de_LIMITA: abitare in quarantena
Tra arte ed architettura, la galleria Amy-d Arte Spazio di Milano presenta il progetto economART “de_LIMITA: abitare in quarantena”, a cura di Marco De Santi.
Comunicato stampa
Delimitati, rinchiusi, confinati, isolati: ognuno a casa propria
Tra arte ed architettura, la galleria Amy-d Arte Spazio di Milano (via Lovanio 6) presenta, dal 15 ottobre al 04 novembre 2020, il progetto economART “de_LIMITA: abitare in quarantena”, a cura di Marco De Santi, presente in duplice veste di artista e professore presso la Scuola di design_Politecnico di Milano. Nato dalla collaborazione tra la galleria di ricerca milanese e il laboratorio di “Fondamenti del Progetto” dei professori Marco De Santi, Giovanna Piccinno, Gabriella Zuco, e la supervisione di Stefano Gigliotti e Alice Zingales, accomunati da tematiche legate al momento emergenziale e alla sostenibilità ambientale legate all’habitat, riporta i risultati dell’esperienza didattica svolta totalmente on-line, durante i mesi di lockdown italiano. Gli studenti, alla loro prima esperienza progettuale, hanno collaborato tra di loro da remoto, divisi in gruppi virtuali e senza mai incontrarsi fisicamente, elaborando disegni, modelli e video. La parola chiave è multifunzionalità nel nome dell’impermanenza. I modelli in scala 1:10 esposti raccontano nuovi possibili habitat, totalmente chiusi in se stessi. Il vincolo di evitare contatti con l’esterno ha spostato l’attenzione unicamente all’interno di queste piccole abitazioni, negando il loro involucro. Sono dei perimetri invalicabili, a protezione di nuovi mondi complessi, autosufficienti, vitali. Il percorso della mostra comprenderà una selezione di opere inedite di Marco De Santi, installazioni specchianti di narrazioni immaginifiche di nuovi scenari. Infine, come un perimetro protettivo, la gamma di tessuti “Delimita” di Arrigoni S.p.a. farà da barriera e scenografia alla mostra, consentendo di mantenere la giusta distanza sociale, riducendo la possibilità di contagio e garantendo il passaggio d’aria.
A conclusione, la proiezione del film, con introduzione di Marco De Santi, realizzato con la partecipazione dei gruppi di lavoro.
«La collaborazione con Arrigoni S.p.a. – spiega Anna d’Ambrosio – mi ha dato la possibilità di confrontarmi con nuovi materiali, come ad esempio il tessuto “Delimita” nelle sue diverse texture ed utilizzo. In questo caso, ho realizzato due tipi di intervento: da un lato i modelli abitativi si sono trasformati da habitat in sculture, dall’altro scampoli di tessuto (2886BL Delimita strong e 2593 Delimita extra) sono diventati coreografia non decorativa, seguendo un percorso circolare in cui l’architettura e la ricerca tecnologica si convertono in arte e l’arte si avvicina alla ricerca tecnologica in maniera sostenibile».
La circolarità di questa evoluzione riflette sia il processo produttivo, sia quello creativo: la proposta di nuovi materiali, provenienti da applicazioni nell’agro tessile e nella tutela della salute pubblica, si affianca alla sperimentazione creativa per cui Amy-d Arte Spazio è conosciuta, dopo essersi ispirata alle -atrapanieblas- dona nuovi spunti di ricerca, coerenza e sensibilità.
Un circolo infinito che introduce un nuovo modo di pensare che sono il riflesso di una profonda coscienza ambientale e sociale, un’attenzione a ogni singolo momento del processo creativo e al sostegno della comunità.