Daniele Ottobrino – Playground

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO IL CORREGGIO - PALAZZO DEI PRINCIPI
P.zza Cavour 7, Correggio , Correggio, Italia
Date
Dal al

sabato 15,30 – 18,30; domenica e festivi 10 – 12,30 e 15,30 – 18,30.

Vernissage
26/11/2016

ore 17

Artisti
Daniele Ottobrino
Curatori
Francesca Baboni, Stefano Taddei
Generi
fotografia, personale
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La fotografia di Daniele Ottobrino indaga il mondo dell’infanzia attraverso il gioco.

Comunicato stampa

Si intitola “Playground”, la mostra fotografica di Daniele Ottobrino allestita a Correggio, nella Sala Putti di Palazzo dei Principi con l’obiettivo di continuare a utilizzare la sala come project room per giovani talenti.
La mostra, curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei, inaugura sabato 26 novembre, alle ore 17 e rimarrà aperta fino al prossimo 18 dicembre 2016.
Come spiegano i curatori “l’accurata fotografia di Daniele Ottobrino propone un’attenta investigazione sul tema del gioco, che sebbene apparentemente potrebbe sembrare una tematica semplice e conosciuta, in realtà nasconde accezioni culturali piuttosto interessanti. Il progetto “Playground” allude così al campo da gioco – alla strada, al cortile, agli spazi aperti – comprendendo anche uno studio sociologico accurato soprattutto sui luoghi visitati dall’autore nei diversi Paesi del mondo, nei quali si intrecciano storie che prendono forza attraverso la sequenza fotografica, andando a formare un’unica prospettiva. “Playground” è dunque un lavoro calibrato e affascinante, che mette in luce una tipologia di gioco che di fatto è andata scomparendo nei nostri paesi occidentali, mettendola a confronto con la multiculturalità. Il pensiero sottostante alle foto è l’importanza sociale del gioco, insostituibile veicolo di conoscenza dell’altro: nel gioco non c’è infatti spazio per agonismi esasperati o ricerche di prevaricazione.”
Come ha scritto nella sua introduzione al catalogo la dott.ssa Sonia Leila Khalfi, psicologa clinica,
“nel bambino il gioco può assumere molteplici funzioni: può rappresentare una modalità comunicativa, può educare, può essere la manifestazione dei suoi sentimenti, conflitti, pensieri e della sua percezione della realtà, può essere usato come meccanismo per scaricare la tensione e regolare l’equilibrio emotivo. Nella palestra di vita che è il gioco cresce così il Sé sociale del ragazzo, comprendendo qual è l’immagine di sé da proiettare in situazioni sociali. Il gioco, fenomeno così poliedrico e complesso, insegna, in ultima analisi, a bambini e ragazzi a giocare alla vita”.

Daniele Ottobrino
Nato a Fidenza nel 1977, ha frequentato l’Istituto d’arte Paolo Toschi di Parma e, successivamente, scuole di fotografie tra cui l’importante Istituto Riccardo Bauer di Milano.
La fotografia rappresenta per Ottobrino un modo per indagare il mondo, la possibilità di approfondire la realtà: per questo si avvicina al fotogiornalismo, con collaborazioni con importanti agenzie fotografiche e magazine nazionali e internazionali.
Consegue il Master in Photography and Visual Design a Milano presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA)/Fondazione Forma per la Fotografia, realtà che lo porta ad avvicinarsi alla fotografia di ricerca con lo studio e l’approfondimento dei grandi maestri del “new photography”. Il suo linguaggio abbandona il reportage tipico della fotografia giornalistica per trasformarsi in serie fotografiche, strumenti di approfondita analisi di temi.
Le sue opere sono state esposte in varie mostre nazionali ed internazionali come in Expo Arte italiana (Villa Bagatti Valsecchi), al Centro Italiano della Fotografia d’Autore e all’interno del Mois Européen de la Photographie a Parigi e sono state premiate con Portfolio Italia e, per la sua attenzione al sociale, con il Photo Aid Contest.