Cesar Santos – InFormal
Prima personale dell’artista in Europa che rappresenta pertanto un momento di cruciale importanza nella carriera di Santos.
Comunicato stampa
Superando la ritrattistica altamente figurativa che ha costituito il fulcro del lavoro dell’artista durante la sua carriera, le opere presenti in mostra dimostrano lo spirito eclettico ed attento al dettaglio di Santos, capace di guardare al passato come fonte di ispirazione senza però subirne i vincoli stilistici che lo caratterizzano. Dipinti e disegni appaiono familiari poiché evocano l’estetica degli antichi maestri e, al contempo, irriconoscibili essendo le composizioni delineate da forme difficilmente definibili, in costante movimento e dotate di una loro autonomia espressiva e contenutistica.
Il processo creativo che sottende la realizzazione di queste opere comincia con ampie pennellate sulla tela bianca, al fine di riempire grandi aree di superficie con colorazioni monocrome; questa prima fase, spontanea e guidata dal sentimento, viene succeduta dal desiderio di dare ordine e coerenza alla composizione che prende lentamente forma mediante intuizione ed esperienza artistica. Santos non si approccia all’opera con un’idea predefinita di quello che sarà il risultato finale, ma lascia ad essa una certa autonomia; l’artista costruisce gli argini entro cui la composizione deve svilupparsi ma quest’ultima, una volta terminato il lavoro, sorprende sia il creatore che il fruitore.
Con le parole stesse dell’artista: “L’aspetto materico della pittura e della tela diventa un ecosistema di relazioni che rappresenta colori, spazio e solidità mediante la forza del movimento. Cerco di far comunicare i nuovi oggetti con l’ambiente che li accoglie, voglio che si creino storie visive con possibilità aperte e indefinite”.
Le principali fonti di ispirazione di Santos sono da ricercare negli angoli più reconditi e stravaganti della storia dell’arte, come gli eccentrici maestri antichi – Giuseppe Arcimboldo – o coloro il cui stile era in contrasto con i dogmi che regolavano l’idea di bellezza convenzionale – El Greco, Francisco Goya. Inoltre, evidente risulta anche - all'interno dell'opera dell'artista - l'influenza esercitata dalle forme carnose e conturbanti di Rubens, così come dalla forza espressiva propria di Michelangelo e Raffaello.
Accanto ai maestri antichi europei, l’artista incorpora – all’interno delle sue composizioni – elementi provenienti dalla cultura cubana e statunitense, così come dal suo profondo interesse per la psicologia. Santos sintetizza diverse esperienze e stimoli con una comprensione rigorosa del design, del colore e dalla matericità dei materiali, così da creare la sua arte.
Le opere presenti in mostra suggeriscono l'idea che, anche se un dipinto costituisce un messaggio statico e astratto della natura, esso può tuttavia apparire fluido nel suo significato se offerto allo spettatore in uno stato visivo di movimento. Santos lascia volutamente ambiguità e apertura nell'opera finita, permettendo allo spettatore di comprenderla attraverso le proprie facoltà individuali.
Cesar Santos è un artista cubano-americano, nato a Santa Clara, Cuba, e cresciuto a Miami, Florida. Ha studiato alla New World School of the Arts in Florida, ed ha intrapreso un percorso di formazione a Firenze. Successivamente, Santos si è trasferito a New York, immergendosi nella vivace scena artistica della città. A New York, inoltre, ha vinto il primo premio del concorso fotografico istituito dal Metropolitan Museum of Art: "It's Time We Met". Le opere di Cesar Santos sono state esposte in USA, Europa, America Latina e Asia, tra cui il Museum of Art and Design di Miami, Palazzo Cipolla a Roma, il Museo di Villa Bardini a Firenze, la National Gallery di Costa Rica e il Beijing World Art Museum in Cina. Le sue opere, inoltre, sono presenti all’interno delle collezioni permanenti di importanti istituzioni culturali, tra cui il Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia, il New Salem Museum and the Academy of Fine Art del Massachusetts e il Museum of Design di Miami.