Carolina Giuliani – Prospettive di Vita

Informazioni Evento

Luogo
OTTO VETRINA
Via de’ Palchetti , Firenze, Italia
Date
Dal al
Vernissage
13/04/2016

ore 18

Artisti
Carolina Giuliani
Curatori
Olivia Toscani Rucellai
Generi
arte contemporanea
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Per il ciclo ‘Luogo dell’arte’ Firenze, Otto ha deciso di concludere il percorso con le opere ‘Prospettive di Vita’ di Carolina Giuliani, pittrice e nuova promessa nel mondo dell’arte, a cura di Olivia Toscani con la collaborazione di Monica Tognozzi Moreni e Mariolina Dufour Berte.

Comunicato stampa

PROSPETTIVE DI VITA' DI CAROLINA GIULIANI PER OTTO ART&DESIGN INT.
Per il ciclo ‘Luogo dell'arte’ Firenze, Otto ha deciso di concludere il percorso con le opere 'Prospettive di Vita' di Carolina Giuliani, pittrice e nuova promessa nel mondo dell'arte, a cura di Olivia Toscani con la collaborazione di Monica Tognozzi Moreni e Mariolina Dufour Berte. Un motivo anche per ringraziare la città di Firenze per averci seguito in tutti questi anni e augurarci che, con questa ultima nostra personale, il nostro affezionato pubblico desideri continuare a seguirci nei nostri futuri progetti come Otto art&design Int.
Carolina Giuliani nasce in una famiglia romana dove tutti dipingono e fin da piccola gira per musei e si sporca di colori imbrattando le tele dello studio della madre e del nonno che le permettono di sperimentare in piena libertà la sua creatività.
Carolina segue il corso triennale all’Accademia Spinelli per l’Arte e il Restauro e sceglie materie più moderne come le tecniche di comunicazione pubblicitaria, la grafica, l’impaginazione; costruisce story boards a mano per spot pubblicitari, studia con grande passione la semiologia e il linguaggio dei segni.
Dopo il diploma viene assunta presso l’Agenzia di pubblicità Graphic Group dove impara il disegno tecnico e gli esecutivi fatti a mano dove è necessaria precisione e cura del dettaglio. Si dedica poi alla realizzazione di acquerelli facenti parte di progetti del paesaggista Niccolò Grassi. Di li’ a poco conosce Grazia Carovani, straordinaria insegnante fiorentina che la coinvolge nell’apprendimento del metodo Martenot. Il metodo artistico pedagogico è fondato negli anni ’30 dalla pianista e pittrice Ginette Martenot e sviluppato ancora oggi principalmente in Francia. Questo metodo ha rivoluzionato l’insegnamento dell’arte in parallelo con quello scolastico di Maria Montessori e Rudolf Steiner. Con Grazia Carovani Carolina si appassiona tanto da impegnarsi nel corso di formazione per l’insegnamento nella scuola. I punti chiave da lei seguiti nella scuola sono essenzialmente: il risveglio della creatività e della sensibilità artistica in ognuno di noi; l’improvvisazione, l’educazione dello sguardo profondo verso le cose e la memoria visiva; l’attenzione costante a luce e movimento nella natura e verso gli oggetti; l’equilibrio tra le forme, i piani, gli spazi e le prospettive; la qualità del segno e del gesto, l’alleggerimento dello stress anche attraverso distensioni del corpo. Nei suoi lavori si sente lo studio dei piani, delle linee, dei valori tridimensionali, degli spazi prospettici e geometrici. Ritroviamo le fusioni di linee trasparenti o decise, densità diverse, materie diverse e tecniche pittoriche miste. Carolina predilige acquerelli di paesaggi anche astratti, si avvicina poi alla tecnica asiatica che impiega il pennello cinese con la china e raffigura piante di bambù e personaggi semplici che si muovono nello spazio. Non ultima la serie astratta chiamata CAOS, un insieme di lavori dove Carolina utilizza vernici e colori industriali rifacendosi all’astrattismo più contemporaneo.

A cura di Olivia Toscani con la collaborazione di Monica Tognozzi Moreni e Mariolina Dufour Berte.

English Version

Carolina Giuliani comes from a roman family in which all members paint. Since her childhood, she turns for museums and she has the habit to play with colors tainting her mother’s and grandfather’s paintings who both allow her to experiment freely her creativity. Carolina follows the three-year course at the Spinelli Academy for Art and Restoration and chooses the most modern materials such as advertising techniques, graphics, layout; she builds hand story boards for commercials, she studies with great passion semiotics and sign language. After graduation is taken at the Graphic Group advertising Agency where she
learns technical drawings and executive handmade where it’s requested precision and attention to details.
Carolina realizes watercolors paintings for Niccolò Grassi’s landscape projects. Thanks to Grazia Carovani, an extraordinary Florentine teacher, Carolina is involved to learn the Martenot method. The pedagogical artistic method is based in the '30s by the pianist and painter Ginette Martenot and even today developed mainly in France. This method has revolutionized the teaching of art in parallel with that of the school of Maria Montessori and Rudolf Steiner. With Grazia Carovani Carolina becomes passionated enough to be engaged in the training course for teaching in schools. The important key points from her school are essentially: the awakening of creativity and artistic sensibility in all of us; improvisation, the education of a deep look at things and visual memory; the constant attention to the light and the movement in nature and in objects; the balance between the forms, plans, spaces and perspectives; the quality of sign and gesture, the discharge from stress through distension of the body, the liberation from the psychological barriers created by traditional school methods. In her works she feels the study of the plans, lines, threedimensional
values, perspectives and geometric spaces. We find mergers of transparent or strong lines, different densities, different materials and mixed painting techniques. Carolina prefers watercolors and abstract landscapes, she has been moved up to the Asian technique that employs the Chinese ink brush and depicts bamboo plants and simple characters moving into space. Not least the abstract series called CHAOS, a collection of works in which Carolina uses paints and industrial colors turning to contemporary abstraction.

Curated by Olivia Toscani with the collaboration of Monica Tognozzi Moreni and Mariolina Dufour Berte.