Bruno Ceccobelli – Antologica in piccoli formati
Un evento davvero straordinario – in qualche modo eccezionale – per Macerata e provincia: mostra/installazione di Bruno Ceccobelli, che espone 25 opere alla galleria di Palazzo Buonaccorsi a Macerata.
Comunicato stampa
Mostra di Bruno Ceccobelli, dal 28 aprile al 6 maggio, Palazzo Buonaccorsi, Macerata.
La mostra è inserita nel festival Macerata Racconta, in programma dal 2 al 6 maggio, al quale partecipano noti scrittori e personaggi della cultura.
Titolo mostra: Antologica in piccoli formati. 1984/2012. Le mutazioni, dentro e fuori dall’opera.
Un evento davvero straordinario – in qualche modo eccezionale – per Macerata e provincia: mostra/installazione di Bruno Ceccobelli, che espone 25 opere alla galleria di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, dal 28 aprile al 6 maggio.
Inaugurazione: sabato 28 aprile, ore 18.30
L’artista
Bruno Ceccobelli è senza dubbio uno dei più importanti e interessanti artisti contemporanei, molto noto e apprezzato in Italia e all’estero. Allievo di Toti Scialoja all’Accademia di Belle arti di Roma, è tra i protagonisti della "Nuova scuola romana" del quartiere San Lorenzo. Dal concettuale giunge ad un'astrazione pittorica approdando al simbolismo spirituale. Si definisce teosofo e buon conoscitore delle culture arcaiche e delle filosofie moderne. La sua arte, secondo Arturo Schwarz, è un'espressione filosofale nel duplice senso della parola: arte che s'ispira a una filosofia della vita e quindi si fa portatrice di valori etici e estetici, e arte che trova la sua ragione d'essere nella pulsione indagatrice.
Dopo la prima esposizione nel 1972 (appena ventenne), Bruno Ceccobelli ha esposto in 190 mostre personali e in 450 collettive, in 25 paesi esteri e 63 città italiane. Sue opere sono presenti in 19 musei e collezioni pubbliche nazionali e internazionali. Ha partecipato alla Biennale de Jeunes di Parigi (1980), alla Biennale di Venezia (1984 e 1986), alla Quadriennale di Roma (1996), alla XVI Biennale di arte sacra contemporanea (2009). È stato direttore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia. Nel 2004 ha realizzato a Gibellina il mosaico "L'eternità è la vera medicina". Vive e lavora a Montemolino di Todi (PG), città nella quale è nato nel 1952.
La mostra-installazione a Palazzo Buonaccorsi
Ceccobelli presenta venticinque opere realizzate dal 1984 al 2012. Una antologica “in piccoli formati” dal titolo “Le mutazioni dentro e fuori dall’opera”. Le mutazioni sono il tema che caratterizza il festival Macerata Racconta. Le mutazioni presentate da Ceccobelli riguardano il rapporto con il luogo, con la galleria nella quale sono espose le sue opere. Mutazioni che derivano dal buio, voluto, provocato oscurando l’ambiente, nell’attesa del buio naturale. Le venticinque opere sono illuminate da una luce fioca. Il luogo-galleria al buio scompare, e, pur muovendoci noi nella penombra e abituandoci ad essa, dovremmo davvero pensarlo come inesistente. La luce/non luce azzera simbolicamente il luogo e condiziona anche noi: siamo costretti – ipotesi plausibile – ad avvicinarci alle opere (che sono di piccole dimensioni – “Artista Minimo con le sue tavole minime”, come ha scritto lo stesso Ceccobelli), e a soffermarci molto più del tempo richiesto da un guardare a distanza – come potrebbe avvenire in una esposizione ben illuminata. Avremo modo così di scoprire ciò che il buio nega.
Scopriremo così – come ha scritto Gillo Dorfles – frammenti di un reliquiario talvolta vagamente equivoco, che vorresti definire misteriosofici. Ma questo termine non esclude che nelle tavole, accanto a simboli arcaici, numerazioni occulte, figure ambigue e profetiche, esistano e siano coinvolti anche “frammenti di quotidianità”, effettivi richiami a un’impostazione etico-simbolica che è sempre presente nei lavori di Ceccobelli.
Organizzazione: associazione culturale Rrose Sélavy