Divinazioni/Divinations

Informazioni Evento

Luogo
PARCO ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DELLA VALLE DEI TEMPLI
Via Panoramica Dei Templi , Agrigento, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì
dalle 9,00 alle 13,00
e dalle 15,00 alle 19,00

Vernissage
07/09/2012

ore 20

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Domenico Sciajno, Sergio Zavattieri
Curatori
Giusi Diana
Generi
fotografia, arte contemporanea, performance - happening, doppia personale
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Per la prima volta due artisti italiani avranno la possibilità di risiedere all’interno di un sito archeologico di tale importanza e di produrre le loro opere a stretto contatto con le gloriose vestigia del passato che tutto il mondo ci invidia, confrontandosi con il numeroso e internazionale pubblico dei visitatori del Parco che, durante il periodo della residenza, potrà accedere agli ateliers degli artisti e interagire con loro attraverso l’originale formula della public studio visit mostrando il processo creativo in divenire.

Comunicato stampa

Divinazioni/Divinations
residenze d'artista a Villa Aurea
a cura di Giusi Diana

Villa Aurea
Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento
artisti: Domenico Sciajno-Sergio Zavattieri
periodo residenza 18 agosto – 07 settembre 2012

opening mostra
venerdì 07 settembre, ore 20:00

Il programma di residenze artistiche dal titolo Divinazioni/Divinations ideato e curato da Giusi Diana e promosso dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, (inserito nell'ambito della rassegna estiva Venerdì nella Valle), è rivolto su invito ad artisti italiani e nasce dall'esigenza di coniugare archeologia, paesaggio visivo e sonoro, ricerca estetica e innovazione tecnologica; secondo una visione dinamica della storia che l'arte è chiamata a vivificare attraverso lo sguardo peculiare del presente riservato in ogni epoca, con ammirazione e stupore, alle straordinarie testimonianze archeologiche presenti nella Valle.

Domenico Sciajno (compositore e performer) e Sergio Zavattieri (fotografo), sono gli artisti invitati quest'anno, che dal 18 agosto al 07 settembre, in un tempo sospeso quale è quello della residenza, si dedicheranno liberamente ad un progetto creativo site specific che scaturirà dalle suggestioni che il luogo davvero straordinario in cui vivranno per tre settimane offrirà loro. Il risultato di questo processo verrà esposto nella mostra conclusiva della residenza dal titolo Divinazioni/Divinations (07 settembre - 09 novembre). Per la prima volta due artisti italiani avranno la possibilità di risiedere all'interno di un sito archeologico di tale importanza e di produrre le loro opere a stretto contatto con le gloriose vestigia del passato che tutto il mondo ci invidia, confrontandosi con il numeroso e internazionale pubblico dei visitatori del Parco che, durante il periodo della residenza, potrà accedere agli ateliers degli artisti e interagire con loro attraverso l'originale formula della public studio visit mostrando il processo creativo in divenire.

La residenza e la mostra avranno come eccezionale sede Villa Aurea, posta nel cuore della Valle, una dimora ottocentesca che negli anni '20 fu scelta come residenza privata da sir Alexander Hardcastle, capitano della Royal Navy britannica e mecenate inglese che tra il 1920 e il 1930 finanziò ad Agrigento importanti campagne di scavo dirette dal giovane archeologo Pirro Marconi. Tra i suoi maggiori meriti quello di avere risollevato le otto colonne del Tempio di Ercole, accanto al quale sorge la sua dimora che agli inizi del '900 venne frequentata da archeologi, studiosi e visitatori stranieri affascinati dall'impresa del capitano inglese.
La villa articolata su due piani, con vista ad oriente sul Tempio della Concordia, sorge accanto al Tempio di Ercole ed è costruita sopra una fitta rete di ipogei, visibili nel vasto giardino che la circonda, che fanno parte del complesso della necropoli paleocristiana e bizantina.

La residenza artistica della durata di tre settimane, ha tra le sue finalità quella di favorire lo sviluppo di processi creativi ad alto contenuto tecnologico in contesti culturali peculiari, quale è quello del Parco della Valle dei Templi di Agrigento, di sostenere il lavoro di ricerca degli artisti invitati, promuovendone la mobilità e lo scambio creativo, e di avvicinare il pubblico ai linguaggi del contemporaneo, "esponendo" non soltanto l'opera, ma anche il processo attraverso cui l'artista perviene ad essa.