Capalbiofotografia 2012
La quarta edizione di Capalbiofotografia è dedicata alla tradizione della fotografia di paesaggio nel collezionismo, con particolare attenzione alla scuola americana (Joel Sternfeld, William Eggleston, Tim Davis e Alec Soth), alla scuola italiana (Luigi Ghirri e Olivo Barbieri) e al decennale della Commissione Roma, unico esempio di città nel mondo che incarica i più grandi nomi della fotografia internazionale di ritrarla in totale libertà interpretativa (in questa collettiva immagini realizzate da Martin Parr, Guy Tillim, Olivo Barbieri e Tim Davis).
Comunicato stampa
PhC Capalbiofotografia Festival
COLLECTING LANDSCAPES
Quarta Edizione | Apertura Sabato 7 Aprile 2012 | Il Frantoio
La quarta edizione di Capalbiofotografia è dedicata alla tradizione della fotografia di paesaggio nel collezionismo, con particolare attenzione alla scuola americana (Joel Sternfeld, William Eggleston, Tim Davis e Alec Soth), alla scuola italiana (Luigi Ghirri e Olivo Barbieri) e al decennale della Commissione Roma, unico esempio di città nel mondo che incarica i più grandi nomi della fotografia internazionale di ritrarla in totale libertà interpretativa (in questa collettiva immagini realizzate da Martin Parr, Guy Tillim, Olivo Barbieri e Tim Davis).
Le 24 fotografie in mostra nella collettiva principale che apre il Festival arrivano da collezioni private e pubbliche sia italiane che straniere; alcune di queste immagini sono tra le più note della produzione dei singoli autori, altre (come nel caso della Ravello di Don McCullin) inedite e mai mostrate precedentemente. Tutte si inseriscono nel sempre più crescente collezionismo fotografico dove la cosiddetta “fotografia di paesaggio” occupa un ruolo centrale.
Come derivazione della scuola topografica americana, alla collettiva principale si affianca un gruppo di lavori sul paesaggio italiano, con una selezione di autori (Cesare Fabbri, Fabio Barile, Federico Covre, Francesco Neri e Michele Cera) a cura di Documentary Platform, un archivio visivo che raccoglie i materiali dei diversi percorsi di ricerca che la giovane generazione di fotografi sta compiendo negli ultimi anni sul territorio e sulla società italiana.
Conclude il festival una mostra personale dedicata al lavoro su Orune recentemente realizzato da Lorenzo Maccotta nell’ambito della seconda edizione di “Meno Trentuno”, riuscitissima rassegna fotografica a cura di Salvatore Ligios e prodotta da Su Palatu. Mostrando questo lavoro vogliamo rimarcare il rapporto che esiste tra i paesi di Capalbio e Orune, ed in particolare le migrazioni di famiglie intere dal paese barbaricino verso le terre di maremma.