Camere XVII – Des Mondes de Poche

Informazioni Evento

Luogo
RAM - RADIO ARTE MOBILE
Via Conte Verde 15, Roma, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato dalle 16.30 alle 19.30 e su appuntamento

Vernissage
31/01/2012

ore 19

Artisti
Gianfranco Baruchello, Jean-Baptiste Decavèle, Yona Friedman, Fabrice Hyber
Curatori
Chiara Parisi
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Des Mondes de Poche/Mondi tascabili è un progetto nato da una serie d’incontri negli appartamenti romani e parigini basato sul concetto di condivisione e comunicazione.

Comunicato stampa

Gianfranco Baruchello, Yona Friedman&Jean-Baptiste Decavéle e Fabrice Hyber invitati negli spazi di RAM radioartemobile partecipano alla 17a edizione di CAMERE.
Des Mondes de Poche/Mondi tascabili è un progetto nato da una serie d’incontri negli appartamenti romani e parigini basato sul concetto di condivisione e comunicazione.
Il sistema di Camere è una rappresentazione di quel processo comunicativo che permette di condividere realtà e verità. Gianfranco Baruchello crea Psicogim, una vera e propria palestra per la mente, rifiutando il dualismo tra realtà e irrealtà, si apre alla tendenza e alla propensione. Una comunicazione duale, non solo con gli artisti vicini, ma un atto volto all’interazione con se stessi: le idee si tracciano lungo i perimetri della mente, dentro e intorno. Il lavoro del duo Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle è costituito da una costellazione di invenzioni architettoniche, creazioni fotografiche o video, che si innestano a un universo utopico e visionario. Oltre che una comune produzione, i due artisti sono legati da profonda amicizia e un’avventura creativa che prende forma dalla fittizia isola di Balkis.
L’intervento di Fabrice Hyber offre al visitatore la possibilità di immergersi nel suo universo in cui altera la funzione originale di una grande quantità di oggetti familiari presi in prestito dal mondo quotidiano. La sua proposta si sviluppa intorno alla presentazione dei POF (Prototipi di Oggetti in Funzionamento) sospesi al soffitto con una moltitudine di disegni.
Il testo critico della mostra Des Monde de Poche è di Chiara Parisi, Direttore dei Programmi Culturali de La Monnaie de Paris.
Precede l’inaugurazione di Camere XVII, la tavola rotonda DAC•PRODUCERS vs ARTISTS il 30 gennaio 2012 alle ore 18.00 presso l’Hotel Hassler in Piazza di Trinità dei Monti, 6 Roma. Gli artisti si confrontano con esponenti del mondo industriale per individuare una Denominazione Artistica Condivisa.
L’incontro verrà trasmesso su RAM LIVE, http://live.radioartemobile.it/, la radio web di RAM.

Gianfranco Baruchello nasce a Livorno e vive attualmente tra Roma e Parigi. Al 1959 risalgono gli inizi della sua ricerca in cui mette a punto un primo vocabolario di immagini. Dal 1962 espone in gallerie di New York e Roma e dal 1963 collabora con la galleria Schwarz di Milano. Al 1964 risale anche l'inizio del lavoro per il suo primo film La verifica incerta in collaborazione con A. Grifi.
Nel 1968 costituisce la costituzione della società Artiflex. Lo slogan della società era: "Artiflex mercifica tutto". Dal 1975 va a vivere in campagna e inizia l'operazione Agricola Cornelia S p A., una società regolarmente costituita "con lo scopo sociale di coltivare la terra". La società si proponeva la rivisitazione dei miti, culture e tradizioni agricole e della zootecnia sotto l'aspetto dell'activity artistica.
Dall'inizio degli anni '70 lavora sul concetto della perdita di qualità con uso della fotocopia e della fotocopia della fotocopia. Nel 1984 esce il libro Bellissimo il giardino che segna un punto d'arrivo della riflessione di Baruchello intorno al tema del giardino, operazione che lo impegna tuttora. Baruchello: Nel 1998 viene istituita la Fondazione Baruchello, con sede nella casa-studio archivio di Baruchello (Via di S. Cornelia) che si propone un'ampia attività sulla ricerca artistica contemporanea.
Attualmente alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma è in corso una sua grande retrospettiva.

Yona Friedman (Budapest 1923), architetto, si forma in Ungheria, assistendo, tra le altre, ad alcune importanti conferenze di Werner Heisenberg e Károly Kerényi. Dopo la guerra, che lo vede attivo nella resistenza antinazista, si trasferisce e lavora per circa un decennio a Haifa, in Israele. Dal 1957 vive a Parigi. Ha insegnato in numerose università americane e collaborato con l’Onu e l’Unesco. La sua intensa attività saggistica spazia dall’architettura alla fisica, dalla sociologia alla matematica. Negli ultimi anni l’opera di Friedman è stata rivalutata dal mondo dell’arte contemporanea ed è stato invitato alla undicesima Documenta di Kassel e a diverse Biennali di Arti visive di Venezia. Fra i suoi libri ricordiamo Utopie realizzabili, Quodlibet, Macerata 2003; L’architettura di sopravvivenza. Una filosofia della povertà, Bollati Boringhieri, Torino 2009; L'ordine complicato. Costruire un'immagine, Quodlibet, Macerata 2011 e il volume a lui dedicato di Luca Cerizza e Anna Daneri, a cura di, Yona Friedman, Charta, Milano 2009.

Jean-Baptiste Decavèle nato a Grenoble nel 1961, lavora con le rappresentazioni della memoria e cancellazione, attraverso video e fotografia. Dal 1999 ha tenuto mostre personali a Parigi, Ivry sur Seine, Winnipeg, Toronto e Vancouver ed ha partecipato a festival e presentazioni video a Roma e in Francia. Ha ricevuto nel 1999 il premio di Villa Medici Hors les Murs per il suo video Nostalgie, la Demeurance et l'Icone e ancora nel 2001 per Entre Ciel et Mer, Voyage Aide Memoire Anche se i film di Decavèle partono dai suoi viaggi -dall’Artico, al Sud-Africa, Turchia o più vicino a casa, a Parigi- lui non cerca di creare un'immagine fedele o di produrre un documentario né del luogo visitato né tantomeno del tempo trascorso. Il video diventa la matrice potenziale per un ars memorativa, che gli consente di articolare il complesso e intrecciato rapporto tra tempo, luogo e memoria.

Fabrice Hyber nato a Lucon (Francia) nel 1961, vive e lavora a Parigi.
Espone al pubblico per la prima volta nel 1991 alla Biennale di Lione. Ha partecipato a innumerevoli mostre personali e collettive nei più importanti luoghi dell’ arte contemporanea nel mondo. Inoltre ha realizzato opere pubbliche in molti paesi ed è presente nelle collezioni di Musei e Fondazioni internazionali. Nel 1997, con l'installazione realizzata per il Padiglione Francese alla 47a Biennale di Venezia si aggiudica il Leone d’Oro.
Hyber fonda la sua arte su una poetica della mutazione e dell'incompiuto. Nella sua opera, video, immagini, performance diventano strumenti di ricerca di un punto di contatto tra Arte e Industria. Esponente importante della nuova generazione francese, nel 1994 ha fondato una società a responsabilità limitata chiamata "UR (Unlimited Responsability) il cui piano costitutivo comporta la manifattura di libri e di i cosiddetti POF(Prototipi di Oggetti in Funzione, risultato di derivati linguistici e materiali di prodotti funzionali...). Nel 1995 ha trasformato il Museo d’Art de la Ville de Paris in un Hyber-mercato.
Per l’artista l’arte significa la materializzazione dei desideri, la trasformazione delle correnti di energia terrestri e l’attuazione di una rete di comunicazione tra le persone per diffondere idee e progetti.