Carlo Fei – né più né meno (non ci è dato sapere niente)

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CARTAVETRA
Via Maggio 64/R , Firenze, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/06/2023

ore 18

Artisti
Carlo Fei
Generi
arte contemporanea, personale
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La nuova mostra di Carlo Fei riprende il titolo di alcune serie fotografiche iniziate negli anni Novanta e dedicate a oggetti assoluti.

Comunicato stampa

La nuova mostra di Carlo Fei riprende il titolo di alcune serie fotografiche iniziate negli anni Novanta e dedicate a oggetti assoluti, astratti dalla realtà funzionale delle cose reali e avvolti nell’oscurità artificiale da cui emergono potenti come epifanie, per rivelare sè stesse (“né più né meno”). Immagini misteriose come gli amuleti o i talismani, effigi ambigue come le polarità di batterie elettriche che evocano energie positive o negative, queste apparizioni ci inducono a credere che quelle cose siano vere, mentre alludono paradossalmente a nulla (“non ci è dato sapere niente”); con arte Fei ci conduce nell’ignoto, come dentro a un processo di illusione e mitizzazione di forme straordinarie e messe in scena continue (“THE LENGEND IS ALIVE NEPIUNEMENO AN ENDLESS LEGEND”). Alle sue fotografie l’artista associa altre presenze concrete e rituali, in un susseguirsi di ambienti e accostamenti che sollecitano il corpo e nutrono lo spirito, appagano i sensi e interrogano le coscienze: il vino rosso e le corna apotropaiche, emblemi del sangue versato e di tradimento o piuttosto di scongiuro; il pane simbolo di abbondanza e la dea madre o maga egizia; quattro vasi canopi come punti cardinali che orientano la vita o indirizzano il suo trapasso; infine il mare che tratteggia una linea di orizzonte, limite a cui arriva lo sguardo o termine esistenziale da immaginare. L’opera di Fei assume la duplice valenza di confine visivo e strumento per figurare un finale; come “forma simbolica” è una prospettiva privilegiata per guardare il mondo e sondare continuamente l’esistenza.

Carlo Fei è nato nel 1955 a Firenze, dove vive e lavora. Laureato in pedagogia con una tesi sperimentale sull'utilizzo della fotografia di ritratto in casi di psicodiagnostica, ha compiuto anche studi musicali e fatto esperienza tecnica di laboratorio in chimica e fisica. Dalla fine degli anni Settanta ha lavorato come fotografo professionista nel mondo dell'arte, collaborando con gallerie, riviste, musei, istituzioni pubbliche e private fra cui il Centro Pecci di Prato, la Fondazione Pitti Discovery di Firenze, il Palazzo delle Papesse di Siena, il Museo Marino Marini di Firenze, la Collezione Gori di Santomato (Pistoia), la Galleria civica d'arte contemporanea di Modena. Dai primi anni Novanta ha sviluppato un autonomo percorso di ricerca artistica, presentato in mostre collettive e personali sia in Italia che all'estero e in varie pubblicazioni.