Arte e Suono

Informazioni Evento

Luogo
ROCCA ROVERESCA
Piazza del Duca n. 2 , Senigallia, Italia
Date
Dal al

da lunedì a domenica ore 8.30-19.30

Vernissage
09/11/2019

ore 17,30

Biglietti

intero euro 5.00; ridotto 18-25 anni euro 2.00; gratuito 0-18 anni (e secondo normativa vigente)

Curatori
Monica Bonollo, Simona Zava
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La mostra è a cura di Monica Bonollo e Simona Zava con il contributo di Valmore studio d’arte.

Comunicato stampa

La mostra è a cura di Monica Bonollo e Simona Zava con il contributo di Valmore studio d’arte. L’esposizione propone un percorso particolare e innovativo, che si sviluppa attraverso opere sonore e interattive degli artisti Peter Vogel, Ale Guzzetti e Fausto Balbo.
La mostra è promossa dal Comune di Senigallia, in collaborazione con il Polo Museale delle Marche, l’Associazione Carlo Emanuele Bugatti Amici del Musinf, il Museo Comunale d’Arte Moderna, dell’Informazione e della fotografia di Senigallia e Valmore Studio d’Arte.
Allestita nelle maestose sale della Rocca Roveresca, la mostra propone una selezione di opere di esemplare importanza di tre artisti che rappresentano tre diverse generazioni: Peter Vogel, Ale Guzzetti e Fausto Balbo.
Peter Vogel (Friburgo, 1937-2017) è stato il pioniere dell’arte elettronica e sonora. Dagli anni settanta crea opere d’arte interattive, che reagiscono alla presenza dello spettatore. Le sculture dialogano con l’osservatore attraverso movimenti, ombre, suoni e luci e inducono l’osservatore ad una maggiore consapevolezza di se stesso. Ale Guzzetti (Tradate, Varese, 1953) è tra i primi artisti italiani dediti all’arte elettronica e interattiva, cui lavora dal 1983; proprio di quegli anni sono le sue prime sculture sonore, in un continuum di opere sempre più tecnicamente sofisticate, fino ad arrivare alla robotica. Le opere di Ale Guzzetti toccano tematiche importanti, come il confine labile tra naturale e artificiale. I suoi robot offrono al visitatore oltre al fascino della scoperta, il piacere di incontrare un amico che arriva da un altro universo. Fausto Balbo (Ceva, Cuneo, 1970) coltiva la passione per la trasformazione degli strumenti musicali, crea sculture sonore che riscoprono e mettono in evidenza tutto quello che rimane nascosto negli oggetti della vita quotidiana; opere dove cinetica e cimatica dialogano contaminandosi a vicenda.
L’esposizione offre un’innovativa contaminazione tra robotica e arte, avvalendosi di sofisticati e nuovi linguaggi, coinvolgendo il pubblico a diventare parte attiva delle opere stesse.