Davide Battistin – Genesis

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO VENETO DI SCIENZE LETTERE E ARTI - PALAZZO LOREDAN
Campo S. Stefano, 2945, 30124 San Marco, Venezia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
14/12/2023
Artisti
Davide Battistin
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Ci si può perdere e ritrovare nella Venezia onirica, surreale, extra-ordinaria per colori e atmosfere di Davide Battistin (Venezia, 1970) che, rivelazione agli inizi del nuovo millennio, è divenuto in questi anni cantore ricercatissimo di una città evanescente quanto profondamente reale nel sentire dei veneziani.

Comunicato stampa

Ci si può perdere e ritrovare nella Venezia onirica, surreale, extra-ordinaria per colori e atmosfere di Davide Battistin (Venezia, 1970) che, rivelazione agli inizi del nuovo millennio, è divenuto in questi anni cantore ricercatissimo di una città evanescente quanto profondamente reale nel sentire dei veneziani.

Ora con Genesis, nuova serie di dipinti che verrà esposta a Venezia a Palazzo Loredan-Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti dal 15 dicembre 2023 al 18 febbraio 2024 con l’organizzazione di Lineadacqua, Battistin fa un passo ulteriore e guarda alle origini, alle acque paludose e agli isolotti a palo d’acqua da cui i veneziani vollero “lanciarsi alla conquista del mondo”, perché è “nella stra-ordinarietà della sua genesi” che risiede la forza immaginifica di questa città.

La laguna, crogiolo del mito, e la luce atmosferica cercata negli specchi d’acqua e riportata con tecnica superba nelle sue tele, preludono – osserva Luca Zentilini che cura l’esposizione - “alla gestione metafisica delle architetture. L'essenzialità delle pietre, ridotte a sfumature di luce, afferma imperiosamente la profonda non ordinarietà di ciò che coglie il suo sguardo. Battistin è capace di vedere in ogni istante lo straordinario. Il suo animo non si arrende mai all'abitudine, incapace di smettere di sorprendersi”.

L’artista “mai intimorito dal peso potenzialmente opprimente delle infinite descrizioni visive di Venezia” - osservava Ian Warrell - estrae dunque con la sua pittura “l’essenza stessa della materia di cui è fatta Venezia” e mostra nella luce e nel colore la “quintessenza della scintilla creativa di un popolo che illuminò l’umanità per un millennio”; eppure inevitabile appare un senso di profonda inquietudine.