Cattedrale

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO SVIZZERO
Via Liguria 20, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
30/11/2013

ore 18,30

Artisti
Enzo Cucchi, Daniel Knorr, Valentina Vetturi, Victor Man, Fabio Marco Pirovino, Dan Perjovschi, Sunah Choi, Michele Di Menna, Paolo Do, Salvatore Lacagnina, Lorenzo Micheli Gigotti, Thomas Sauter
Uffici stampa
ALESSANDRA SANTERINI
Generi
arte contemporanea, serata - evento
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Cattedrale è un’opera, commissionata dall’Istituto Svizzero di Roma, costruita durante tre incontri di lavoro e di discussione, tra il giugno e il novembre 2013.

Comunicato stampa

Cattedrale è un’opera, commissionata dall’Istituto Svizzero di Roma, costruita durante tre incontri di lavoro e di discussione, tra il giugno e il novembre 2013, da: Sunah Choi, Enzo Cucchi, Michele Di Menna, Paolo Do, Daniel Knorr, Salvatore Lacagnina, Victor Man, Lorenzo Micheli Gigotti, Dan Perjovschi, Fabio Marco Pirovino, Thomas Sauter, Julien Tavelli, Maximilian Zentz Zlomovitz, Valentina Vetturi, Jakub Julian Ziolkowski.
Cattedrale sarà presentata al pubblico, dal 30 novembre 2013 al 7 febbraio 2014, nella sede dell’Istituto Svizzero di Roma, via Liguria, 20.
Apertura: 30 novembre 2013 ore 18:30.

Cattedrale nasce all’interno del Congresso dei Disegnatori dalla necessità di un confronto sul valore della pittura oggi, sul potere dell’immagine e dell’immaginazione, sulla capacità dell’arte di trasformare la realtà riassumendo un senso e un ruolo preminente nella società contemporanea.
Un’arte capace di essere volgare, cioè di parlare una lingua storica e collettiva – al di fuori della nicchia protetta e protettiva del cosiddetto mondo dell’arte, delle sue fiere e delle sue mostre.
Un incontro dove il lavoro di un artista dialoga e viene selezionato a contatto con quello di un altro artista. Un lavoro collettivo in cui l’autorialità e le gerarchie si riconfigurano e dove, come nel cantiere di un’antica cattedrale, ciascuno spinge il segno e l’immagine verso l’edificazione di un progetto comune. Cattedrale rende visibile, immediatamente, gli effetti dell’arte, il destino di un segno e di un’immagine che prescindono dalla volontà del singolo autore. Potremmo applicare all’arte la riflessione del grande poeta Josif Brodskij sulla lingua: “anche se lo scrittore pensa il contrario, egli è soltanto uno strumento della lingua, uno dei mezzi, di esistenza, della lingua. Siamo immersi nella lingua, come corpi nell’acqua, e se, in seguito ai nostri diguazzamenti, il livello del recipiente si alza, è più grazie alla legge di Archimede che ai nostri meriti personali. Ciò che dal punto di vista dell’autore si ritiene una conquista, dal punto di vista della lingua appare come ineluttabilità, che si tratti di dolce o amaro stil novo”