati; Luigia Fumagalli; Manifattura Angelo e Luigia Colombo; Luigia Molteni; Cecilia Piacitelli Roger; Anna Tagliabue; Albina Vismara; Enrica Vismara
Tessitura, disegno e “pittura”: arti e applicazioni
Creatività, progettazione, ricerca e sperimentazione le valenze che accomunano chi si è cimentata su fibre naturali o di alta tecnologia per l’arredo e per particolari capi-moda. Carla Badiali; Paola Besana; Gegia e Marisa Bronzini; Alda Casal; Fede Cheti; Cristiana Di Nardo; Daniela Gerini; Rosa Menni Giolli; Paola Lenti; Patrizia Scarzella; Nanni Strada
Palazzo Morando, settecentesca dimora nobiliare cittadina, oggi proprietà del Comune di Milano, è importante sede museale e vivace luogo di prestigiosi eventi espositivi. Al primo piano è attualmente ospitata la Pinacoteca: una collezione di dipinti, sculture, stampe che ha avuto origine nel 1934 dall'acquisizione da parte del Comune della collezione di Luigi Beretta e che testimonia l'evoluzione urbanistica e sociale di Milano tra la seconda metà del XVII e i primi anni del XX secolo. Negli ambienti attigui sono state riallestite le sale di rappresentanza della casa nobiliare, un percorso suggestivo che documenta in modo esemplare il gusto settecentesco per l'arredo domestico, attraverso un nucleo di decorazioni, mobili e oggettistica recentemente ricomposto nella sua fisionomia originaria con una capillare attività di recupero di un patrimonio nel tempo disperso in diversi depositi esterni al palazzo. Nel gennaio del 2010 ha visto la luce un nuovo allestimento di Palazzo Morando finalizzato a dare nuova visibilità allo straordinario patrimonio artistico del Museo di Milano e al patrimonio storico delle Raccolte d'Arti Applicate che costituiscono un nucleo portante delle collezioni storiche e artistiche comunali. Gli interventi eseguiti hanno infatti valorizzato, oltre che il patrimonio tessile delle Raccolte Storiche, anche le collezioni di abiti e accessori conservati nei depositi delle Raccolte d'Arti Applicate del Castello Sforzesco, che in questi ambienti hanno trovato la loro idonea sistemazione.
www.costumemodaimmagine.mi.it
L’Associazione DcomeDesign è stata fondata nel maggio 2010 da Anty Pansera, Luisa Bocchietto, Loredana Sarti e Patrizia Scarzella. Suo scopo principale è la promozione e la diffusione della creatività di progetto delle donne. Attraverso l’ideazione e la realizzazione di mostre, eventi, ricerche, coinvolge donne progettiste in campo internazionale con progetti rivolti specialmente ai paesi emergenti. L’idea dell'Associazione nasce dalla mostra D-Come Design, ideata da Anty Pansera e Luisa Bocchietto nel 2008 nell’ambito degli eventi di Torino World Design Capital. La mostra ha illustrato i contributi delle donne progettiste dall’inizio del ‘900 ad oggi, attraverso un percorso storico e con la partecipazione di oltre 100 designer italiane contemporanee. Alle spalle gli studi iniziati nel 2000, per la mostra Dal merletto alla motocicletta (Ferrara 2000) e l'evento Il ponte delle Signore (Biella, 2003-2004).