Cesare Pigliacelli – Interior/Exterior

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO VALENTINI
Via Iv Novembre 119a, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì – Venerdì 10.00-18.00

Vernissage
05/05/2025

ore 17

Artisti
Cesare Pigliacelli
Curatori
Marcello Carlino
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale di Cesare Pigliacelli.

Comunicato stampa

La Città metropolitana di Roma Capitale è lieta di presentare INTERIOR/EXTERIOR, mostra personale dell’artista Cesare Pigliacelli, a cura di Marcello Carlino, che inaugurerà lunedì 5 maggio alle ore 17.00 nella Sala della Pace di Palazzo Valentini a Roma e sarà visitabile fino al 16 maggio 2025.

Dichiara il consigliere Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Permanente Turismo, Moda e Relazioni Internazionali di Roma Capitale: «È con grande piacere che accogliamo la mostra del maestro Cesare Pigliacelli, un artista capace di porre lo spettatore di fronte a interrogativi profondi sull’esistenza e sulla bellezza. Le opere esposte rappresentano una sintesi della sua ricerca, una testimonianza viva dell’arte contemporanea italiana, un contributo prezioso alla cultura e alla creatività del nostro tempo.»

Con INTERIOR/EXTERIOR, Cesare Pigliacelli espone la sua produzione più recente, un corpus di opere che indaga la relazione dialettica tra interiorità ed esteriorità: da un lato l’Interior, spazio della memoria, della riflessione, del dubbio; dall’altro l’Exterior, luogo della superficie, dell’apparenza, della seduzione visiva imposta dalla società dell’immagine.

Attraverso una tecnica pittorica a olio di straordinaria precisione e profondità, l’artista restituisce immagini cariche di dettaglio e tensione emotiva. Il suo iperrealismo non è mai fine a sé stesso, ma diventa strumento di racconto, critica e introspezione. La sua pittura, evocando le ombre e le luci del Caravaggio, si fa strumento di consapevolezza: è nel chiaroscuro dell’anima e della società che si può trovare il germe del cambiamento. In questo viaggio tra sacro e profano, icone antiche e miti contemporanei, Pigliacelli esplora il rapporto complesso tra individuo e collettività, tra cultura umanistica e dominio tecnologico. E in questo conflitto si aprono varchi di speranza, possibilità di rinascita e riscatto.

Marcello Carlino, curatore della mostra, scrive: «La pittura di Cesare Pigliacelli parla del mondo, dell’universo delusivo, fatto dall’uomo, che soffoca l’uomo, ma pure non chiude le porte alla speranza. Di ciò si ha traccia, la più chiara, nella mostra di corpi, nella loro presenza che richiama la condizione umana nel suo preesistere alla storia, nella sua bella nudità non ancora determinata dal contratto sociale, nella sua disponibilità come creaturale ad un nuovo inizio.»

Elemento distintivo dell’opera di Pigliacelli è proprio la tensione tra due linguaggi: da un lato il patrimonio iconografico della tradizione artistica italiana, dall’altro i codici visivi della comunicazione di massa e della pubblicità. L’artista, che nella vita professionale lavora come pubblicitario da ormai quarant'anni, trasforma questi strumenti in un dispositivo critico: li utilizza per metterli in discussione, sovvertendone le logiche persuasive e mettendo a nudo le contraddizioni della società contemporanea.

Dichiara l'artista Cesare Pigliacelli: «Esporre le mie opere a Roma, in un luogo così ricco di storia e bellezza, nell’anno del Giubileo, rappresenta per me un’emozione profonda. Ci troviamo nel cuore della Roma barocca, a pochi passi dai luoghi vissuti da Caravaggio, maestro che ha ispirato in modo decisivo la mia visione pittorica. Come lui, cerco di raccontare il mio tempo: un’epoca segnata da contrasti e trasformazioni radicali. Con le mie opere, provo a scuotere le coscienze, nella speranza che possano aprire uno spiraglio verso una maggiore consapevolezza. Sono convinto che ogni cambiamento, per quanto complesso, possa iniziare da un gesto, da uno sguardo, da ciascuno di noi.»