Arte per l’Umanità
“Arte per l’Umanità”- Installazione video dedicata a Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Un’opera dedicata al capolavoro divisionista accoglierà i passeggeri dell’aeroporto, in occasione di Expo 2015.
Comunicato stampa
Milano, 23 aprile 2015 – SEA, in collaborazione con il Museo del Novecento di Milano, presenta dal 23 aprile al 30 giugno 2015,a La Porta di Milano all’aeroporto di Milano Malpensa, il progetto Arte per l’umanità, interamente dedicato al Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, a cura di Aurora Scotti, presidente dell’Associazione Pellizza da Volpedo.
Dopo il successo delle esposizioni del gruppo scultoreo dei Sette Savi di Fausto Melotti e di Cavallo e Cavaliere di Marino Marini, il rapporto che lega lo scalo milanese alla più importante istituzione di arte contemporanea di Milano, prosegue con un’installazione video sul capolavoro divisionista, conservato proprio al Museo del Novecento.
Il Quarto Stato, realizzato da Giuseppe Pellizza da Volpedo tra il 1898 e il 1901, è l’icona selezionata per annunciare l’inizio di Expoincittà, il palinsesto di eventi che animerà Milano durante i sei mesi dell’Esposizione Universale, primo passo di un viaggio che coinvolgerà l’umanità intera.
In questa direzione si rafforza l’intenzione di promuovere La Porta di Milano come un unicum nel panorama delle aerostazioni mondiali, in quanto progettato come struttura funzionale di accesso all’aeroporto e, allo stesso tempo, come spazio espositivo in grado di arricchire la già importante offerta culturale di Milano, accogliendo iniziative d’arte con cadenza periodica.
“Valorizzare il patrimonio culturale di Milano – dichiara Pietro Modiano, Presidente SEA - è l’obiettivo di SEA che, grazie all’accordo siglato con il museo del Novecento di Milano, propone annualmente un appuntamento con l’arte che oggi consiste in una vera e propria anticipazione dell’opera “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo” scelta quale icona di ExpoinCittà per il primo mese dell’esposizione. Un’installazione video unica che ospitiamo alla Porta di Milano, ormai non solo luogo di passaggio tra la stazione e il terminal, ma anche un luogo che emoziona passeggeri di tutte le nazionalità, collegando virtualmente Milano con il resto del mondo”.
“Il capolavoro di Pellizza da Volpedo, che fa parte dal 1920 del patrimonio delle collezioni civiche milanesi grazie alla lungimirante iniziativa del Comune sostenuta dal contributo di un crowfunding popolare ante litteram, rappresenta un popolo in cammino che avanza solidale verso un futuro nuovo e migliore – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Il messaggio ideale non solo per segnare l’inizio del viaggio di ExpoinCittà, ma anche per accogliere i viaggiatori che arrivano e partono dall’aeroporto di Malpensa, significando appieno lo spirito milanese da sempre capace di aprire nuove frontiere nei tanti diversi campi dell’agire umano e di trasformarsi in avanguardia nell’arte, nella tecnica, nel pensiero ”.
“Il Quarto Stato - ha dichiarato Aurora Scotti, presidente dell’Associazione Pellizza da Volpedo - ha accompagnato la storia italiana del Novecento e la sua collocazione al Museo del Novecento ne sottolinea le qualità artistiche, sia dal punto di vista della composizione che della tecnica esecutiva”. “Concepito ed eseguito da Giuseppe Pellizza nella natia Volpedo - prosegue Aurora Scotti -, ha saputo trasformare in valori universali gli uomini e la terra del suo paese al confine fra Lombardia e Piemonte. Il legame con la terra che Expo propone come tema portante della manifestazione internazionale viene indagato in un video che si avvale di una nuova campagna fotografica ad altissima definizione dell’opera, puntando a sottolineare gli aspetti che fanno del Quarto Stato un capolavoro del Novecento, ma aperto alle nove tematiche del XXI secolo”.
“L'intervento - ricorda Giancarlo Caldone, Sindaco di Volpedo - segue la traccia dei rapporti tra Volpedo e Milano, sotto il segno di Pellizza: gli studi presso l'accademia di Brera, tra il 1884 e il 1887, i rapporti intessuti e coltivati negli anni con il capoluogo lombardo, le numerose esposizioni collettive e personali, l'acquisto del Quarto Stato da parte della municipalità milanese”.
“Dopo l'oblio legato al regime fascista - continua Giancarlo Caldone - l'opera torna ad essere apprezzata e valorizzata nel dopoguerra, prima, presso la sala Giunta di palazzo Marino, tra gli anni cinquanta e sessanta, quindi alla villa reale di via Palestro, infine al Museo del Novecento; questo percorso si è accompagnato all'incubazione e all'avvio del lavoro di valorizzazione e sviluppo del patrimonio pellizziano a Volpedo: dalla donazione dello Studio al Comune di Volpedo da parte delle figlie, fino all'attuale sviluppo dei Musei pellizziani in Volpedo”.
L’opera
L’opera presentata alla Porta di Milano è una grande video installazione - 7 metri per 3 - creata da Max Dorigo che propone un’immersione totale all’interno del dipinto, nelle sue forme e nei suoi colori, grazie a un gigapixel, ovvero un file fotografico di enormi dimensioni, realizzato al Museo del ‘900 con la tecnica del fotomosaico (che verrà utilizzato anche in seguito per approfondire il suo studio e per verificarne lo stato di conservazione nel tempo), grazie all’immagine radiografica dello stesso dipinto realizzata da Thierry Radalet.
Lo scenario emozionale costituito dai magnifici tratti e dalle figure de Il Quarto Stato e con immagini riguardanti la vita e il lavoro del maestro piemontese vuole essere un invito alla conoscenza di un capolavoro, in grado di catturare l’attenzione di un pubblico di passaggio, che attraverserà la Porta di Milano per raggiungere il capoluogo lombardo.
Ma rappresenta anche un invito ad avvicinarsi all’arte di Pellizza da Volpedo e alla sua opera più famosa, attraverso un breve excursus tra gli schizzi, i disegni preparatori e i dipinti che ne hanno caratterizzato la genesi.