Daniele Serra – Nero Notte

  • EXMA'

Informazioni Evento

Luogo
EXMA'
Via San Lucifero 71, Cagliari, Italia
Date
Dal al

dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20

Vernissage
10/08/2023
Biglietti

intero 5 € | ridotto 3 €

Artisti
Daniele Serra
Curatori
Roberta Vanali
Generi
personale, disegno e grafica
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La più grande mostra dell’illustratore e fumettista Daniele Serra mai realizzata.

Comunicato stampa

Dal 10 agosto 20 settembre la Sala delle Volte del Centro comunale d’arte Exmà ospiterà, a cura di Roberta
Vanali, la mostra Nero Notte, che rappresenta la più grande mostra dell’illustratore e fumettista Daniele Serra
mai realizzata. Costituita da un centinaio di pezzi tra illustrazioni, copertine, cover, dipinti e tavole originali di
graphic novel, oltre a una decina di libri illustrati, la mostra ricostruisce minuziosamente il lavoro creato
dall’artista negli ultimi tre anni. Tra i più affermati illustratori a livello internazionale, Daniele Serra è stato
chiamato a lavorare per autori di fama mondiale come Joe R. Lansdale o Stephen King. Per tre volte ha vinto il
British Fantasy Award come miglior artista (2012, 2017 e 2021) è stato finalista al World Fantasy Award nel
2021 ed è appena stato nominato finalista anche quest’anno.
Sempre dal 10 agosto, ma nella Sala della Terrazza sarà anche visitabile, con ingresso gratuito, la mostra
fotografica permanente 1993 | 2023 – 30 anni con l’Exmà, che ripercorre la storia del primo mattatoio cittadino,
dal progetto di metà ‘800 fino ai lavori di restauro degli anni’80 che lo trasformarono nel primo centro comunale
d’arte e cultura.
Le due mostre sono patrocinate dal Comune di Cagliari e sono organizzate, promosse e allestite da Sémata
Società Coop. gestore del Centro comunale d’arte Exmà.
NERO NOTTE
“Romantico decadente”, ama definirsi l’illustratore e autore di graphic novel di stampo underground Daniele
Serra, classe 1977, dal vasto background che spazia dalla musica alla letteratura, dal cinema alla pittura sino
al fumetto. Noto più all’estero che in Italia, non abbastanza riconosciuto in Sardegna, Serra è un sofisticato e
ingegnoso illustratore New Gothic – con all’attivo centinaia di cover e pubblicazioni in Europa, Stati Uniti,
Australia e Giappone – che interviene per velature, tono su tono, per strutturare scenari altamente visionari
carichi di pathos dall’impostazione lirica, a tratti baroccheggianti, restituendo un linguaggio espressivo noir
immediatamente riconoscibile. Ritratti femminili vintage, skyline di città fantasma, personaggi spettrali prendono
forma come incubi dissolvendosi tra nebbie e sfondi oscuri di uno spazio lontano da ogni tempo e luogo. Dopo
la collaborazione a Carne di Marcello Fois arriva nel 2012 uno dei più prestigiosi riconoscimenti al mondo come
miglior artista: il British Fantasy Award.
“Ho tantissimi modelli e maestri di riferimento per quanto consiste l’illustrazione e la pittura in generale – dice
Daniele Serra - a partire da Bosch e Bruegel, passando per Rembrandt, Goya, fino ad arrivare ai Preraffaelliti,
all’Impressionismo e al Simbolismo. Per quanto riguarda il 900 ci sono stati molti illustratori e fumettisti che sono
stati fondamentali nella mia crescita artistica, da Dino Battaglia, Sergio Toppi, fino ad arrivare a Frank Miller,
Mignola, e George Pratt. In definitiva mi piace molto il fantastico, anche nell’ambito della letteratura e del
cinema sono molto legato a tutto ciò che riguarda l’aspetto più mistico e onirico delle cose. Sono un grande
appassionato di film horror vecchi e di cinema asiatico. Mi piace la letteratura gotica e autori come E. T. A.
Hoffmann, Shirley Jackson. Un'altra arte che reputo molto importante per la mia ispirazione è la musica, che mi
accompagna da sempre mentre disegno”

Con notevole maestria e un segno rapido e deciso Daniele Serra lavora in punta di pennello, servendosi
rigorosamente di acquerelli e chine tramite velature che si sovrappongono e sfumano creando scenari
evanescenti. La sua è una pittura pregna di pathos che lascia largo spazio al male e dove l’abisso scruta
inesorabilmente l’umanità. Non a caso, a detta di Stephen King: I mostri sono reali e anche i fantasmi lo sono.
Vivono dentro di noi e, a volte, vincono.
“Ognuno di noi – scrive la curatrice della mostra Roberta Vanali - ha un demone dentro, grande o piccolo che
sia, si tratta di provare a parlarci (come per Dario Argento), la fortuna di raccontare gli incubi è che puoi esprimerli
con una creatività senza limiti ed è bellissimo poter creare mondi e sensazioni che sono lì chiusi in un foglio di
carta, che aspettano solo qualcuno che li guardi e ci si immerga.
Nonostante lo smisurato background di formazione che annovera tra le altre discipline musica, pittura, letteratura
e cinema, Daniele Serra non è classificale all’interno di una precisa tendenza artistica, ma è certamente
riconosciuto come il più prestigioso illustratore sardo nonché uno dei più grandi a livello europeo grazie a una
carriera scaturita esclusivamente da dedizione, determinazione e grande talento. E come direbbe Joe R.
Lansdale: “Unico e sorprendente, Daniele è un artista fantastico”.
Biografia artista: Daniele Serra nasce a Cagliari nel 1977 dove attualmente vive e lavora. Ha lavorato per
Image Comics (Fade to Black, scritto da Jeff Mariotte), BOOM! Studios, (Clive Barker's Hellraiser: Bestiary),
Titan Comics (Darksouls), IDW Publishing (The Crow: Memento Mori, scritto da Micol Beltramini), Seraphim
INC. (Clive Barker's Hellraiser Anthology volumi 1 e 2, sia copertine che interni). Nel 2014 ha lavorato con
l'autore di bestseller mondiale Joe R. Lansdale, alla graphic novel“ I Tell you it's Love” per Short, Scary Tales
Publications. Le sue illustrazioni sono state incluse nei libri di Stephen King e Ramsey Campbell e ha fornito
graphic novel per autori come Clive Barker, Marcello Fois e altri. Nel 2018 lavora a “Tommyknockers” di Stephen
King (PS Publishing), fornendo le illustrazioni per tutte e tre le copertine avvolgenti, le illustrazioni degli interni e
il cofanetto. Ha illustrato oltre 300 copertine di libri per editori di tutto il mondo, in particolare: “The Big Blow” di
Joe R. Lansdale, “Voices from the Borderland” di William Hope Hodgson, “Hellraiser: The Toll” di Alan Miller,
“Deep Like the River” di Tim Wagoner e “Frankenstein in London” di Brian Stableford, oltre a artwork per varie
uscite musicali, come: “IX” di Shining , “Madman – Szpital Box” di :wumpscut: e “Laurestine” di So Hideous, e
anche la copertina dell'edizione deluxe limitata del Blu-Ray " Nightbreed: The Cabal Cut“. Alcune sue illustrazioni
sono state utilizzate come scenografia dell'adattamento cinematografico di “CELL” di Stephen King diretto da
Tod Williams e interpretato da John Cusack e Samuel L. Jackson. Ad Ottobre 2021 vede la luce la sua ultima
fatica “Murder Ballads”, in coppia con Micol Arianna Beltramini, edito da Mondadori Ink. Per tre volte ha vinto il
British Fantasy Award come miglior artista (2012, 2017 e 2021) è stato finalista al World Fantasy Award nel
2021 e appena nominato finalista anche quest’anno.
Biografia curatrice: Roberta Vanali è critica e curatrice d’arte contemporanea. Ha studiato Lettere Moderne
con indirizzo Artistico all’Università di Cagliari. Per undici anni è stata Redattrice Capo per la rivista Exibart e
dalla sua fondazione collabora con Artribune, per la quale cura due rubriche: Laboratorio Illustratori e Opera
Prima. Per il portale Sardegna Soprattutto cura, invece, la rubrica Studio d’Artista. Orientata alla promozione
della giovane arte con una tendenza ultima a sviluppare ambiti come illustrazione e street art, ha scritto oltre
500 articoli e curato circa 150 mostre per gallerie, musei, centri comunali e indipendenti. Tra le ultime: la doppia
mostra di Carol Rama in Sardegna, L’illustrazione contemporanea in Sardegna, Archival Print. I fotografi della
Magnum. Nel 2006 ha diretto la Galleria Studio 20 a Cagliari. Ha ideato e curato la galleria online Little Room
Gallery (2010-13). Ha co-curato le mostre del Museo MACC (2015-17), per arrivare alla curatela unica per tutto
il 2018. Ha scritto saggi e testi critici per numerosi cataloghi e pubblicazioni. Ha pubblicato “XXI Arti visive in
Sardegna nel terzo millennio” edito da La Zattera. É consulente scientifica del V-Art Festival Internazionale
Immagine d’Autore e a novembre 2022 è è stata nominata curatrice della galleria The Social Gallery a Quartu
Sant’Elena. Il cinema è l’altra sua grande passione.
MOSTRA PERMANENTE: 1993 | 2023 – 30 ANNI CON L’EXMÀ
Nel mese di ottobre del 1993 l’allora Sindaco di Cagliari Gaetano Giua, aprì al pubblico ufficialmente e
definitivamente l’Ex Mattatoio, il primo tra i cosiddetto centri comunali d’arte e cultura destinati a ospitare, in
modo complementare rispetto alle collezioni permanenti dei Musei Civici, le mostre temporanee, oltre a

Ufficio stampa: Giuseppe Murru | [email protected] | tel. 3466675296
spettacoli e altri eventi. “La nostra città – scrisse Giua nel libretto realizzato per l’occasione - si arricchisce di un
altro grande spazio deputato alla cultura (…), questo Centro d'Arte e Cultura apre oggi i suoi cancelli ai cittadini
che da tempo si chiedevano cosa si celasse dietro quelle alte mura perimetrali che ne nascondono allo sguardo
il contenuto. E l'impressione che si avverte varcandone la soglia è certamente di stupore non solo per l'opera di
sapiente restauro degli edifici storici, ma per la dimensione di insieme del complesso architettonico, per la
sorpresa che gli ampi spazi, le forme e i volumi suscitano nel visitatore”.
Dopo un restauro durato quattro anni il vecchio mattatoio rinacque dunque in un'altra dimensione e con altre
finalità rispetto alle sue originarie, rappresentando non solo un pregevole bene culturale restituito alla città,
quello che nella metà dell'800 era stato il primo macello cittadino, ma uno spazio da vivere, un luogo di cultura,
di arte e di incontro posto al centro della città.
In quasi trenta immagini di grande formato, ne viene ora ripercorsa la storia, dal progetto originale del 1845 del
Cavalier Domenico Barabino, maggiore del Genio Militare, fino a quel momento l'abbattimento degli animali
avveniva infatti senza particolari controlli sanitari nei più disparati luoghi della città come il colle di Bonaria,
creando veri focolai di infezione, attraverso le immagini più antiche che ritraggono anche il personale al lavoro,
fino allo stato di semiabbandono in cui questo monumento versava alla metà degli anni ’80, quando iniziarono i
lavori che lo portarono ad essere quello che è dal 1993