Cristina Ghergo – Artisti
casa t r i p l e f ospita il suo primo evento “artisti”, mostra fotografica di Cristina Ghergo. Un excursus nel mondo degli artisti della letteratura, del cinema, del teatro, della musica, della moda e della fotografia.
Comunicato stampa
casa t r i p l e f ospita il suo primo evento "artisti", mostra fotografica di Cristina Ghergo. Un excursus nel mondo degli artisti della letteratura, del cinema, del teatro, della musica, della moda e della fotografia.
"Lo stupore è la molla di ogni scoperta", scriveva Pavese. L’atto dello stupore sta alla base dell’insolita mostra fotografica di Cristina Ghergo, il cui sguardo sui protagonisti del mondo della cultura e dell’arte è in primo luogo improntato alla curiosità nei loro confronti. "Artisti", questo il titolo dell’esposizione, è una raccolta apparentemente caotica di volti e situazioni. Alberto Moravia nell’atto di tracciare con il dito un cerchio sulla sabbia; Claudia Gerini incorniciata in una finestra a forma di oblò; Carmelo Bene immortalato mentre ripropone l’intensità verbale del Poeta avanguardista per eccellenza, Majakovskij; l’architetto della sartoria, Capucci impegnato a giocare con le prospettive delle sue creazioni; le sofisticate mises del couturier vogherese Valentino Garavani che hanno fatto sognare donne di ogni classe sociale; la croccante gonna gialla sulla longilinea figura di Sabrina Colle, adagiata esausta sul sofà accanto al sempre vigile Vittorio Sgarbi. Ebbene, quale il comune denominatore di questi ritratti e momenti, se non la curiosità di incastonarli come gemme nello spazio conchiuso del frame fotografico?
Fotografa inconsapevole, così si definisce Cristina Ghergo, donna con alle spalle studi di filosofia e sociologia che si è occupata negli anni anche dell’archivio del padre, Arturo Ghergo, fotografo che meglio aveva incarnato nell’Italia degli anni 40 e 50 il concetto di glamour.
Nel corso della sua attività creativa Cristina Ghergo non si è limitata ad un unico genere, ma ha indagato diversi ambiti - moda, interior design, ritratti, sperimentazioni - con un approccio speculativo che indubbiamente trae origine dai suoi studi umanistici e filosofici. Ed è in questo spazio ottico, aperto e al tempo stesso strutturato, che si crea lo stupore di chi osserva il frutto della ricerca iconografica della fotografa romana.
Olga Strada
Cristina Ghergo
Romana, figlia del famoso fotografo ritrattista Arturo Ghergo, comincia a fotografare per passione prima ancora di laurearsi in filosofia, riprendendo uomini di genio vario fra i suoi amici quali Alberto Moravia, Carmelo Bene, Mario Ceroli, Piero Dorazio, Tano Festa, Dado Ruspoli.
I suoi ritratti suscitano l’interesse di diversi periodici italiani e stranieri che le chiedono di realizzare servizi specifici, portandola in questo modo ad affrontare un fervido periodo di lavoro in cui fotografa, fra gli altri, Bernardo Bertolucci, Virna Lisi, Michelangelo Antonioni, Monica Vitti, Terence Stamp, Richard Burton, Elizabeth Taylor. Dal 1976 si dedica alla fotografia di moda, collaborando con riviste internazionali quali Harper's Bazaar, Vogue, Amica, Moda, Donna. Per dieci anni, fra gli anni Ottanta e Novanta, alterna la sua attività fra lo studio di Roma e quello di New York, dove è assidua frequentatrice del Caffè Condotti dell'amica Emy Heather (58th Street e Park Av.), luogo di ritrovo di personaggi eccellenti della vita mondana e culturale della Grande Mela come Andy Wharol, Divine e Bianca Jagger. Fra i suoi ritratti più riusciti e significativi nel periodo in cui lavora, fra le altre, per Vogue Deutsch, L’Officiel, Uomo Vogue, European Travel & Life, Max e Interview, quelli a Nastassja Kinski, Isabelle Huppert e Grace Jones. Dopo che l’editore Sandro Gennari le affida la direzione del settore moda della rivista La Corte di Mantova, ha modo di realizzare numerosi servizi con le più importanti top model del momento, in particolare con quelle legate all’agenzia Ford di New York.
Diverse le partecipazioni di Cristina Ghergo a mostre personali grazie alla stretta collaborazione con Lanfranco Colombo e la sua galleria milanese Il Diaframma e collettive, fra cui la Biennale di Venezia del 2011 (Padiglione Italia) e il progetto Parlando con voi (Milano e Firenze, 2015). Negli ultimi anni si è dedicata all’organizzazione dell’archivio storico del padre Arturo, del quale ha curato le mostre monografiche di Milano (Palazzo Reale, 2008) e Roma (PalaExpo, 2012). Dal 2015 è promotrice, in qualità di presidente, del Premio fotografico Arturo Ghergo presso il museo omonimo di Montefano (MC), paese nativo del padre, riconoscimento che viene conferito a giovani talenti del mondo della fotografia e, come premio alla carriera, a figure di primo piano del panorama nazionale e non solo quali, tra gli altri, Ferdinando Scianna, Piero Gemelli, Giovanni Gastel, Maurizio Galimberti.