Cesare Ricci – Antologia

Informazioni Evento

Luogo
RF64 - SPAZIO MINIMO
Via Rivo Fontanelle, 64 a , Gualdicciolo di Acquaviva, San Marino
Date
Dal al

L’esposizione sarà aperta anche domenica 20 ottobre, dalle ore 16 alle ore 20, e fino al 18 novembre su appuntamento telefonico

Vernissage
20/10/2013

ore 17

Artisti
Cesare Ricci
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Esposizione di fotografia contemporanea.

Comunicato stampa

RF64 Spazio Minimo è uno spazio privato dedicato alla fotografia, dove sabato 19 ottobre, alle ore 17, verrà inaugurata l’esposizione dell’autore romagnolo Cesare Ricci.
L’esposizione sarà aperta anche domenica 20 ottobre, dalle ore 16 alle ore 20, e fino al 18 novembre su appuntamento telefonico / TL 335 7345025.
Per la limitata capienza dello spazio - RF64 è uno Spazio Minimo – la partecipazione all’inaugurazione dell’evento richiede la prenotazione da parte degli interessati.
Ci si prenota scrivendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure telefonando al numero sopra indicato.
L’ingresso sarà riservato soltanto a coloro che confermeranno la partecipazione.
Lo spazio espositivo si trova al 2° piano di una palazzina posta in Via Rivo Fontanelle, 64 a Gualdicciolo di Acquaviva (Repubblica di San Marino), a 500 metri dal confine con l’Italia sul versante del fiume Marecchia. Il consiglio è di parcheggiare l'auto al confine e risalire a piedi, perché il parcheggio auto dello stabile è limitatissimo e destinato ai soli condomini.

© Cesare Ricci, Mutonia, 2011
Antologia è una mostra di fotografie dedicata all’opera di Cesare Ricci, autore romagnolo nato a San Mauro Pascoli nel 1943, che vive a Savignano sul Rubicone (FC). Sin dagli anni ottanta, Cesare Ricci utilizza la fotografia dei toni del grigio. All’inizio, nella versione rettangolare del formato laica, poi in quello quadrato del medio formato. Nelle sue immagini, la luce e i segni orientano l’utilizzo di un linguaggio che permette di restituire all’osservatore lo sguardo dell’autore sul paesaggio, anzi, sui luoghi che egli ama scrutare e riconoscere, di cui, attraverso la vista, nutre la sua persona, attenta, pacata, sincera. Luoghi dove egli incontra l’essere umano che, con sapienza intuitiva, riesce a far dialogare in modo silenzioso con l’ambiente circostante; delle conversazioni plastiche nella fissità della bi-dimensione, che lasciano intravvedere il suo amore per l’esistenza e un profondo legame con la vita. Le sue fotografie portano a sintesi un percorso intrapreso nella storia della fotografia dai maestri che lo hanno preceduto, perlopiù fotografi americani, come Robert Adams e Lee Friedlander, a testimonianza della Bellezza e dell’Intelligenza in fotografia; due elementi inscindibili presenti costantemente in tutto il lavoro espressivo di Cesare Ricci.