Dennis Tyfus – Oi on Canvas

Oi on Canvas, la nuova mostra personale dell’artista belga Dennis Tyfus.
Comunicato stampa
Tim Van Laere Gallery è lieta di presentare Oi on Canvas, la nuova mostra personale dell'artista belga
Dennis Tyfus. Questa è la terza mostra personale di Tyfus da quando si è unito alla Tim Van Laere
Gallery nel 2021, nonché la sua prima mostra nel nostro spazio romano. In questa esposizione
presenta per la prima volta al pubblico le sue opere pittoriche.
Dennis Tyfus, nato ad Anversa nel 1979, è una figura poliedrica della scena contemporanea: artista,
musicista, editore e performer, il cui lavoro sfida ogni tentativo di catalogazione. Con una pratica che
fluisce liberamente tra disegno, scultura, installazione, musica, tatuaggi, video, editoria e performance
dal vivo, Tyfus crea un universo autonomo e in continua espansione, dove ogni mezzo artistico si
interconnette e si arricchisce reciprocamente.
Al centro del suo lavoro c'è un profondo spirito di improvvisazione, irriverenza e gioco. La sua pratica,
saldamente radicata nell’etica del DIY (fai-da-te) e nella cultura underground, trasforma le limitazioni
in opportunità e l'imprevisto in una forza che guida il suo processo creativo. Le sue immagini spesso
nascono da stati ipnagogici—i momenti tra veglia e sonno—e si traducono in composizioni surreali e
oniriche, percorse da un umorismo grottesco, dall’assurdità e da un sottile senso di minaccia.
Riflesso della sua sensibilità unica, il lavoro di Tyfus è permeato delle influenze dei Situazionisti e
dell’improvvisazione, passando per Dieter Roth e Mike Kelley, producendo opere che sono tanto
intime e personali quanto universali e ampiamente condivisibili.
Con Oi on Canvas, Tyfus estende la sua pratica irrequieta e priva di confini nel campo della pittura,
affrontando il mezzo con la stessa energia non filtrata che caratterizza la sua musica, le sue
performance e le sue installazioni. La sua firma distintiva – un perfetto equilibrio tra l’assurdo, il
poetico e il conflittuale – emerge anche in queste opere. Questi lavori, al contempo narrativi e sospesi
tra intimità e straniamento, familiarità ed estraneità, catturano momenti che sembrano frammenti di
sogni intercettati. Piuttosto che trattare la pittura come una forma fissa o sacra, Tyfus la reinventa
come un palcoscenico per la sua sensibilità improvvisativa, consentendo a figure, paesaggi e simboli
di emergere organicamente, spesso da sogni vagamente ricordati o immagini fugaci impresse nel
subconscio. Il risultato è un corpo di opere dove l’assurdo si mescola con il poetico, e il conflittuale si
nasconde dentro momenti di tenerezza. Ogni tela funziona come un portale verso un mondo parallelo:
un piede ancorato a gesti e ambienti quotidiani, l’altro che si spinge verso l’inquietante e il surreale.
C’è una deliberata scivolosità in queste scene: appaiono narrative, ma resistono a una chiara
interpretazione, come se stessimo assistendo solo a frammenti di una storia il cui inizio e la cui fine
rimangono appena fuori portata. Tenendo lo spettatore sospeso tra intimità e straniamento, familiarità
e alienazione, Tyfus ci invita non a decodificare, ma ad abitare questi momenti dipinti, lasciando che il
loro sottile umorismo, l’inusuale bellezza e le sfumature inquietanti agiscano su di noi nel tempo.
Il lavoro di Dennis Tyfus è al contempo profondamente personale e universalmente disarmante,
costringendoci a riconsiderare i confini tra creatore e spettatore, vita quotidiana e il soprannaturale,
serietà e assurdità. Con il suo fascino anarchico e l'energia creativa senza limiti, Tyfus non ci offre
semplicemente opere d'arte, ma un'esperienza: in continua trasformazione, sempre sorprendente,
sempre viva. Non è un artista che produce opere in senso tradizionale: con la sua pratica, Tyfus crea
una situazione continua e imprevedibile, dove la vita stessa diventa il medium.
Dennis Tyfus vive e lavora ad Anversa. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale presso
Middelheim Museum, Anversa (BE); M HKA, Anversa (BE); S.M.A.K., Gand (BE); Bozar, Bruxelles (BE);
CAPC Museum of Contemporary Art of Bordeaux, Bordeaux (FR); São Paulo Art Gallery, San Paolo
(BR); Damtschach Castle, Damtschach (AT); Kunstschlager, Reykjavik (IS); Kunstverein Mannheim e
Ludwigshafen, Ludwigshafen am Rhein (DE). Le sue opere sono inoltre parte di collezioni pubbliche,
tra cui quelle di M HKA e del Middelheim Museum, entrambi ad Anversa (BE).