Discipulos

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Informazioni Evento

Luogo
CLANG
Chiesa di San Giovanni Evangelista via Mormino Penna 23 , Scicli, Italia
Date
Dal al

Giovedì / Venerdì / Sabato / Domenica
17:00 / 21:00

Su appuntamento
Lunedì / Martedì / Mercoledì

Vernissage
30/03/2013

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Sasha Vinci, Giovanni Gaggia, Pablo Rubio, Tiziana Cera Rosco, Eva Gerd, Maddalena Mauri
Curatori
Antonio Arévalo
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Sei artisti nazionali ed internazionali interpretano in chiave contemporanea le trame di una tela barocca raffigurante il Cristo di Burgos.

Comunicato stampa

Sei artisti contemporanei - Tiziana Cera Rosco, Giovanni Gaggia, Eva Gerd, Maddalena Mauri, Pablo Rubio, Sasha Vinci - in mostra a CLANG si confrontano e si ispirano alla simbologia di una tela anonima di origini verosimilmente spagnole situata oggi presso la Chiesa di S. Giovanni Evangelista della città di Scicli.
Si tratta di un olio su tela raffigurante la Passione, un esempio di raffinata delicatezza, un'iconografia secentesca che fa riferimento ad una scultura lignea del secolo XIV, venerata nella chiesa madre di S. Maria di Burgos.
l Cristo crocifisso è dipinto su un fondo scuro, in basso delle figure simboliche ben in evidenza. La specificità di quest'opera si riconosce nella particolarità del corpo del Cristo, coperto dalla cintola in giù da una singolare veste bianca che rappresenta in modo eclatante quell’usanza nata a Burgos.

“La concezione del sacro e la sua immediata estensione in termini creativi è un qualcosa che si connette direttamente con la pratica di un’esplorazione e spostamento trans-territoriale: il luogo attraversato ed esplorato si carica di ulteriori significazioni simboliche che oltrepassano il confine geografico e culturale, d’appartenenza” scrive Antonio Arévalo, curatore della mostra.

Sacri sono i segni della cultura della specie umana, impressi filogeneticamente nell’inconscio di ogni individuo, perchè ogni relazione con l’archetipo è “commovente”; sprigiona una voce più potente della nostra. L’effige di un uovo, di due erse di spada e del Cristo su fondo nero, quasi stesse sfuggendo all’oscurità, sono immagini che non solo appartengono alla religione cristiana, ma al nostro essere uomini, al nostro vivere. Esse si leggono perfettamente anche in tempi contemporanei e vanno aldilà del significato spirituale. Sei artisti rammendano questi simboli creati nel passato, li snodano e li riallacciano ad altri, creando corpi nuovi:

“In un’ epoca di veloce trasmutazione tecnica e linguistica, il lavoro dell’arte è quel corpo ibrido che riafferma il proprio diritto alla singolarità: è differenza incarnata”.
(Lidia Reghini storico e critico d’arte)

Come la parola divina dev'essere cercata all'interno della trama della storia, così anche la risposta dell'arte al Dio che la chiama dev'essere all’interno di essa e di noi, nel nostro sangue, perché non c'è sentimento dell'uomo che nell'arte non sia rappresentato come in uno specchio riflettente la nostra immagine e il nostro vissuto individuale ed antropologico.
Da ciò nasce l’idea di riprendere un’opera del passato, ma che in realtà è sempre presente, visibile, discutibile, attuale.

In occasione del primo Special Project si rielaboreranno i contenuti simbolici di un’opera anonima e poco conosciuta, religiosa, ma non per questo limitata poiché ininterrottamente cangiante di ideologie, un’opera ancora discutibile per tanti suoi affascinanti misteri e soprattutto non massificata, pertanto contenente un valore intimo e incontaminato, profondo e puro che desidera riaffiorare mediante l’arte contemporanea.
Oltre alle opere realizzate dai sei artisti prima citati, ispirate alla simbologia della tela sul Cristo di Burgos, la sera dell'inaugurazione verrà issata una bandiera bianca nella sede CLANG, bandiera che fa parte dell’opera "La Resa" di Regina José Galindo e di David Perez Karmadavis. Avverrà una Action performativa a distanza, poiché i due artisti non saranno presenti, successivamente seguiranno dei video dell’artista Regina José Galindo.

La Resa
L’opera "La resa" nasce davanti all’inquietante violenza che affligge il paese del Guatemala (nazione natìa dell’artista Regina José Galindo) e fa appello al sentimento generale della società guatemalteca che aspira a vivere in pace. La bandiera bianca è issata in segnale di dialogo o di resa. Quando il nemico la vede, capisce di deporre le armi. Lei stessa è il segno.
La bandiera della Pace è un simbolo universale, che rappresenta l'unità nella diversità. È stato accettato all'unanimità da tutti i paesi d'America 15 Apr 1935 alla Casa Bianca, quando hanno firmato il Patto Roerich della Pace, al fine di preservare il patrimonio culturale dell'umanità.

"La Resa" | Regina José Galindo e di David Perez Karmadavis

N.B.
La foto del "Cristo di Burgos" è gentilmente concessa dal fotoreporter Luigi Nifosì.
La foto "La Resa" è gentilmente concessa dagli artisti Regina José Galindo e David Perez Karmadavis.
Si prega di citare gli autori in caso di pubblicazione.

I N F O

CLANG | SPECIAL PROJECT
Con gli Special Project CLANG intende promuovere e proiettare avanti idee e concetti che si concretizzano in eventi progettati per osservare obiettivi e visioni specifiche.
È un settore di CLANG che identifica diverse attività culturali correlate tra loro dalla necessità di un rinnovamento.

CLANG
CLANG è stata inaugurata lo scorso dicembre nel cuore di Scicli, cittadina iblea in provincia di Ragusa, fa capo alla partnership dell'associazione culturale non-profit PASS/O con l'impresa di produzione s.r.l. DEARTE.
Luogo d’arte, di ricerca, di costruzione, di partecipazione e innovazione.
Una realtà vivace e curiosa, predisposta alla collaborazione, alla ricerca, interessata a realizzare attività diversificate per promuovere, attraverso nuove strategie e progetti curatoriali differenti forme di creatività: residenza d’artista, installazioni e mostre site specific, workshop, pubblicazioni indipendenti di arte.
In CLANG, nasce il bisogno di creare una visione collettiva, una visione più ampia del mondo artistico che non coinvolga soltanto figure del settore, ma ogni mente dotata di pensiero. Da qui la voce va a filosofi, fisici, matematici, letterati, giornalisti, enti spirituali e agnostici, figure poco coinvolte nel rivelare l’arte.