Claudio Rotta Loria

  • ROCCA

Informazioni Evento

Luogo
ROCCA
Piazza Braccio Fortebraccio , Umbertide, Italia
Date
Dal al

dal Martedì alla Domenica, compresi festivi (10.30 / 12.30 - 16,30 / 18.30); Lunedì chiuso.

Vernissage
13/11/2021

ore 17

Artisti
Claudio Rotta Loria
Curatori
Giorgio Bonomi
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra d’Arte Contemporanea.

Comunicato stampa

La mostra presenta due tra i principali “cicli” delle opere dell’artista: Spazializzazioni di forme elementari e Superfici a interferenza luminosa. Queste opere stabiliscono, nel loro installarsi sulle affascinanti pareti della Rocca, una sorta di “corrispondenza d’amorosi sensi” tra la realtà antica medioevale e la rigorosa contemporaneità delle opere astratte.
La mostra offre l’occasione per cogliere i presupposti d’indagine e l’insieme dei processi e delle procedure di elaborazione dell’opera che caratterizzano il lavoro di Rotta Loria che, dalla fine degli anni Sessanta, conduce una ricerca sperimentale che si articola in cicli paralleli di lavori fra loro collegati.
Rispetto all’intero corpus dell’opera, l’esposizione alla Rocca di Umbertide mette in relazione – e per la prima volta – due di questi cicli per evidenziare non solo le loro peculiarità, ma anche, e in particolare, le affinità delle loro componenti fondamentali in ragione di una verifica del rapporto con le procedure adottate.
Entrambi questi cicli si caratterizzano come ricerche sul tema della superficie che si presenta con le molteplici forme modulari, realizzate con tagli regolari e di una precisione “perfetta”, che provocano un ritmico gioco di luci e ombre e creano emozionanti sfumature tonali nell’opera monocroma.
I lavori dell’artista piemontese, pur basati sul rigore matematico e sulle filosofie “operazionistiche”, proprio perché opere d’arte, superano l’algidità che a volte l’analiticità presenta, per offrire allo spettatore certamente pensieri razionali ma anche sensazioni emotive di grande impatto.

In occasione del Finissage sarà presentato il Catalogo con testi dell’artista e del curatore, arricchito da numerose immagini delle opere allestite negli splendidi spazi della Rocca di Umbertide.

Claudio Rotta Loria (Torino, 1949), è uno degli esponenti dell’arte programmata italiana a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, conduce una ricerca declinata in cicli di opere in sviluppo parallelo, che si caratterizzano per le costanti implicazioni spaziali, oggettuali e ambientali. La sua ricerca assume nel tempo il carattere unitario di un progetto totale.
Il primo decennio di questa attività sperimentale, vede Rotta Loria indagare i problemi della strutturalità visuale, programmata e cinetica e il valore poetico della geometria, suscitato da minimi di stimolazione percettiva e sensoriale in relazione alla superficie dell’opera nel suo rapporto con la luce. Sono del 1968/69 le prime opere del ciclo Superfici a interferenza luminosa a cui l’artista da cinquant’anni lavora e alle quali è dedicata questa mostra.
La sua attività espositiva in Italia si accompagna alla partecipazione a importanti rassegne e mostre personali all’estero. Qui si ricordano: Quadriennale di Roma (1975), Encontros Internacionais de Arte di Lisbona e Porto (1975), Arteder di Bilbao (1982), Fabriano(c)arte (1985), Ephémèrité, Paris (1987), Biennale International di Saint-Quentin (1988 e 1990), Forum Konkrete Kunst di Erfurt (1994), Incontro-Confronto. Dialoghi di arte contemporanea Australia-Italia, Melbourne (1997), Il paesaggio dell'anima, Lussemburgo (2000), Incontri/devitas. 6 artisti contemporanei dal Piemonte, Castellon de la Plana (2002), Premio Michetti (2005), Biennale di scultura di Gubbio (2006), International Triennale of Contemporary Art di Praga (2008), Scultura internazionale a Racconigi (2010), Biennale di Venezia (2011, 2017), Pittura analitica origini e continuità, Rocca di Umbertide (2017).
I lavori di Claudio Rotta Loria sono stati esposti al Centre Georges Pompidou di Parigi (1981), al Parlamento Europeo di Strasburgo (1995), alla GAM di Torino (1999), di Zagabria (2007) e Praga (2008), alla GNAM di Roma (2012), al MAMAC di Nizza (2018).
E’ del 1989 la nomination del MOMA di New York per il design di Apologue.
Meritano una citazione le installazioni permanenti La leggenda di San Todulo (Raron, 2008) e Movimento dal blu del mare (2011), quest’ultima collocata nel 2013 negli spazi del CLE - Campus Luigi Einaudi di Torino, insediamento universitario progettato da Norman Foster e sede delle Facoltà di Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche. Sue opere si trovano nelle collezioni di musei italiani e stranieri.