Arno Hammacher – Terramare

Informazioni Evento

Luogo
AREA METROPOLIS 2.0
via Oslavia 8, Paderno Dugnano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
22/02/2013

ore 21

Contatti
Email: ufficiostampa@mufoco.org
Biglietti

Ingresso alle proiezioni: gratuito per possessori di Cinetessera Metropolis 2013 Ingresso intero: € 7,50

Artisti
Arno Hammacher
Generi
fotografia, personale
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Mostra fotografica Terramare, composta dagli intensi scatti di Arno Hammacher, graphic designer e fotografo olandese vissuto in Italia, che ha fatto della natura il tema di elezione della sua ricerca artistica.

Comunicato stampa

Nuovo appuntamento all’Area Metropolis 2.0 nato dalla convezione tra la Fondazione Cineteca Italiana e il Museo di Fotografia Contemporanea. Dal 22 febbraio al 17 aprile la sala ospita la mostra fotografica Terramare, composta dagli intensi scatti di Arno Hammacher, graphic designer e fotografo olandese vissuto in Italia, che ha fatto della natura il tema di elezione della sua ricerca artistica.

Nell’arco degli anni Novanta ha realizzato un ciclo di fotografie a colori dedicate al confine tra acqua e terra, là dove le onde del mare lasciano la loro traccia sulla sabbia. Partito dalle dune e dalle spiagge di Wassenaar, sulla costa olandese del Mare del Nord, Hammacher ha poi allargato la ricerca ad altri luoghi di mare (coste della Normandia, dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Pacifico), conservando però la medesima attenzione verso il limite instabile e mutevole che separa l’acqua dalla terra. I dettagli delle increspature dell’acqua, il succedersi delle onde, i segni plastici impressi dall’acqua sulla sabbia che Hammacher osserva in diverse ore del giorno e fissa in riprese successive costituiscono un racconto che allude a molte cose: al passare del tempo, alle origini stesse della terra, al mutare continuo delle forme della natura e dunque della nostra vita.

La mostra sarà accompagnata da tre appuntamenti terracquatici con il cinema estremo e geniale di Werner Herzog, regista tra i più significativi ed eccentrici del cinema contemporaneo, le cui storie si concentrano spesso su personaggi che si sono spinti al limite del mondo, alla ricerca della loro identità.
Si parte con Fitzcarraldo (1982), interpretato da Klaus Kinski e Claudia Cardinale, Palma d’Oro per la Miglior Regia al festival di Cannes. Un vascello bianco che vola più leggero dell'aria su una foresta pluviale e un ingegnere aeronautico sono i protagonisti de Il diamante bianco, visionario documentario girato nel 2004 nel cuore della Guyana. Terzo titolo in programma sarà il sorprendente Encounters at the End of the World (2007), realizzato durante un viaggio di Herzog in Antartide.

L’inaugurazione della mostra “Terramare” di Arno Hammacher è prevista venerdì 22 febbraio ore 21 nel foyer del cinema Area Metropolis 2.0, incorniciata da un brindisi offerto a tutti i partecipanti.

Cenni biografici dell’artista

Arno Hammacher (L'Aja, 1927), è cresciuto sulla costa del Mare del Nord. Accanto al lavoro professionale svolto come fotografo e come grafico, Hammacher ha sviluppato negli anni la sua ricerca artistica, dedicata alla scultura, alla pittura, all’architettura, ma soprattutto alla natura.
Le immagini presentate in mostra fanno parte del fondo Arno Hammacher/Scrittura dalla battigia. Sono state acquisite da Regione Lombardia nel 1992 e sono conservate presso il Museo di Fotografia Contemporanea.
Il Museo della Scienza e della Tecnologia ha dedicato una personale all'autore - Il punto di vista di Arno - nel 2008.

Calendario e schede dei film della rassegna “Terramare”

Mercoledì 27 febbraio ore 21
Fitzcarraldo (Germania, 1982, 157’)
Brian Sweene Fitzgerald, meglio conosciuto come Fitzcarraldo nella foresta amazzonica dove vive, vuole costruire a Iquitos, proprio al centro dell'Amazzonia, il più grande teatro d'opera mai esistito e ad inaugurarlo vuole Caruso, che ha avuto modo di ascoltare, una volta, a Manaus. Per poter riuscire nel suo intento accetta di guidare una spedizione a bordo di un battello verso una zona ricchissima di alberi della gomma che intende sfruttare e con il ricavato dare vita a questo suo grande sogno. Con il suo battello, infatti, risalirà un fiume impetuoso, verrà scambiato per una divinità dagli indios di una tribù bellicosa che lo aiuterà a far scavalcare una montagna al suo battello e, alla fine, se non proprio il teatro dell'opera, riuscirà a portare l'opera agli abitanti della sua città.

Mercoledì 6 marzo ore 21
Il diamante bianco (Germania, 2004, 90’)
Resoconto dell'indimenticabile avventura intrapresa dal regista Werner Herzog e dall'ingegnere aerospaziale Graham Dorrington a bordo del dirigibile White Diamond, progettato dallo stesso Dorrington, con cui hanno sorvolato il Guyana ed esplorato da vicino la foresta amazzonica.

Mercoledì 13 marzo ore 21
Encounters at the end of the world (USA, 2007, 99’)
Con i dollari della Discovery Films e una piccola troupe W. Herzog è andato alla fine del mondo: in Antartide. S'incontrano uomini e donne che vi abitano e lavorano, persone fuori dal comune. Si ascolta il silenzio. Si scorgono smisurati iceberg che si spostano verso Nord. Si vedono immagini mai viste, affascinanti e magiche sotto i 3 metri ghiacciati del mare di Ross. Labirintiche caverne che sembrano disegnate da scenografi deliranti, enormi foche che allattano, pinguini ammattiti in suicidi interminabili, scienziati che rischiano la vita sul vulcano Erebus, filosofi che discorrono sulla prossima autodistruzione della Terra.