Bernhard Schobinger presents Kimiaki Kageyama

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ANTONELLA VILLANOVA
via Maggio 19r, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/05/2025
Generi
arti decorative e industriali

In mostra una serie di gioielli realizzati da Kimiaki Kageyama, uno dei maggiori maestri orafi giapponesi, caratterizzati dall’urushi, una resina di antichissimo utilizzo, e perle Akoya.

Comunicato stampa

Bernhard Schobinger ha con il Giappone un rapporto profondo: da lungo tempo vi trascorre
molti mesi all’anno e lì insegna e tiene workshop in diversi istituti.
I giapponesi definiscono con il termine Wabi-sabi una visione del mondo e dell’estetica,
fondata sull'accettazione della transitorietà, sulla bellezza dell'imperfezione delle cose. Tale
visione caratterizza spesso il lavoro di Schobinger, le cui opere all’apparenza imperfette
(pezzi di vetro, scarti metallici, oggetti ritrovati) sono tuttavia belle, laddove per bellezza si
intende la contaminazione fra Wabi-sabi e bellezza nella sua accezione occidentale.
Proprio per la sua profonda conoscenza del Giappone e della sua cultura, la galleria ha
chiesto a Bernhard Schobinger di presentare il lavoro di Kimiaki Kageyama, uno dei maggiori
maestri orafi giapponesi.
I gioielli di Kimiaki Kageyama, piccole foglie, rami, anelli adornati di perle, sono caratterizzati
dall’uso dell’urushi, una resina estratta dalla pianta che porta questo nome.
Utilizzata circa 5500 anni fa per adornare le armi da guerra e da caccia, fu nel VI secolo D.C.
usata dai monaci buddhisti per decorare statuette in legno e a partire dal 1400 per
restaurare ed impreziosire materiali come la porcellana, i metalli e i tessuti.
Insieme all’urushi, adornano alcuni degli anelli presenti in mostra le perle Akoya, famose per
la straordinaria lucentezza, coltivate nel mare del Giappone per la prima volta alla fine
dell’800. Le perle e l’urushi svelano il legame fra Kimiaki Kageyama e l’antica tradizione del
suo paese di origine ed esprimono l’attenzione della cultura giapponese per la fragilità e la
preziosità delle cose del mondo. Foglie ed esili rami estremamente realistici divengono
spille e riportano immediatamente alla nostra memoria i disegni floreali delle stampe
giapponesi, piene di malinconica dolcezza.
In occasione dell’opening la Prof. Madeleine Witzig, terrà una lecture sulla perla nella storia
dell’arte, partendo dalle opere di Bernhard Schobinger e Kimiaki Kageyama.