Carol Rama. Il magazzino dell’anima

Informazioni Evento

Luogo
GAM - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via Magenta 31, Torino, Italia
Date
Il
Vernissage
11/06/2014

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero fino a esaurimento posti

Editori
SKIRA
Artisti
Bepi Ghiotti, Maria Cristina Mundici
Uffici stampa
STUDIO LUCIA CRESPI
Generi
presentazione
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Verrà presentato alla GAM il volume “Carol Rama. Il magazzino dell’anima”, edito da Skira, in occasione degli ultimi giorni di apertura della mostra che la Wunderkammer dedica alla grande artista torinese.

Comunicato stampa

Mercoledì 11 giugno alle 18.30 verrà presentato alla GAM il volume “Carol Rama. Il magazzino dell’anima”, edito da Skira, in occasione degli ultimi giorni di apertura della mostra che la Wunderkammer dedica alla grande artista torinese.

Insieme a Maria Cristina Mundici e Bepi Ghiotti, autori del volume, interverranno l’artista Marzia Migliora e Marco Vallora, giornalista e critico d’arte per La Stampa. Modera l’incontro Marina Paglieri, giornalista di Repubblica.

Carol Rama (1918) è una delle artiste più eccentriche del XX secolo, amata anche dalle generazioni più recenti. Anomalo è anche il suo luogo di vita e di lavoro: un appartamento mansardato a Torino, dalle finestre oscurate e con le pareti sfumate di grigio, in cui vive e lavora da settant’anni. E in cui ha accumulato negli anni molti oggetti d’affezione, provenienti dalla sua famiglia d’origine, donati da amici quali Man Ray, Carlo Mollino, Andy Warhol, raccolti in ricordo di situazioni e persone, in apparente caos, ma in realtà disposti con grande accuratezza. La casa-studio è divenuta una sorta di “magazzino”, secondo una sua definizione, allestito con opere e oggetti di memoria, da lei stessa strutturato come rappresentazione di sé, opera esso stesso.

Il volume racconta per immagini e parole l’ambiente di lavoro e di abitazione di Carol Rama e, attraverso l’esplorazione degli spazi, degli oggetti, della luce, ne fa affiorare il percorso artistico e di vita. Le 85 immagini e i testi restituiscono un luogo altrimenti nascosto, destinato a scomparire, e offrono uno sguardo inedito sulla vita e l’opera della pittrice.