Claudio Marini – Paesaggi Marini

Informazioni Evento

Luogo
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA
Viale Le Corbusier , Latina, Italia
Date
Dal al

Martedì - Sabato 16.00 – 19,30 | Lunedì e mattina su appuntamento

Vernissage
05/02/2015

ore 19

Artisti
Claudio Marini
Curatori
Italo Bergantini, Gabriele Simongini
Generi
arte contemporanea, personale
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“Paesaggi Marini”, paesaggi interiori di Claudio Marini che però diventano anche spazi marini su cui tutto galleggia alla deriva, verso un altrove ipotetico. Ogni volta Claudio Marini affronta l’opera come un naufrago che cerca un nuovo approdo e forse tutte quelle lettere a cui aggrapparsi alla fine formerebbero per infinite volte una sola frase: Pittura come libertà.

Comunicato stampa

Sarà Claudio Marini a inaugurare, GIOVEDì 5 FEBBRAIO 2015, un nuovo progetto per lo spazio ROOMBERG Project Space dal titolo Paesaggi Marini. A distanza di tredici anni dalla personale ‘L’Ottava Notte’ del 2002, torna ad esporre in ROMBERG uno degli artisti più visionari del panorama italiano.
... Galleggiano nel mare dell’opera lettere-isole, cascami tessili dagli andamenti vorticosi e imprevedibili, lacerti increspati di panneggi residuali, di bandiere lacerate, di sipari malridotti. Nel caos sofferente di esistenze disperse e frammentarie, sono le lettere-giocattolo ad indicare una possibile direzione, una traiettoria da mettere alla prova, un’eventuale via d’uscita.
Con una sorta di sintetica summa delle sue ricerche precedenti (dai cascami alle bandiere nere) Claudio Marini prende nuova energia dal gioco e dall’ironia, si diverte in senso etimologico, volgendo altrove quel senso di dramma e tragedia incombente che promanava dalle sue bandiere nere. Quelle lettere solitarie e disperse sono le matrici potenziali di un nuovo dialogo da cui si può ripartire per dare senso all’insensato, significato all’insignificante, un minimo d’ordine al caos infinito.
“Paesaggi Marini”, paesaggi interiori di Claudio Marini che però diventano anche spazi marini su cui tutto galleggia alla deriva, verso un altrove ipotetico. Ogni volta Claudio Marini affronta l’opera come un naufrago che cerca un nuovo approdo e forse tutte quelle lettere a cui aggrapparsi alla fine formerebbero per infinite volte una sola frase: PITTURA COME LIBERTA’. (Testo di Gabriele Simongini)

ROOMBERG Project Space di ROMBERG
04100 Latina - Viale Le Corbusier 39 | Grattacielo Baccari - ground floor
T +39 0773 604788 - M +39 334 710 5049 | www.romberg.it - [email protected]
Orario di galleria: Martedì - Sabato 16.00 – 19,30 | Lunedì e mattina su appuntamento

04100 LATINA / VIALE LE CORBUSIER 39 / GRATTACIELO BACCARI / GROUND FLOOR / T +39 0773604788 / WWW.ROMBERG.IT

Claudio Marini / Marine Landscapes
curated by Italo Bergantini and Gabriele Simongini

5th February / 2nd April 2015

Opening
Thursday 5th February 2015 at 7 pm

Claudio Marini will be the one to inaugurate, on THURSDAY 5TH FEBRUARY 2015, a new project for the ROOMBERG Project Space entitled Marine Landscapes. Thirteen years after his personal ‘L’Ottava Notte’ (‘The eighth night’) in 2002, one of the most visionary artists of the Italian panorama returns to exhibit in ROMBERG.
Island letters, textile scraps with swirling and unpredictable patterns, fragments of ruffled residual draping, of mangled flags, of deteriorated curtains float in the sea of his work. In the suffering chaos of dispersed and fragmented existences, it is the toy letters which indicate a possible direction, a trajectory to try, a possible way out.
With a kind of synthetic sum of his previous research (from scraps to black flags) Claudio Marini finds new energy in games and irony, and he enjoys himself in an etymological sense, turning that sense of drama and impending tragedy which emanated from his black flags elsewhere. Those solitary and dispersed letters are the potential matrix for a new dialogue from which to begin in order to give sense to that which is senseless, meaning to that which is meaningless, a minimum of order to the infinite chaos.
“Marine Landscapes”, are Claudio Marini’s interior landscapes which also become marine spaces in which everything floats adrift, towards a hypothetical new place. Claudio Marini faces his work each time like a castaway searching for a new landing and maybe in the end, all those letters to hang onto would infinitely form one same sentence: PAINTING AS FREEDOM. (Text by Gabriele Simongini)