Capolavori di Torino

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO STORICO FIAT
via Chiabrera 20 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì
Chiuso
Da Martedì a Domenica dalle 10 alle 19
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Artisti
Nicola Nunziata
Uffici stampa
CLP

Il progetto – realizzato insieme all’Associazione Ex Allievi Fiat – restituisce, attraverso un racconto partecipato e corale, la straordinaria esperienza novecentesca delle scuole Fiat e Lancia – fatta di teoria, pratica, disciplina ed eccellenza tecnica.

Comunicato stampa

Il progetto – realizzato insieme all’Associazione Ex Allievi Fiat – restituisce, attraverso un racconto partecipato e corale, la straordinaria esperienza novecentesca delle scuole Fiat e Lancia – fatta di teoria, pratica, disciplina ed eccellenza tecnica. Ideato e curato dall’artista Nicola Nunziata, il progetto è articolato su tre componenti – la call to action partecipativa, la mostra e la pubblicazione – e si distingue per una combinazione unica di cittadinanza attiva, ricerca artistica e metodo partecipativo.

Capolavori è il termine che definisce gli oggetti che gli allievi realizzavano come prove tecniche durante il loro percorso formativo a dimostrazione delle capacità operative acquisite e oggi riletti dal progetto come manufatti simbolici e fossili di lavoro individuale. In occasione di questa mostra il termine si dilata accogliendo un’idea più ampia di eccellenza e impegno, un gioco di parole che congiunge il gesto operaio alla dimensione museale e dà il titolo all’intero progetto – di ricerca e sperimentazione – attraverso il quale il Museo Nazionale dell’Automobile attiva un dialogo con la cittadinanza, recuperando materiale diffuso nelle vite e negli spazi privati dei cittadini di Torino per raccontare una vicenda storicamente importante. L’obiettivo è rintracciare e acquisire – attraverso la raccolta, la digitalizzazione e la catalogazione – quella parte di archivi privati invisibili, considerati complementari al materiale ufficiale, diffusi nel tessuto urbano torinese e non ancora emersi.

La storia delle scuole aziendali Fiat (1922-1977) e Lancia (1923-1983) è una storia novecentesca. Di quel secolo ha ereditato le asprezze – la disciplina imposta da due guerre mondiali, la povertà diffusa nell’Italia prima del boom — e le promesse — di una vita, per i figli, migliore di quella dei padri. Entrambe le scuole rappresentavano molto di più di un semplice avviamento al lavoro. “Prima educare, poi istruire” era il motto della Scuola Allievi Fiat. Alla pratica si affiancava la teoria — incluso materie innovative, per i tempi, dall’inglese a competenze di relazione e comunicazione che oggi definiremmo di management.

L’obiettivo era formare dei giovani che, per eccellenza professionale e senso di appartenenza, costituissero la spina dorsale di aziende capaci di crescere senza perdere la loro identità. Una crescita che sembrava non dovesse finire mai.

In esposizione materiale documentale d’archivio e manufatti d’epoca in dialogo con video-installazioni, interviste e fotografie realizzate oggi agli studenti di un tempo: la mostra è un pretesto per la ricerca artistica e per interrogare l’archivio come materiale da cui generare nuove opere d’arte, un campo d’azione dove la pratica artistica del riuso agisce per associazioni libere, attraverso l’ibridazione e la coesistenza di diversi linguaggi dell’arte, dalla fotografia al ready-made, dalla performance al video (vedi allegato).

La mostra è aperta al pubblico da venerdì 21 novembre a domenica 22 marzo al primo piano del Centro Storico Fiat, dirimpetto a quella che fu la sede della Scuola Centrale Allievi Fiat di corso Dante 103: un modo per ancorare a un luogo, e a una città, la memoria della più grande esperienza formativa mai tentata dall’industria italiana.