Dimitra Dede – Ápeiron
Ápeiron, la prima mostra personale della artista visiva greca Dimitra Dede.
Comunicato stampa
Giovedì 28 ottobre 2021 Spot home gallery inaugura Ápeiron, la prima mostra personale della artista visiva greca Dimitra Dede.
La mostra, nata da un’idea di Cristina Ferraiuolo che ne ha curato la realizzazione insieme a Michael Ackerman, presenta 63 opere, frutto di un percorso di anni ed anni di ricerca artistica che hanno portato all’affermazione della Dede quale una delle più interessanti interpreti della fotografia contemporanea.
Ápeiron (dal greco antico à, assenza e peras, confine) inteso come il principio, infinito ed eterno, da dove tutte le cose hanno origine e ove si dissolvono, è un concetto intorno al quale ruota l’intera produzione artistica di Dimitra Dede, ben riflesso nella frase dello scrittore greco Nikos Kazantzakis: "Veniamo da un abisso oscuro; ritorniamo in un abisso oscuro. Lo spazio luminoso che intercorre tra di loro lo chiamiamo vita".
La fotografia di Dimitra Dede esiste dentro e fuori questo universo oscuro. Le sue immagini sembrano affiorare da un altrove indefinito, nel tempo e nello spazio, e dissolversi davanti ai nostri occhi. Sono intime e al contempo universali perché evocano interrogativi profondi sul senso della vita, sull’effimero, sulla morte.
La mostra racchiude immagini della sua prima monografia Mayflies, largamente apprezzata dalla critica, e altre opere inedite, tra le quali la serie Dragon House, racconto poetico di un impervio cammino verso “casa”, in un luogo arcaico, denso di miti e di ricordi da custodire e tramandare.
Della sua opera Christian Caujolle dice :“Dimitra Dede appartiene senza dubbio a quei fotografi che utilizzano il mondo, sperimentandone la materialità, per produrre immagini che esprimano i loro sentimenti e che nascono da una profonda necessità. Nel suo caso, si tratta di un universo buio che la luce scolpisce fino al minimo dettaglio, catturando nel nero i grani d'argento, facendo vibrare i grigi profondi, accarezzando con dolcezza curve e linee. In questa fotografia, una mano, un corpo, un ghiacciaio, un sesso femminile, delle nuvole, un volto, un albero, un corpo o una roccia si equivalgono. Pretesti per formare immagini, per provocarle, per generarle. Dimitra Dede le tratta come materia prima che lei lavora, graffia, trasforma, muta e stravolge per raggiungere un mondo che esiste solo nell’immagine, un mondo fluttuante ancorato ad un reale già dissolto.”
La potenza espressiva che pervade la sua opera è determinata anche dal violento e tormentato processo creativo di manipolazione e alterazione delle immagini. L’artista attacca i negativi con bruciature chimiche, cera, fuoco, solarizzazione, vernice, usa tutto ciò che può per imprimervi i segni delle sue sofferenze.
Il processo di trasmutazione della materia diviene allora un percorso catartico che le consente di elaborare il dolore e di raggiungere l’armonia ricomponendo i pezzi frammentati della sua esistenza di donna, figlia, madre e artista.
Per la stampa delle immagini, realizzata da François Le Blond, Dimitra Dede sceglie due diversi supporti cartacei. Per alcune, una spessa carta materica, di cotone, che restituisce l’opacità, il mistero e l’indefinito del suo lavoro; per altre una preziosa carta giapponese, la Taizan, sottile, leggermente trasparente, ma eccezionalmente resistente: assonanza con un femminile materno che coniuga fragilità e forza, amore e cura.
Biografia
Dimitra Dede è un’artista visiva greca che vive a Londra e lavora prevalentemente con la fotografia. Ha conseguito una specializzazione in New Media dopo gli studi in fotografia.
La sua pratica artistica coniuga la pittura e l’uso di sostanze chimiche con la fotografia. La creazione delle sue immagini si basa su un processo intuitivo. La sua ricerca esplora la connessione tra spazio e tempo, memoria e disorientamento, perdita e vulnerabilità umana, la vita e l’Assurdo. Le sue opere sono state esposte in gallerie, musei e festival in Europa, Stati Uniti e Asia.
Il suo libro Mayflies è stato selezionato nella shortlist del premio per il Miglior Libro d’Autore ai Rencontres d’Arles 2020, e del premio Unseen Dummy Award 2018 all’Unseen Festival di Amsterdam.
L’opening della mostra si svolgerà giovedì 28 ottobre in presenza dell’artista, dalle ore 12 alle ore 20 (la prenotazione è obbligatoria sul sito www.spothomegallery.com). Gli ingressi saranno contingentati nel rispetto delle regole di sicurezza previste dall’emergenza sanitaria. La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 28 gennaio 2022 prenotando sul sito www.spothomegallery.com o scrivendo a [email protected].
Cover: Ápeiron Copyright Dimitra Dede