Demanio Marittimo KM-278

Informazioni Evento

Luogo
LUNGOMARE ITALIA
Lungomare Italia 11 , Marzocca, Italia
Date
Il
Vernissage
18/07/2014

ore 18-6.00

Contatti
Email: maddalena.bonicelli@gmail.com
Patrocini

promosso dalla rivista “MAPPE - Gagliardini Editore” e dall'Associazione DEMANIO MARITTIMO.KM-278 in collaborazione con il MAXXI - Museo delle Arti del XXI secolo, la Regione Marche e il Comune di Senigallia , oltre al supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni culturali.

Artisti
Adrian Paci, Roland Sejko
Curatori
Andrea Bruciati, Pippo Ciorra, Davide Quadrio, Cristiana Colli, Alessandra Galletta
Generi
arte contemporanea, serata - evento
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L’arte contemporanea si conferma un terreno centrale nella maratona notturna della quarta edizione di Demanio Marittimo.KM-278.

Comunicato stampa

RACCONTI, AZIONI, PITTURA E VIDEO D'ARTISTA: TUTTA L’ARTE DI DEMANIO MARITTIMO.KM-278

L'arte contemporanea si conferma un terreno centrale nella maratona notturna della quarta edizione di DEMANIO MARITTIMO.KM-278, il 18 luglio, dalle 6 pm alle 6 am, al km 278 del litorale adriatico a Marzocca di Senigallia (Lungomare Italia 11). Il progetto, ideato e curato da Cristiana Colli e Pippo Ciorra, è promosso dalla rivista “MAPPE – Gagliardini Editore” e dall'Associazione DEMANIO MARITTIMO.KM-278 in collaborazione con il MAXXI - Museo delle Arti del XXI secolo, la Regione Marche e il Comune di Senigallia , oltre al supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni culturali.

Adrian Paci e Roland Sejko
ANIJA - La nave, un docu-film che collega idealmente le due sponde

La manifestazione invita un grande protagonista, l’artista di origini albanesi Adrian Paci, in dialogo con il regista albanese Roland Sejko – che presenterà il suo secondo lungometraggio ANIJA - La nave, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013 e finalista ai Nastri d’Argento.
Si tratta di un prezioso docu-film che collega idealmente le due sponde con la storia di migliaia di cittadini albanesi in viaggio per l'Italia nei primi anni '90. Un viaggio colmo di aspettative e di sogni verso quello che nell'immaginario collettivo era desiderato come un paese ricco di benessere e opportunità, conosciuto grazie alle immagini del piccolo schermo, ma soprattutto il luogo in cui lasciarsi alle spalle la terra d'origine flagellata dalla dittatura comunista di Enver Hoxha. Il primo grande viaggio e l'esodo che ne è seguito ha unito indissolubilmente i due paesi, Italia e Albania, in un destino comune, ancora oggi di fondamentale importanza per una corretta comprensione del nostro presente.

“mutatosi in una pioggia d’oro: Painting as Performance”, a cura di Andrea Bruciati e white.fish.tank
Sei giovani promesse della pittura internazionale, provenienti dall’intero bacino adriatico

Lo sguardo sui giovani artisti è come ogni anno affidato ad Andrea Bruciati e white.fish.tank, che presentano la performance inedita “mutatosi in una pioggia d’oro: Painting as Performance”: sei giovani promesse della pittura internazionale, provenienti dall’intero bacino adriatico – Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, 1983), Thomas Braida (Gorizia, 1982), Lorenzo Morri (Jesi, 1989), Barbara Prenka (Gjakova, 1990), Sulltane Tusha (Durazzo, 1988), Nežka Zamar (Šempeter pri Gorici, 1990) – mettono in atto una performance che indaga il passaggio fra lo stadio corporeo del pittore e la nascita di un’opera d’arte, coinvolgendo gli spettatori in una sfida “prometeica” dal tardo pomeriggio fino alle prime luci dell’alba. L’assunto di esplicitare la pratica pittorica quale azione drenante e creatrice è al centro della performance. “In fondo - commenta Bruciati - è da L’occhio e lo spirito (1960) di Merleau-Ponty che si parla di uno stadio ante-predicativo di conoscenza per chi dipinge, un agire sensibile sulla materia bruta, precedente alla categorizzazione di logica e concetto. La pittura intesa come carne allora, dimensione di indistinzione e co-appartenenza di io e altro, uomo e mondo, soggetto e oggetto, ideale e carnale, passività e attività. Il pittore, una sorta di artigiano dell’Essere, che rimette in discussione i pregiudizi sul soggetto vedente e l’oggetto veduto, affinché si possa cercare nei quadri stessi una filosofia figurata della visione, e quasi la sua iconografia.”

“Le lacrime degli eroi: arte in movimento per una nuova idea di scultura”,
Collettiva video a cura di Andrea Bruciati

Sempre a cura di Bruciati, la collettiva video “Le lacrime degli eroi: arte in movimento per una nuova idea di scultura”, progetto curato insieme a Eva Comuzzi e ideato per ArtVerona 2013. Chi sono gli eroi contemporanei se non quelli che cadono continuamente? Che tentano, lottano, falliscono. O che sono dei falliti proprio perchè incapaci di tentare. Che piangono. Le lacrime sono il peso della sensibilità umana. Profondo fardello quando versano all’interno come infiltrazioni ed edificano solide corazze. Leggere e liberatorie come semi da spargere, quando piovono copiose, dissolvendo le nubi interiori. “In questa veste – dicono i curatori - appare fondamentale la funzione di disturbo per un artista che realizza immagini in movimento, il rischio per un autore che intende risollevare il carattere esperienziale di un corpo fisico, attraverso la sua documentazione in registrato. Il risultato è la traccia di qualcosa che non c’è più, una presenza umbratile quasi plastica che in realtà rivela un’assenza, ancora più profonda. E non è forse vero che l’ombra è parte integrante e imprescindibile della scultura stessa, così come è testimonianza della presenza del corpo umano?”
Questo percorso coinvolgerà molti dei più interessanti artisti della scena contemporanea, quali Simone Berti, Paolo Chiasera, Gianluca e Massimiliano De Serio, Michael Fliri, Francesca Grilli, Orestis Mavroudis, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin / Nicola Pellegrini, Nicola Ruben Montini, Marco Noris, Paolo Piscitelli, Luigi Presicce, Moira Ricci, Marco Strappato, Davide Mancini Zanchi.

“Terre di Mezzo - tra Cina e Mediterraneo”
con Davide Quadrio e Alessandra Galletta

Intrigante come sempre lo sguardo di Davide Quadrio, curatore cosmopolita e oggi anche “milanese” con il nuovo progetto al PAC, impegnato in narrazioni sulle “Terre di Mezzo - tra Cina e Mediterraneo” con Alessandra Galletta.