Divina Sproporzione

Informazioni Evento

Luogo
SECONDOME
Via Giovanni da Castel Bolognese 81 , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
13/10/2017

ore 18

Curatori
Valentina Guidi Ottobri
Generi
design
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Nuova opera di design realizzata da Maurizio Galante e Tal Lancman con la collaborazione di Mirko Cannizzaro.

Comunicato stampa

La mostra DIVINA SPROPORZIONE, curata da Valentina Guidi Ottobri, presso la galleria Secondo me, è l’occasione per scoprire la nuova opera di design realizzata da Maurizio Galante e Tal Lancman con la collaborazione di Mirko Cannizzaro.

Dopo “il Leone e l’Unicorno”,presentata al Musée la Monnaie di Parigi per AD Intérieurs 2017, il trio creativo realizza ora l’opera “SI TU LE VOIS, TU TE VOIS" (“Se lo guardi ti vedi”), nata da un percorso concettuale ben preciso. Punto di partenza è il tema della mostra, il cui intento è dare una visione eterogenea della definizione di “brutto” e “bello”, rivisitando l’estetica dei canoni classici convenzionali, mirando a creare un percorso onirico in cui la percezione di disarmonia e alterazione svela il tradimento della forma. Sviluppando il concerto di bellezza e bruttezza, di percezione interiore ed esteriore delle cose,

“SI TU LE VOIS, TU TE VOIS" (“Se lo guardi ti vedi”) è un oggetto che restituisce lo sguardo allo spettatore, e rappresenta una sorta di talismano, una macchina che permette di vedere oltre le cose, di comprendere l’essenza al di là della forma. Un modo nuovo di esplorare se stessi, oltrepassando la barriera dei canoni estetici del bello e del brutto per raggiungere strati sempre più profondi della nostra stessa essenza.

Costituito da uno specchio concavo circondato da un luminoso occhio azzurro, deforma e illumina al tempo stesso lo spettatore, mette in discussione la forma che siamo abituati ad attribuire a noi stessi e ci invita ad esplorare gli aspetti più nascosti e reconditi del nostro essere. Una sorta di strumento arcaico, che rimanda un riflesso sproporzionato dell’IO nascosto di chi osserva.

La tecnica con cui è realizzato, che vede l’uso di un neon di soli 5 mm. di diametro, conferisce all’opera leggerezza e duttilità , e permette agli autori di disegnare, come con un pennello sottile , il nostro occhio interiore, e di proporre uno sguardo nuovo in grado di scoprire gli orizzonti più inesplorati del nostro Io.

MAURIZIO GALANTE & TAL LANCMAN. Nel 2003 lo stilista e designer Maurizio Galante si unisce al designer e analista previsionale delle tendenze Tal Lancman, per dar vita a INTERWARE. La loro visione trasversale attraversa le differenti discipline del design, dalla moda all’arredamento, agli interni, luci, food architettura e giardinaggio. Grazie all’estrema flessibilità tra le discipline, il duo rivisita ambiti assodati dando loro un nuovo punto di vista. Il processo ha come risultato un concept multisfaccettato, in sottile equilibrio tra pragmatismo e irrazionalità. Il team segue tutti gli step del design e della produzione, dalla tendenza alla ricerca, fino agli aspetti del marketing che includono definizione dell’immagine del brand, strategia, comunicazione, packaging e presentazione. Maurizio Galante e Tal Lancman hanno curato diverse mostre di design e dal 2003 curano la sezione design del MUDAM, il Museo d’Arte Moderna Granduca Jean, in Lussemburgo: concettualizzano e collaborano alla creazione di contenuti per il bookshop e il ristorante del museo, ricercano e collaborano con artisti, designers e artigiani e sviluppano installazioni per eventi speciali. Maurizio Galante e Tal Lancman hanno presentato i loro lavori al MUDAM, presso la Fondazione Cartier per l’Arte Contemporanea a Parigi, al MOMA Museum of Modern Art, di New York e al Pitti Image, Palazzo Pitti, a Firenze. Una retrospettiva sul loro lavoro “MAURIZIO GALANTE & TAL LANCMAN – Design trasversale” è stata presentata al Museo di Sant’Etienne per l’arte e l’industria, alla Triennale di Milano, alla San Paolo design week in Brasile, alla Beijing design week in Cina e al MUDAM.

MIRKO CANNIZZARO nasce nel 1976 a Latina. Segue fin dall’adolescenza un grande maestro, Pietro Sforna, inizia a modellare con passione la materia creando forme luminose. Usa il neon nella pubblicità e programmi televisivi degli anni ‘80 e ’90. Dal 2008 partecipa a mostre d’arte in collaborazione con designer e artisti.