Dall’Isonzo al Talvera

Informazioni Evento

Luogo
CASTEL RONCOLO
Via S.Antonio 15 sentiero Imp. Francesco Giuseppe, 39100 , Bolzano , Italia
Date
Dal al
Vernissage
01/09/2012

ore 17

Generi
documentaria
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Mostra di opere tessili provenienti dall’antica Sinagoga di Gorizia a Castel Roncolo.

Comunicato stampa

Gli oggetti dell'antica Sinagoga riemersi e l'ultimo rabbino di Bolzano con i suoi collegamenti con la città della seta Gorizia. "Dall'Isonzo al Talvera", ovvero la mostra di opere tessili provenienti dall'antica Sinagoga di Gorizia a Castel Roncolo aprirà i battenti venerdì 31 agosto con l'inaugurazione ufficiale in programma alle ore 17.00. Stamane nel corso di una conferenza stampa in municipio alla presenza del Sindaco Luigi Spagnolli e del presidente della Fondazione Castelli e responsabile dell'iniziativa Helmuth Rizzolli la presentazione dell'evento alla stampa.

Castel Roncolo, che attualmente ospita la mostra "Simon e Sarah a Bolzano" è, grazie all'affresco che mostra degli ebrei a margine di una nostalgica scena cavalleresca, un monumento della storia ebraica. Oltre 30.000 visitatori hanno già visitato sino ad oggi la mostra che ha portato alla luce un capitolo della storia di Bolzano finora inesplorato offerendo spunti di notevole interesse.

Dal prossimo 31 agosto a Castel Roncolo l'attuale esposizione sarà ampliata. Grazie alla cortesia della direzione del Museo Provinciale e dell'amministrazione Provinciale di Gorizia sarà possibile vedere per la prima volta una collezione di opere d'arte tessili provenienti dalla Sinagoga di Gorizia.

"Le ricerche cominciate con la preparazione della mostra "Simon e Sarah a Bolzano" non si sono interrotte con l'apertura dell'esposizione. Prima - ha ricordato Helmut Rizzolli- non si era a conoscenza dell'esistenza di una Sinagoga a Bolzano e tantomeno si sapeva della sua storia. La Fondazione Castelli è riuscita a rivelare un capitolo della storia della nostra città finora sconosciuto. Grazie alle ininterrotte ricerche e alla stretta collaborazione con la comunità ebraica di Merano e con alcuni ebrei di Bolzano è stato possibile scoprire alcuni oggetti collegati alla Sinagoga di Bolzano: Nel museo ebraico di New York si trova una corona per Torah datata 1698/99 di provenienza bolzanina. Si potrebbe trattare di quella che ha decorato il rotolo allora custodito nella Sinagoga di Bolzano.
Invece nel museo ebraico di Vienna si è conservata una tenda ornamentale riccamente decorata che probabilmente aveva coperto l'armadio della Torah della Sinagoga di Bolzano. Il prezioso tessuto fu donato al museo da una bolzanina attorno al 1900. La tenda fu realizzata nel 1799 su incarico del Rabbino Hendle di Bolzano.

Heinrich Hendle, indicato come Rabbino su questa tenda, non è una persona qualunque: le fonti bolzanine lo menzionano spesso; nei protocolli del consiglio cittadino viene ricordato come capo della comunità ebraica di Bolzano e l'imperatore Francesco II lo nominò fattore di corte, ossia fornitore ufficiale. A Bolzano operò come commerciante di stoffe attivo anche nelle fiere bolzanine, fiere di importanza sovraregionale. Assieme al fratello Moses, che abitava a Venezia, aveva una ditta che si occupava del commercio di seta lungo l'asse del Brennero. Moses a Venezia comprava le stoffe di seta dal Friuli e dalle Venezie che poi venivano vendute da Heinrich nella fiera di Bolzano".

"Uno dei più importanti luoghi di produzione della seta - ha ricordato il presidente della Fondazione Castelli Hlemut Rizzolli- era la città di Gorizia, anch'essa sede di un'importante comunità ebraica con la quale i due fratelli Hendle erano in stretto contatto. La Sinagoga di Gorizia, che doveva essere simile a quella di Bolzano per quanto riguarda i paramenti, era pure decorata con costose sete.
Il principale compratore di queste stoffe era Lazarus Josef Levi, grossista di Hohenems e cognato di Heinrich. Heinrich aveva infatti sposato la sorella di Levi Susanna (Scheinle) Levi. Heinrich Hendle fu il quarto Rabbino della Sinagoga di Bolzano di cui si conosca l'esistenza e, probabilmente, anche l'ultimo poiché subito dopo la sua morte nell'anno 1800 la Sinagoga, documentata fin dal 1496, scompare dalle fonti e all'inizio del XIX secolo la cosiddetta "Judenhaus" (Casa degli ebrei) venne messa all'asta e destinata ad altri usi come si può evincere dalla mostra "Simon e Sarah a Bolzano".

Alla conferenza stampa ha partecipato anche la presidente della Comunità Ebraica di Merano Elisabetta Rossi Innerhofer che ha ricordato come la comunità che rappresenta, segua con grande attenzione ed entusiasmo questo progetto

Dall'Isonzo al Talvera - Tesori dimenticati della Sinagoga di Gorizia

La rassegna sulle sete dimenticate della Sinagoga di Gorizia si riallaccia ai collegamenti dinastici medievali tra Gorizia, Lienz e Tirolo. Nel '700 Gorizia divenne un importante centro di produzione della seta. Un innovativo torcitoio circolare da seta risale a questo periodo e si trova oggi nel Museo Provinciale di Gorizia. La città sull'Isonzo non era solo centro di coltura dei bachi da seta ma anche importante luogo di produzione di tessuti serici prodotti da macchinari all'epoca rivoluzionari. Questi tessuti di lusso goriziani arrivarono alle famose fiere di Bolzano tramite Venezia. La ditta ebrea Isach Todesco & Figli di Verona controllò gran parte del commercio di seta destinato a Bolzano ed Hohenems.
Due anni dopo il viaggio di Rabbi Azulai, che lo condusse pure a Bolzano, si costruì una nuova Sinagoga di rito askenazita anche a Gorizia. Questa Sinagoga goriziana, finita nel 1756, era probabilmente simile, per molti aspetti, a quella di Bolzano. L'esistenza di una Sinagoga a Bolzano, retta da due Rabbini, è stata da poco documentata in quanto completamente distrutta, mentre quella di Gorizia si è conservata fino ad oggi nonostante fosse stata gravemente danneggiata nella Prima Guerra Mondiale durante le battaglie tra l'Impero Austro-Ungarico e il Regno d'Italia. Per fortuna un attento collezionista portò in salvo i paramenti tessili e soprattutto gli involucri dei rotoli della Torah.
Grazie alla cortesia della direzione dei Musei Provinciali e degli amministratori della Provincia è stato possibile presentare a Castel Roncolo questi tesori tessili mai esposti prima.
In questo modo la mostra "Simon e Sarah", che ha suscitato enorme interesse, offre l'occasione di farsi l'idea dell'arredo tessile della Sinagoga bolzanina. Inoltre è un'occasione unica per seguire le tracce del commercio ebraico sull'asse Gorizia - Venezia - Bolzano.
La fioritura della produzione serica isontina coincise non a caso con l'epoca d'oro delle fiere di Bolzano che furono il cardine per il commercio dei tessuti di lusso verso il Mitteleuropa. L'epoca napoleonica segnò il declino delle fiere sovraregionali di Bolzano che provocò l'abbandono della città del Talvera da parte delle famiglie ebree legate al commercio a lunga distanza. Ciò comportò dei profondi cambiamenti anche ai rapporti secolari tra Gorizia e Bolzano.