Casa Andersen

Informazioni Evento

Luogo
ARTE PER VOI
Piazza Conte Rosso, 3, Avigliana, Italia
Date
Dal al

sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00

Vernissage
21/09/2013

ore 16

Curatori
Luigi Castagna, Paolo Nesta
Generi
arte contemporanea, collettiva
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È la casa di Hans Christian Andersen, anzi, a rigor di logica, essa pretende soltanto di esserne una simulazione, perché, anche se il poeta e scrittore danese venne realmente in Italia nel 1833-1834, non si fermò certamente ad Avigliana.

Comunicato stampa

Dal 21 settembre al 17 novembre gli spazi espositivi di “Arte per Voi” in piazza Conte Rosso n. 1 ad Avigliana riaprono con la nuova stagione di mostre 2013-2014, ma, per la circostanza, con una curiosa sorpresa per il visitatore.
Le due sale, infatti, si trasformano nella porzione di una casa d’epoca, una cucina soggiorno e uno studio, con tanto di mobili e arredi, veri e altrettanto datati e con le pareti abbellite, come in ogni dimora contemporanea alla moda, di opere d’arte rigorosamente del XXI secolo, anzi tutte realizzate nel 2013, appositamente per questa installazione.
È la casa di Hans Christian Andersen, anzi, a rigor di logica, essa pretende soltanto di esserne una simulazione, perché, anche se il poeta e scrittore danese venne realmente in Italia nel 1833-1834, non si fermò certamente ad Avigliana.
Ma tant’è, se accogliamo lo spirito fiabesco, che lo rese celebre al mondo e che sicuramente ha lasciato una traccia nelle fantasie di infanzia che sono ben radicate in ciascuno di noi. E così, autorizzati dalle sue stesse opere letterarie, non esclusa l’autobiografia del 1855, non a caso intitolata La Fiaba della mia vita, accompagnati dagli artisti cui si deve qui la ricostruzione della “Casa Andersen”, ci possiamo abbandonare alla fantasia di un incontro con Lui.
Del resto, chi di noi non è più giovanissimo ricorda con gusto la serie delle “interviste impossibili”, un programma della seconda rete Rai, in onda dal 1973 al 1975, tra cui, ad esempio, Giovanni Manganelli alle prese con Fedro e Edmondo de Amicis e Nelo Risi a colloquio con Lewis Carroll.
Qui la veste di intervistatori è affidata agli artisti e prima di tutto alle loro opere, che si trovano a mediare con gli intervistati, che, insieme ad Andersen, siamo soprattutto noi.
Per rompere il ghiaccio, come si dice, mi limito a introdurre per ciascuno degli “intervistatori” un suggerimento di approccio, affidato a una sola opera: Silvana Alasia con Sapor di zucca, Carlo Burdet con Intorno al brutto anatroccolo, Enrica Campi con La principessa sul pisello, Giuliana Cusino con La regina della neve, Sonia Girotto con la Teiera Mignolina, Massimo Voghera con La piccola fiammiferaia.
Da ultimo, una volta calati nel gioco delle corrispondenze e delle sintonie affidate alla memoria suscitata in noi fin dal primo riconoscimento del tema della fiaba, suggerirei di tenere conto che la natura della nostra lettura delle opere si trova altrettanto necessariamente mediata dalla particolare sensibilità, dal diverso orizzonte culturale e dalla specifica maestria – compresa quella peculiarmente derivante dalla tecnica impiegata - che va riconosciuta distintamente a ognuno dei sei maestri di “Casa Andersen”.
Paolo Nesta Avigliana, agosto 2013

A complemento della mostra lo spettacolo:

Titolo spettacolo: Le fiabe delle cose

Luogo: Chiesa della Santa Croce
Piazza Conte Rosso – 10051 Avigliana (TO)

Tipologia: Spettacolo teatrale, monologo

Attrice: Raffaella Tomellini

Organizzazione: Associazione culturale “Arte per Voi” - Avigliana (TO)
Compagnia Viartisti – c/o Teatro Perempruner – Grugliasco (TO)

Patrocinio: Città di Avigliana

Quando: sabato 12 ottobre 2013 ore 15:30

Sito web: www.viartisti.it

Le fiabe delle cose

Chi, da bambino, non ha mai immaginato che gli oggetti potessero prendere vita? Chi non ha mai sognato, almeno una volta, che le “cose” inanimate avessero in realtà dei sentimenti, dei desideri, delle storie da raccontare? Di certo lo ha fatto Andersen, poeta della trasfigurazione e del sogno. Le sue fiabe nascono dalle zone più nascoste dell’inconscio, dalle paure meno evidenti, dai sogni più struggenti. Gli oggetti parlano, le creature si trasformano, inseguendo impulsi, amori, giochi, immagini: e così un ago da rammendo può tranquillamente viaggiare in carrozza, mentre una teiera cantare la sua vita. Nella nostra creazione al centro della scena vi è un bidone della spazzatura, bianco: il bidone di colpo si spalanca e il racconto prende forma.

Pietra Selva e Raffaella Tomellini