Daniele Giuseppe Bornino – To die faster than without water

Informazioni Evento

Luogo
SINCRESIS - D'A SPAZIO D'ARTE
Via della Repubblica 52/54 50053, Empoli, Italia
Date
Dal al

Sabato 22 febbraio ore 18.00 – 21.00. Domenica 23 febbraio ore 17.00 – 20.00. Da lunedì a sabato ore 17.00 – 20.00

Vernissage
22/02/2014

ore 18

Artisti
Daniele Giuseppe Bornino
Generi
arte contemporanea, presentazione
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L’associazione Sincresis presenta il progetto di Daniele Giuseppe Bornino, artista in residenza vincitore della selezione 2013, che proviene da Berlino per proporre all’attenzione del pubblico una serie di fotografie in print on paper e riprese filmiche in 8 millimetri, installazioni basate su un concept sempre presente nella sua produzione artistica: esplorare i confini della conoscenza umana della realtà.

Comunicato stampa

L’associazione Sincresis presenta il progetto di Daniele Giuseppe Bornino, artista in residenza vincitore della selezione 2013, che proviene da Berlino per proporre all’attenzione del pubblico una serie di fotografie in print on paper e riprese filmiche in 8 millimetri, installazioni basate su un concept sempre presente nella sua produzione artistica: esplorare i confini della conoscenza umana della realtà.
Come sottolinea lui stesso: “La distinzione tra reale ed irreale è solo una questione di percezione. La realtà è quel luogo che costruiamo attraverso l’osservazione, una semplice interpretazione catturata dai nostri sensi, speculando con le molteplici possibilità di guardare. Come Gilles Deleuze illustra in Differenza e ripetizione, “Spesso si confonde il virtuale con il possibile e il reale con l’attuale. Il virtuale non si oppone al reale, ma all’attuale. [...] Mentre il reale si realizza ad immagine e somiglianza del possibile, l’attuale, al contrario, non assomiglia alla virtualità che incarna“. Sopra alla realtà esistente, si sovrappone una realtà proiettata, soggettiva.
Un fattore importante di questa sperimentazione è il carattere narrativo della serie, una narrazione non lineare che coinvolge diversi media. Il progetto trae riferimenti da un genere letterario, il nouveau roman, teorizzato da Alain Robbe-Grillet, per cui il testo pone il lettore come depositario del significato, secondo un modello che Roland Barthes definisce “testo scriboso”, in quanto che invita il lettore ad una costante ri-lettura e re-interpretazione del testo. L'obiettivo quindi sarà di creare una serie di immagini descrittive di una situazione, immagini piene di elementi e segni che descrivono abbondantemente l’ambiente fotografato, talmente pregni che necessitano da parte di chi le guarda una grande forza investigativa prima ed interpretativa poi per poter discernere, isolare, gli elementi stessi dal contesto e reintrodurli in esso ordinatamente”.
Utilizzando trucchi come la riflessione, la sovrapposizione, la ripetizione e scegliendo punti di vista sempre diversi, Bornino mette a disposizione tutti gli elementi disponibili nel contesto per produrre una realtà soggettiva da un contesto oggettivo.
“Questo procedimento – precisa l’artista - è lo stesso utilizzato dall’occhio umano quando osserva un oggetto: per esempio quando vediamo un oggetto distante l’immagine proiettata sulla retina sarà più piccola dell’idea che la nostra mente ha dell’oggetto stesso, il nostro cervello poi deve riorganizzarla per metterla in prospettiva. Il medesimo procedimento è utilizzato da Grillet per narrare una storia; nel suo libro “La gelosia”, per esempio, l’autore francese compone e ricompone diversi elementi narrativi giustapponendoli nel tentativo di arrivare alla soluzione finale, utilizzando espedienti quali per esempio la ripetizione delle descrizioni, l’attenzione agli strani dettagli, continue interruzioni; un metodo che ricorda l’esperienza della psicoanalisi, in cui i significati più profondi dell’inconscio sono contenuti nel flusso di interruzioni e di libere associazioni.
Durante il periodo trascorso in residenza il suo work in progress è impostato sulla produzione tecnica di foto e film, nell’intento di creare la narrazione attraverso l'esposizione di diversi media.

DANIELE GIUSEPPE BORNINO
2013
Assistente di Marc Philip Van Kempen (www.mpvk.org)
Ostrale 2013, mostra collettiva “Wir¸ berschreiten den Rubikon”, Dresda (DE)
2012
Mostra collettiva “Proposte per una collezione”, museo MAGMA, Roccamonfina (CS)
Direttore della fotografia webserie “Days-the crossmovie”, regia di Flavio Parenti (Nonames prod.)
Direttore della fotografia cortometraggio “Amir” directed by Gerri Díavino (Inventario prod.) premiato miglior fotografia al Catania film festival 2013
2011
Direttore della fotografia film “On-line”, regia di Giuseppe Peronace (Rai Cinema prod.)
Direttore della fotografia webserie “Bymyside”, regia di Flavio Parenti (nonames prod.)
Residenza artistica “P142”, Berlin. Sponsorizzata da Italian Institute of culture (DE).
2010
Direttore della fotografia cortometraggio “L'amante”, regia di Giuseppe Peronace pe 48 Hour Film Project. Selezionato da “youtube play” in mostra ai Guggenheim museums (NY, Venice,Bilbao and Berlin). premiato miglior fotografia dal magazine “Tuttodigitale”.
Camera dept. per la fiction tv “Distretto di polizia 10” regia di Alberto Ferrari (Taodue e Mediaset prod.)
Residenza artistica “GlogauAIR”, Berlin. In collaborazione con Italian institute of culture (DE).
2009
Direttore della fotografia cortometraggio “140 oltre il limite”, regia di Giuseppe Peronace. Premiato al Martelive Film Festival di Roma.
Direttore della fotografia cortometraggio “Gioco di rivelazioni”, regia di Giuseppe Peronace. Finalista al 48 Hour Film Festival.
Direttore della fotografia video performance “La nipote della Babila”, con Anna Foglietta regia di Mustache collective.