Dall’Eclettismo di Mario Urbani al Razionalismo di Celio Francioni

Informazioni Evento

Luogo
EX CHIESA SAN MICHELE
Via Arco D'Augusto (61032) Fano, Fano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
22/06/2013

ore 18

Patrocini

La mostra è realizzata grazie al sostegno di: Comune di Pesaro, Bertozzini costruzioni, Gamba manifatture 1918, Ifi-Arredi Bar Gelaterie Pasticcerie, Isopak Adriatica Spa, Banca dell’Adriatico, gli sponsor tecnici Hotel Alexander Museum, Il Pesaro.it, Acanto e Costantini

Curatori
Roberta Martufi
Generi
architettura, presentazione
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Sezione fanese della mostra dedicata ai due architetti che, hanno lasciato impronte importanti con la loro attività professionale anche nella città di Fano.

Comunicato stampa

Dopo il successo della mostra dedicata all’attività professionale del Professor Urbani e dell'Architetto Francioni tenutasi al Centro Arti Visive di Pesaro nei mesi invernali, venerdì 21 giugno alle ore 18, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, presso la Sala San Michele all’Arco di Augusto a Fano, verrà presentato il volume, “Dall'Eclettismo di Mario Urbani al Razionalismo di Celio Francioni. L'architettura a Pesaro attraverso il XX secolo”, a cura di Roberta Martufi, edito dal Lavoro Editoriale di Ancona, con la presentazione di Pippo Ciorra ed Antonello De Berardinis. Particolarmente curata è la veste grafica studiata, come già per la mostra di Pesaro, da Acanto nella persona di Carlo Piazzesi.

A seguire, con il patrocinio del Comune di Fano assessorato alla Cultura, si terrà l’inaugurazione della sezione fanese della mostra dedicata ai due architetti che, hanno lasciato impronte importanti con la loro attività professionale anche nella città di Fano.
Il progetto, nel suo complesso, è stato sviluppato con la partecipazione di più soggetti, figure fondamentali che insieme alla curatrice, l’architetto Roberta Martufi, hanno lavorato per presentare al meglio le opere e l’operato degli architetti. Fra gli autori ricordiamo: Grazia Calegari, Gastone Primari, Giorgio Roberti, Marzia Di Fazio e Marcello Sparaventi; per l’allestimento ricordiamo la collaborazione con il Liceo Artistico Apolloni di Fano. Fondamentale infine è stato l’apporto dell’Archivio di Stato di Pesaro.

Chi abbia avuto la fortuna di conoscere l’architetto Celio Francioni (Pennabilli, 1928- Pesaro 2002), anche per un solo attimo, non può non essere stato colpito dal suo sguardo curioso e attento, dai suoi modi discreti e silenziosi e dalla sua intelligente ironia: il suo fare architettura, ha rispecchiato coerentemente, per più di quarant’anni, i valori in cui credeva, coniugando una profonda spiritualità con gli insegnamenti dei “maestri” del movimento moderno. L’archivio Francioni, riconosciuto di valore storico, è depositato presso l’archivio di Stato di Pesaro.

Il nucleo centrale dell’esposizione è costituito da alcuni progetti scelti fra quelli che lo stesso Francioni, aveva accuratamente schedato ritenendoli fra i più significativi.
Questa prima schedatura autografa è di fondamentale importanza per il lavoro presentato: le opere elencate, ordinate per luoghi, che comprendono anche quelle realizzate fuori Pesaro, sono 231.
I progetti scelti permettono di attraversare tutti gli ambiti storici e tematici dell’attività professionale: dal dopoguerra ad oggi, dall’edilizia cooperativa alla banca.
L'architetto Francioni non si è quasi mai occupato di piani urbanistici in senso stretto, ma forse, più di quanto non abbiano fatto tanti urbanisti, ha lasciato un segno indelebile nel tessuto della città. Il rapporto fra progetto e contesto urbano era fondamentale per la buona riuscita del suo lavoro.

Il secondo protagonista di questa mostra è Mario Urbani (Roma 1885 - Pesaro 1961): l’idea di realizzare una mostra sull’architetto Mario Urbani, (Roma 1885- Pesaro 1961) nasce dalla volontà, di far conoscere uno dei personaggi più interessanti, che la città di Pesaro ha ospitato nella prima metà del XX sec.
Urbani, diplomato nel 1909 presso il Corso Superiore di Architettura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, coniugò sempre la sua attività professionale con quella di docente e, dopo aver insegnato in diversi Istituti d’Arte Italiani, giunse a Pesaro nel 1922 come direttore del nascente Istituto d’Arte.
Urbani fu artista a tutto tondo: non progettava l’edificio solo nel suo involucro architettonico, ma si preoccupava anche dell’apparato decorativo, degli arredi, degli utensili di uso quotidiano.
La mostra si pone come scopo quello di evidenziare le molteplici sfaccettature di questa fervida attività esponendo materiali molto diversificati e rappresentativi delle singole “arti” a cui Urbani si è applicato.
La mostra è articolata secondo delle linee guida ben definite: la formazione culturale romana e i suoi maestri (Sartorio, Pio Piacentini, Bazzani ed altri) con cui collaborò per importanti progetti quali il fregio pittorico della Sala del Parlamento a Montecitorio (Sartorio 1910-11), il Ministero di Grazie e Giustizia (Piacentini, 1913), la Galleria d’Arte Moderna (Bazzani, 1911), il Ministero della Pubblica Istruzione in viale Trastevere (Bazzani, 1928); l’attività professionale per committenti privati e pubblici quali i villini, gli arredi per studi professionali, la Sala dell’Amministrazione Provinciale di Pesaro, la Cappella dei Caduti di Sant’Ubaldo, il soffitto del Salone Metaurense, il Ponte sul Metauro.

Un particolare ringraziamento per il contributo va alle seguenti Istituzioni e Imprese: Fondazione Carifano, Montagna Costruzioni, Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Ordine degli Architetti di Pesaro e Urbino Associazione Emma Corvo, Giardino di Santa Maria, Impresa Edile Pesaro Casa, Fratelli Mignani (Predil)
Si ringraziano per la preziosa collaborazione tecnica: Erap e Casarredo