Davide Conti – Allegorie del contemporaneo

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA B4
Via Vinazzetti, 4B, Bologna, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00, oppure su appuntamento.

Vernissage
28/02/2015

ore 19

Artisti
Davide Conti
Generi
fotografia, personale
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È la Storia dell’uomo quella raccontata nelle fotografie di Davide Conti: una lunga narrazione che ci pone davanti all’essenza dell’essere umano, alla sua potenza, alla sua grandezza, ma anche alla sua debolezza, ai suoi lutti e ai suoi travagli.

Comunicato stampa

DAVIDE CONTI
ALLEGORIE DEL CONTEMPORANEO
Storie e gesti dal mito alla realtà

A cura di ILARIA ROSSI
Galleria B4, Via Vinazzetti 4b, (zona universitaria) Bologna
Inaugurazione sabato 28 febbraio 2015 alle ore 18.00

La mostra rimarrà aperta fino al 16 aprile 2015 dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00, oppure su appuntamento.
Info: 333-2223810, [email protected]
Giovedì 19 marzo alle ore 18.00, Collegio Venturoli, Via Centotrecento 4 Bologna,“Dal Collegio Venturoli alle allegorie contemporanee, una storia per immagini”. Relatrice, Ilaria Rossi.
Presentazione, Prof. Dante Mazza, Presidente Collegio Venturoli

Immagine allegata: “Passione”, stampa fine art su carta Canson, 120x100 cm. 2014.
È la Storia dell'uomo quella raccontata nelle fotografie di Davide Conti: una lunga narrazione che ci pone davanti all'essenza dell'essere umano, alla sua potenza, alla sua grandezza, ma anche alla sua debolezza, ai suoi lutti e ai suoi travagli. I modern paintings di Davide Conti ci offrono una vera e propria illustrazione della contemporaneità attraverso un ricco vocabolario di simbologie, di rimandi, di conoscenze visive e tecniche. Davide Conti fa proprie le iconografie e le vicende affrontate nel corso di secoli di storia delle immagini e le rende specchi in cui guardarci per riscoprirvi le paure, le incertezze, le costrizioni del mondo contemporaneo, ma per rammentarci anche delle possibilità, della bellezza e dell’armonia. Proiettate in uno spazio senza luogo, in un tempo immobile, in cui solo il gesto e il suo significato assumono importanza esse riportano alla luce la vera essenza del racconto umano.
I “suoi” corpi nudi hanno una potenza quasi scultorea, che il contrasto con lo sfondo scuro esalta e accresce: questi si offrono al nostro sguardo nella loro unicità, al di fuori e oltre i canoni estetici o all'idea di una bellezza classicamente riconosciuta. Il corpo, vivo e sofferto, assume nuovi significati e diviene immagine di una lotta che in primo luogo è interiore, ma anche rivolta verso il mondo esterno e le sue barriere (morali, etiche, politiche, religiose), perché solo il corpo può stabilire una comunicazione perfetta, "niente di tangibile eguaglia il corpo umano in quanto materia estetica" (Bernard Berenson).
Ruolo fondamentale è riservato alla figura femminile: protagonista, deus ex machina, forza generatrice e distruttrice allo stesso tempo, a cui viene ridonato il potere sull’uomo e sugli eventi. Le opere di Davide Conti sono dunque vere e proprie allegorie contemporanee in cui, grazie a una tecnica e una ricerca compositiva eleganti e attentamente calibrate, unitamente a conoscenze e fonti differenziate che vanno dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al cinema, dalla letteratura alla semiotica, fino alla cultura shibari, l'uomo può ritrovare la sua vera sostanza. Ilaria Rossi

Davide Conti, nasce nel 1970 a Bologna dove frequenta l’Istituto d’arte e l’Accademia di Belle Arti, diplomandosi nel 1993 in pittura. Nel 1991 è ammesso come borsista al Collegio Artistico Venturoli, dove rimane fino al 1998. Parallelamente alla sua attività artistica, sviluppa la passione per il design grafico e la fotografia, vissuta sin dall’infanzia, grazie alla passione del padre, che diventa parte integrante del suo percorso professionale e artistico.
I suoi lavori sono un connubio di costante contaminazione tra la pittura, le arti figurative, il graphic design e la fotografia.
Di recente ha scelto Misano Adriatico come base di lavoro, ma senza dimenticare Bologna. Ha esposto le sue opere in molte mostre, collettive e personali.