Brigitte Mahlknecht – La Gabbia

  • MUSEION

Informazioni Evento

Luogo
MUSEION
Piazza Piero Siena 1 , Bolzano, Italia
Date
Dal al

Giovedì 4 luglio
ore 21 conversazione con Brigitte Mahlknecht
ore 22 proiezione del video “La Gabbia” di Brigitte Mahlknecht sulla facciata mediale di Museion, lato Talvera.

Ulteriori proiezioni: 11, 18 e 25 luglio dalle ore 22 alle 24.

Gli altri appuntamenti in programma
Ciprian Muresan – nei giorni 08/15/22/29 agosto
Marco Raparelli – nei giorni 05/12/19/26 settembre
Museion, Via Dante 6 Bolzano
www.museion.it

Vernissage
04/07/2013

ore 21

Artisti
Brigitte Mahlknecht
Generi
arte contemporanea, personale
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La facciata mediale di Museion ospita una nuova storia di luce. A raccontarla questa volta è Brigitte Mahlknecht, artista di origine bolzanine, che presenta il video inedito “La Gabbia”.

Comunicato stampa

Museion, nuovo appuntamento con le storie di luce della facciata Brigitte Mahlknecht presenta “La Gabbia”

Inaugurazione: giovedì 4 luglio,
ore 21 conversazione con Brigitte Mahlknecht
ore 22 proiezione sulla facciata del video “La Gabbia”

a cura di Frida Carazzato

Da giovedì 4 luglio la facciata mediale di Museion ospita una nuova storia di luce. A raccontarla questa volta è Brigitte Mahlknecht, artista di origine bolzanine, che presenta il video inedito “La Gabbia”. Apre la proiezione un viso di donna con gli occhiali: è un autoritratto dell’artista. Dal suo volto fuoriescono mani, che esplodono in mille altre immagini, forme fantastiche, ora astratte ora figurative, insomma un pianeta di linee in continuo, irrequieto movimento. È come se un nuovo mondo si sprigionasse dalla testa dell’artista – l’immagine ricorda un altro autoritratto, la statua del celebre Alighiero Boetti, che si rinfresca la testa fumante d’idee con dell’acqua.
La griglia architettonica della facciata di Museion sembra invece imprigionare queste linee ribelli, proprio come una gabbia. Da qui il titolo del video, “La Gabbia”, che s’ispira alla celebre poesia di Rainer Maria Rilke ,“Der Panther”. Nella poesia di Rilke sono le sbarre a imprigionare la pantera, separandola dal mondo. Nel video di
Mahlknecht è invece la griglia architettonica della facciata a creare un mondo, uno spazio dell’arte e di libertà in cui si creano e muovono mille storie. Il sottile gioco di rimandi tra l’osservatore, all’esterno, e i mondi di linee sulla facciata lascia aperto il quesito su chi sia veramente in gabbia, se chi si muove tra lo spazio dell’arte o chi invece osserva dal mondo reale.
Il ciclo di proiezioni 2013. “A Line Describing the Surface” - una linea che descrive una superficie: come racconta il titolo, la rassegna video 2013 curata da Frida Carazzato, è dedicata al segno grafico. Partendo da un’analogia tra
pelle e carta, la matita di quattro artisti interviene con video inediti su quella che è la “pelle” di Museion, la facciata, fatta di vetro e luce. Il titolo del ciclo prende ispirazione da un’opera dell’artista inglese Anthony McCall’s (A Line Describing a Cone) e dalle sue installazioni di linee di luce nello spazio espositivo. Al video di Brigitte Mahlknecht seguono i lavori di Ciprian Muresan e Marco Raparelli.
Tutte le proiezioni si svolgono ogni giovedì sul lato Talvera dalle ore 22 - ogni nuovo video è introdotto da un “artist talk”, incontro con l’artista.
Brigitte Mahlknecht (Bolzano, 1966) ha studiato pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Vienna, città dove vive e lavora. Lunghi soggiorni a New York e Berlino. Per lo sviluppo della sua pratica artistica giocano un ruolo fondamentale il confronto con la lirica sperimentale e la musica contemporanea. Il suo lavoro trova un focus nel disegno, nella pittura e nel film d’animazione.
Tra le ultime mostre (selezione): 2012 „Who´s your neighbor, migration is natural“, Tricky Women Film Festival, Wien e, nel 2011: “Convergence in Probability“, con Nikolaus Gansterer, Galerie Stadtpark, Krems / Austria; „Bezeichnen“, Palais Thurn und Taxis, Bregenz; „Zähmung des Blicks?“, The ArtFoundation, Atene, e Fondazione Culturale della Banca Nazionale di Grecia, Tessalonica.