Cladonia rapida

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MARCOLINI
Via Francesco Marcolini 25/a, Forlì, Italia
Date
Dal al
Vernissage
13/12/2017
Artisti
Piero Gilardi, Adriano Valeri
Generi
doppia personale
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Questa mostra negli spazi della Galleria Marcolini prosegue la ricerca iniziata con la mostra collettiva Storie Naturali e presenta 12 opere di Adriano Valeri (Milano 1987) in un dialogo ideale con il lavoro di Piero Gilardi (Torino 1942).

Comunicato stampa

Questa mostra negli spazi della Galleria Marcolini prosegue la ricerca iniziata con la mostra collettiva Storie Naturali e presenta 12 opere di Adriano Valeri (Milano 1987) in un dialogo ideale con il lavoro di Piero Gilardi (Torino 1942). La pittura di Valeri capta uno sguardo benevolo attraverso l’uso di colori brillanti e acidi, che compongono però soggetti curiosi, lontani dalla pittura di paesaggio, creando un gioco di attrazione e strania_ mento. Le opere rivelano micro-luoghi invisibili all’interno di paesaggi urbani in cui la natura, completamente antropizzata, rioccupa spazi metropolitani deserti, paradossalmente inospitali all’uomo. Animali marginali e randagi (opossum, puzzole, talora cani randagi) figurano come forme di vita raminghe e solitarie, infelicemen_ te inurbate in contesti costruiti dall’uomo ma disabitati e sterili. Cortili abbandonati e discariche raccolgono le testimonianze di un progresso di cui non conosciamo gli scarti: condizionatori, copertoni e macchine, alcune immaginarie (il “resluicer”), ricordano gli oggetti naturali/innaturali inventariati da Primo Levi nelle sue Storie Naturali, cose inumane e inutili di cui Valeri riscopre una possibilità di anestetica relazione con il nostro sguardo. Il lavoro di Piero Gilardi ha conosciuto quest’anno un’importante rivalutazione attraverso la grande mostra retrospettiva al Museo MAXXI di Roma, che ha storicizzato il profilo di un’artista capace di attraver_ sare, lasciando segni importanti, molte stagioni nella storia dell’arte contemporanea. La dimensione poverista della sua ricerca costituisce una delle chiavi, spesso usata in maniera esclusiva per decifrarne il lavoro. La mostra presenta tre tableaux in poliuretano di piccole dimensioni di Piero Gilardi coi quali Valeri dialoga attraverso rimandi e citazioni. Questo dialogo ideale unisce assieme una dimensione di etica sociale ed un realismo che ha nell’uso di colori elementari la sua forza persuasiva e le sue particolari virtù estetiche.
Cladonia rapida è il titolo di un racconto breve di Primo Levi, raccolto nella silloge del 1966 Storie naturali, è la storia di un lichene intelligente che attacca le automobili e che trattiene la memoria dei percorsi passati interferendo con la guida; è la metafora di un confine un tempo certo tra il mondo delle macchine e quello della natura, un confine che sfumandosi apre lo sguardo su nuovi habitat e nuove forme di vita, sull’umanità dopo la natura.

Adriano Valeri vive e lavora a New York. Diplomatosi all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, ha esposto in collettive in Italia e all’estero e ha all’attivo numerose residenze, tra cui Painting Practices (a cura di Andrea Bruciati, Nogaredo al Torre, Udine) nel 2014; Bevilacqua la Masa (nel gruppo How we Dwell), nel 2013; Atelierhaus Salzamt, a Linz nel 2013; Ko – A – Thou Sugar Refinery Artist Village, a Taiwan nel 2012. Adriano è stato secondo classificato nel Premio 1502 Giovani Artisti Biennale Romagna 2017.
Piero Gilardi debutta nel 1963 con un’esposizione alla Galleria L’Immagine di Torino. Inizia subito a costruire i suoi celebri Tappeti natura in poliuretano, riproduzioni di frammenti di ambiente naturale che avranno grande fortuna. Dal 1968 partecipa all’elaborazione teorica delle nuove tendenze artistiche: Arte Povera, Land Art e Antiform Art. Successivamente inizia una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l’elaborazione del Progetto “IXIANA” che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico dentro il quale il pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali. I lavori anche recenti insistono sulle problematiche, di natura etica ed estetica, che nascono dall’interazione tra opera e spettatore. Si ricordano l’installazione Pulsazioni, nella quale il battito cardiaco dell'osservatore - registrato mediante un sensore - determina cambiamenti dell'insieme; Absolut, foresta di materiali sintetici, traslucidi e freddi, Shared emotion, che coinvolge due persone in una esibizione interattiva informatica, riferendosi alle nuove modalità di approccio e di scambio nella società virtuale e globalizzata.