CarteƆ – Cava Arte Contemporanea
“Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015” si conclude con l’apertura di nuovo e importante spazio culturale, epicentro delle produzioni e delle residenze artistiche: CARTEƆ – Cava Arte Contemporanea.
Comunicato stampa
In origine erano cave di Pietra Cantone, una pietra sedimentaria marina necessaria a ottenere il materiale edilizio con il quale è stata costruita la Cagliari medievale e dei periodi successivi; durante la seconda Guerra Mondiale sono divenuti rifugi antiaerei per la popolazione e per le opere d’arte; nel dopoguerra e fino agli anni Sessanta case per i senzatetto. Ora a Cagliari le cavità che si sviluppano per circa 800 mq ai piedi del lato orientale del colle di Buoncammino - giusto nell’area dei Giardini Pubblici sui quali affaccia la Galleria Comunale d’Arte – diventano una stupefacente sede per esposizioni temporanee, un tassello fondamentale del più ampio complesso museale cittadino, straordinario "trait d'union" naturale tra la Galleria e la Cittadella dei Musei; ma anche uno dei tanti segnali di come Cagliari sta cambiando.
L’azione condotta in questi anni dal Comune di Cagliari per una ridefinizione della geografia urbana, attraverso interventi strutturali e con azioni sul tessuto sociale e culturale cittadino, raggiunge oggi un altro risultato importante con la consegna alla città di un luogo di grande suggestione, destinato alle sperimentazioni dell’arte contemporanea, fortemente simbolico e legato alla storia della gente di Cagliari.
Il 13 dicembre la performance-installazione "Un uomo del sud-Tra i due mondi", realizzata per “Cagliari Capitale italiana della cultura 2015” da Maria Papadimitriou (l’artista che ha rappresentato la Grecia alla Biennale di Venezia con il padiglione Agrimikà), esito di una residenza artistica nel capoluogo sardo dedicata alla figura del pensatore Antonio Gramsci e ultima produzione di Cagliari Capitale, avrà come scenario proprio in queste grotte che apriranno al pubblico per l’occasione e saranno così ufficialmente inaugurate.
Promuovere significative ricuciture del tessuto urbano, con contesti e scenari nazionali e internazionali, attivando progetti di arte pubblica capaci di coinvolgere le comunità e invitando artisti di fama internazionale - come avvenuto con il progetto “Space is the place/Percorsi di arte pubblica” curato per “Cagliari Capitale italiana della cultura 2015” da Maria Paola Zedda - significa anche valorizzare il proprio patrimonio.
L’apertura di CarteƆ - Cava Arte Contemporanea, parte integrante dei Musei Civici di Cagliari, intende dunque valorizzare e consolidare il dialogo già avviato tra la cittadinanza e il territorio, i luoghi e gli spazi simbolo. Gli ambienti ipogei della Galleria Comunale d'Arte che si affacciano ai Giardini pubblici diventano spazio creativo e laboratorio d’idee, luogo dove il visitatore potrà sperimentare un'integrazione d’intenso impatto emotivo tra gli ambienti secolari scavati dall'uomo e l'arte contemporanea.
Un segno tangibile, in chiusura di un anno densissimo di eventi e iniziative d’arte pubblica e un passaggio di testimone per il 2016, perché la progettualità non cessa e l’azione di rigenerazione urbana su base culturale avviata dal Comune di Cagliari prosegue nei mesi a venire.
“The Cave” a cura di Anna Maria Montaldo è infatti il titolo del progetto già programmato che si svolgerà dal 20 dicembre 2015 fino ad aprile 2016, pensato per CARTEƆ – Cava Arte Contemporanea da Cristian Chironi, artista visivo e performer che utilizza diversi linguaggi, tra cui performance, fotografia, video, disegno e operazioni pubbliche site specific: un lavoro che coinvolgerà il pubblico trasformando lo spazio delle grotte in cantiere sotterraneo, spazio di lavoro e creazione dove si estraggono idee e suggestioni.
Quindi ogni anno CARTEƆ – Cava Arte Contemporanea, con un programma di grandi mostre a cura di Anna Montaldo, inviterà un maestro dell'arte contemporanea, la cui ricerca abbia esplorato i temi del sottosuolo, della stratificazione e della guerra per interventi site-specific, progetti di arte pubblica e nuove residenze artistiche nell'ottica di far riemergere dal "sottosuolo" la natura più intima del territorio.