Biennale dei Racconti d’Impresa 2025
Sarà incentrata sul tema delle “Energie”, la terza edizione della manifestazione che torna a raccontare il mondo delle imprese dal punto di vista creativo e culturale. Attraverso le arti visive, la letteratura, il teatro e l’audiovisivo. A partire da una speciale installazione di Francesco Carofiglio, commissionata dalla Biennale.
Comunicato stampa
Raccontare il mondo dell’impresa attraverso le arti visive, la letteratura, il teatro e l’audiovisivo. Per emozionare e riflettere con narrazioni capaci di intrecciare creatività, visione e autenticità, mettendo in dialogo la cultura con le sfide quotidiane dell’imprenditoria. È questo lo spirito che animerà la terza edizione della Biennale dei Racconti d’Impresa, in programma a Bari e provincia dall’8 al 29 novembre 2025: una manifestazione organizzata e promossa dal Club delle imprese per la Cultura di Confindustria Bari e BAT, realizzata grazie al contributo di tutte le imprese che ne fanno parte, con il sostegno di Banca Popolare di Puglia e Basilicata, BdM Banca e Banca Patrimoni Sella.
L’iniziativa gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Bari, del Politecnico di Bari, della Direzione regionale Musei nazionali Puglia e dell’Università LUM Giuseppe Degennaro, a testimonianza di una sinergia sempre più concreta tra mondo accademico, settore economico e produzione culturale. Un esempio virtuoso di impresa culturale nel Sud Italia, dove arte e comunità si fondono in un unico racconto collettivo.
Inserita all’interno della XXIV Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria, la Biennale vuole essere un momento di incontro e confronto tra aziende e pubblico, per condividere idee e sensibilità sui temi culturali, economici, produttivi e sociali che ruotano attorno all’universo del “fare impresa”. Si conferma così come un laboratorio di innovazione partecipata, dove il linguaggio creativo diventa strumento di racconto e di relazione. Ogni evento è pensato per stimolare il dialogo tra cittadini, studenti, artisti e imprenditori, con l’obiettivo di costruire una rete di immaginario collettivo capace di unire produzione e comunità.
La manifestazione esplorerà quest’anno il tema «Energie», attraverso quattro sezioni artistiche: arti visive, letteratura, teatro e audiovisivo.
ARTI VISIVE
Francesco Carofiglio, “Il peso specifico della memoria”
Sabato 8 novembre, la Biennale prende il via tra le volte e i chiostri secolari dell’Ex Convento di San Francesco della Scarpa, nel cuore della città vecchia di Bari, dove verrà inaugurata l’installazione “Il peso specifico della memoria”, una nuova opera site-specific firmata dall’architetto, artista e scrittore Francesco Carofiglio, in una nuova commissione della Biennale. L’esposizione sarà aperta fino al 29 novembre, da lunedì a venerdì (ore 17-20), e il sabato e la domenica (ore 10-13 e 17-20).
Questo progetto rappresenta una vera e propria esplosione creativa dello spazio-contenitore: il Convento, con le sue architetture, le volte spaziose e i luoghi carichi di storia, diventa “contenuto” e al tempo stesso “contenitore”, trasformando ogni angolo in una membrana attiva tra arte, impresa e territorio. «Un masso enorme - così descrive l’opera Francesco Carofiglio - sospeso, trattenuto da una fune che scende verso una pila di fogli legati da una corda. L’illusione dell’equilibrio diventa misura reale: la leggerezza bilancia la gravità. Le parole, il pensiero, la memoria - forze invisibili - sfidano il peso del mondo».
Un’installazione che invita alla riflessione sul valore della memoria e sul ruolo delle imprese nel costruire un futuro sostenibile.
Carofiglio porta avanti da anni una sperimentazione che unisce architettura, arti visive e performance. In questa installazione il tema è la memoria: un concetto non solo da conservare, ma da interrogare, da riformulare in vista di un futuro sostenibile. In un’intervista l’autore sottolinea come «la memoria e le parole vadano salvaguardate», poiché «non si può tornare indietro, possiamo però provare a non fare gli errori che ci portano sul filo del precipizio».
Così, «Il peso specifico della memoria» non è solo un titolo evocativo: richiama al legame tra materia ed energia, tra corpo, storia e potenziale trasformativo. Il concetto di «peso specifico» si aggancia al «processo generatore che è alla base dell’intero progetto», ovvero al ruolo sociale dell’impresa nel territorio. Un ponte tra imprese, creatività e comunità.
L’installazione non è un evento isolato: si inscrive nella visione del Club Cultura Bari-BAT che promuove le imprese come “presidio” culturale e sociale, capaci di ricostruire valori e materiali nel tempo presente, stimolando quello che definiscono un vero e proprio “terzo rinascimento”. Al centro del progetto c’è l’idea di costruire un dialogo autentico tra arte, impresa e territorio. La Biennale vuole portare il pensiero creativo e la produzione artistica dentro i luoghi della produzione - fabbriche, aziende, distretti industriali - per poi restituirne gli esiti alla collettività, in un processo di scambio continuo.
Raccontare il mondo del lavoro e della produzione significa dare voce alle persone che lo animano: le loro storie, le loro idee, la loro capacità di trasformare la materia e, con essa, la realtà che li circonda. È attraverso il linguaggio dell’arte che queste esperienze possono diventare patrimonio condiviso, specchio e racconto della comunità. L’obiettivo è anche quello di creare reti attive dell’immaginario, spazi di connessione tra grandi imprese e pubblico, dove opere materiali e immateriali risuonino come amplificatori di domande, desideri e bisogni collettivi.
In questa prospettiva, anche i manufatti e i processi produttivi si trasformano: da strumenti del lavoro a forme d’arte capaci di raccontare il sentimento del presente e di proiettare una visione possibile del futuro, attraverso l’incontro fertile tra la creatività degli artisti e il sapere tecnico delle imprese. Il luogo stesso - l’ex Convento - diventa infine parte dell’opera: le stanze, i suoi spazi condivisi, i segni del tempo che lo attraversano, vengono messi in dialogo con l’installazione, che a sua volta “userà e si lascerà usare” dal contenitore, esplodendo nella moltiplicazione creativa di forme, materiali e significati.
AUDIOVISIVO
Lancio della puntata del podcast “Brandy - Speciale BRI 2025: il podcast di Max Corona su tre storie d’impresa pugliesi tra passioni e sfide”
Venerdì 14 novembre, alle 9,30, nell’aula magna della Facoltà di Economia dell’Università di Bari, la Biennale dei Racconti d’Impresa accende i microfoni: verrà lanciata infatti la puntata speciale “Brandy - Speciale Club Cultura”, realizzata in collaborazione con Max Corona, figura di successo nel panorama podcast italiano, grazie alle sue due creazioni: “Storie di Brand”, podcast che racconta i retroscena, le sfide e le intuizioni dietro ai marchi più iconici e “Brandy”, show quotidiano che offre un “distillato di curiosità” dal mondo del business e del marketing, con puntate brevi ricche di spunti e storytelling creativo.
Max Corona, laureato in Economia Internazionale e con un master in Innovazione e Marketing, incarna perfettamente il ponte tra l’universo del business e quello della creatività: ha saputo rendere la narrazione uno strumento potente per “far parlare” le imprese, trasformando campagne, scelte strategiche e storie aziendali in racconti vivi, capaci di ispirare e motivare.
L’evento avrà luogo nell’aula magna della Facoltà di Economia dell’Università di Bari, e sarà accompagnato da una Masterclass dedicata ai linguaggi emergenti del marketing, della comunicazione e della narrazione d’impresa. In questa occasione Corona esplorerà i nuovi orizzonti del racconto digitale: come i podcast cambiano l’approccio al branding; come le storie - anche brevi - possono veicolare valori e visioni; come le imprese usano il linguaggio creativo per connettersi a un pubblico giovane e curioso. L’incontro non è pensato solo per addetti ai lavori: è un momento di scambio per studentesse e studenti, che avranno l’opportunità di ascoltare un giovane imprenditore e creativo, porre domande, confrontarsi. In questo modo, la Biennale consolida il dialogo tra mondo accademico e impresa, facendo della cultura d’impresa un’esperienza concreta e partecipata.
TEATRO
«All’alba perderò», con Andrea Muzzi e Francesca Corrado
Venerdì 21 novembre, alle 19,30 all’AncheCinema di Bari, In una serata che rovescia le prospettive della comicità e della cultura dell’errore, la Biennale dei Racconti d’Impresa presenta la stand-up comedy «All’alba perderò», di Andrea Muzzi, con la partecipazione speciale di Francesca Corrado.
Lo show mescola ironia, riflessione e leggerezza per raccontare una galleria di “perdenti illustri” - figure dello sport, dello spettacolo e dell’arte - che, pur nell’imprevisto del fallimento, hanno lasciato un segno profondo nella storia. Lungi dall’essere mera esaltazione del disastro, lo spettacolo affronta uno degli ultimi tabù della società contemporanea: il fallimento. Spesso considerato una sconfitta da nascondere, il “perdere” diventa invece la chiave per rimettersi in gioco e costruire il proprio domani, nella consapevolezza che ogni errore può essere un punto di partenza.
Francesca Corrado, fondatrice della Scuola di Fallimento, porta in scena la sua visione: una cultura in cui l’errore non è marchio indelebile di incapacità, ma occasione di crescita, scoperta e rinnovamento. La Scuola di Fallimento, attiva dal 2017, promuove percorsi per scuole, imprese e individui affinché sbagliare non sia più stigma ma risorsa trasformativa.
La presenza di Corrado nello spettacolo è dunque un ponte fra teatro, riflessione sociale e cultura d’impresa. Pensato anche per studentesse e studenti, All’alba perderò è un’occasione straordinaria per interfacciarsi con una forma espressiva originale e stimolante, e per coltivare un dialogo diretto tra mondo accademico e imprenditoriale. Un momento in cui il teatro diventa macchina di senso e il ridere si fa strumento per guardare il presente con occhi diversi.
LETTERATURA
Incontri con gli autori Piero Martin, Alberto Albertini e Karima Moual
Questa serie di incontri - pensata per scuole, spazi universitari e vari luoghi della città - vuole dare voce al dialogo tra letteratura e realtà, storie individuali e vissuto collettivo. Ogni appuntamento è un’occasione per riflettere su errori, coraggio, migrazione, fallimento e rinascita: tematiche che riflettono lo spirito della Biennale dei Racconti d’Impresa, nel segno dell’energia creativa che attraversa il presente.
Giovedì 13 novembre si darà il via agli incontri letterari della Biennale: la presentazione del libro «Storie di errori memorabili» (Laterza, 2024) di Piero Martin, sarà ospitata alle 9 del mattino al Liceo Scientifico “Amaldi” di Bitetto. Parteciperanno all’incontro lo stesso Martin, fisico e divulgatore di rilievo, e Maria Laterza. L’autore racconterà come il suo libro proponga un rovesciamento prospettico: non più giudizio dell’errore come fallimento, ma come componente insostituibile del processo di scoperta scientifica. Attraverso storie tratte da chimica, biologia, medicina e fisica, Martin mostra quanto persino figure come Fermi, Einstein o Pauling abbiano svolto il loro percorso coltivando dubbi, ripensamenti e errori.
Nel pomeriggio, alle 15.30, al Dipartimento di Informatica del Campus interuniversitario di Bari, converseranno con l’autore Gianni Sebastiano e Filippo Lanubile, per un dialogo che coniugherà scienza, tecnologia e cultura.
Lunedì 17 novembre la Biennale si sposterà sul terreno della letteratura contemporanea con «Noodles, acqua bollente e lacrime» (Rubbettino, 2023) di Alberto Albertini. La mattina, alle 10, l’autore presenterà il volume al Liceo Classico Flacco di Bari, con la partecipazione di Maria Laterza. Questo saggio offre una sorta di “ricettario” esistenziale per studenti e imprenditori, alternando metafore e riflessioni sulla passione, la fatica e la resilienza.
Alle 18.30 il libro sarà al centro di un incontro alla Libreria Laterza con l’autore e Cesare De Palma, che ne discuteranno temi e suggestioni moderati dalla giornalista Stefania Di Mitrio. Il giorno dopo, martedì 18 alle 10.30, l’autore incontrerà anche le studentesse e gli studenti dell’Istituto Professionale De Lilla di Bari.
Martedì 18 novembre, alle 18.30, toccherà poi a Karima Moual e al suo libro «Il freddo in Africa e altre storie di un’Italia nata altrove» (Luiss University Press, 2023), che affronta temi di migrazione, identità e inclusione attraverso il segmento dell’imprenditoria: non tanto per rimarcare la vecchia categoria dell’immigrato di successo, quanto per provare finalmente a ricostruire un racconto un po’ più complesso, che comprenda le varie fasi di un percorso di emigrazione che parte da lontano. All’incontro nella Libreria Laterza parteciperà con l’autrice Sergio Fontana, con la moderazione della giornalista Maria Grazia Rongo.
Mercoledì 19, alle 10, la giornalista e scrittrice sarà accolta all’IPS Giulia Monteleone di Conversano, dove parteciperà a un confronto con le studentesse e gli studenti.
Tutti gli appuntamenti in programma della manifestazione sono gratuiti, info, dettagli e prenotazione degli eventi su biennaleraccontiimpresa.org.
I Soci del Club delle imprese per la Cultura di Confindustria Bari e BAT
Ada Travel, Amazing Puglia, ANCE Bari Bat, AncheCinema, Auriga, Bridgestone Italia Manifacturing SPA, Caradonna Logistics SRL, CaruccieChiurazzi SAS, Exprivia SPA, Farmalabor SRL, Garibaldi Fragasso SRL, Gius. Laterza & Figli SPA, Happy Network, Howden S.p.A. a Socio Unico, Icam SPA, Macnil, Masmec SPA, Meeting Planner SRL, Molino Casillo SPA, Organizzazione Aprile, Orienta SRL, Oropan SPA, Planetek Italia SRL, Progeva SRL, Promostudio, SDR SRL, Sezione Terziario Innovativo e Comunicazione, Sezione Meccanica Elettrica ed Elettronica, Teatro Kismet, Terme Margherita di Savoia SRL, Tersan Puglia SPA.