Armando Casalino – Donna 2014
La rassegna invita a riflettere sul tema della donna e su alcuni aspetti del vivere al “DONиA” 2014 è un collage di situazioni, emozioni, stati d’animo, immaginazione, mito e cultura.
Comunicato stampa
"S’inaugura venerdì 25 luglio 2014 alle ore 12:00 la mostra progetto "Donna"2014 dell’artista fotografo Armando Casalino, nel nuovo Polo tecnologico, dell'Ospedale Maggiore di Trieste, in Via Stuparich 1. La rassegna, che gode degli Auspici della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste, sostenuta dall'Associazione onlus Il Ponte di Trieste e dall'Associazione culturale WorkingArt, propone 19 opere fotografiche di grande dimensione realizzate tra il 2012 e 2014, tra cui l'opera Burqa/Burka premiata al concorso "Chiama violenza non amore" con il primo premio sezione progetti.
La rassegna invita a riflettere sul tema della donna e su alcuni aspetti del vivere al
"DONиA" 2014 è un collage di situazioni, emozioni, stati d'animo, immaginazione, mito e cultura: un progetto che vuole parlare di donne nella storia e nelle leggende, fino a giungere a come essa è vista nei giorni nostri.
Partendo dalla donna come capro espiatorio, con "Medusa" mitologica, proseguendo con
la donna vista attraverso il Burqa/Burka o attraverso l'assurda pratica della mutilazione, come l’infibulazione genitale, in antitesi alla rappresentazione della dolcezza, dell'intrigo e della complicità che può nascondere uno sguardo, e giungendo così ad una sorta di moderna "Medusa" che si ribella al suo destino di gorgone dagli occhi che pietrificano gli uomini, diventando una donna che, cosciente del proprio fascino, ammalia per conquistare."
(fino al 30 settembre orario 08.00 - 20.00 dal lunedì al venerdì)
Titolo : "DONNA" 2014
Organizzatore: Armando Casalino - fotograffiare.com
Tipologia: mostra di opere fotografiche
Zona di svolgimento: Trieste
Indirizzo: Ospedale Maggiore Polo tecnologico, Via Stuparich 1, 34125 Trieste
Data Inizio: 25 luglio 2014
Data Fine: 30 settembre 2014
Inaugurazione: 25 luglio 2014 ore 12.00
Orari di apertura: 08:00 - 20:00 da lunedì al venerdì
Indirizzo e-mail: [email protected]
Sito web: www.fotograffiare.com
Descrizione:
Lettura critica di Rita Marizza
"DONиA" 2014 è un collage di situazioni, emozioni, stati d'animo, immaginazione, mito e cultura; un progetto che vuole parlare di donne nella storia e nelle leggende, fino a giungere a come essa è vista nei giorni nostri.
Il mito narra della donna come capro espiatorio, con "Medusa", o come causa di mali che colpiscono il mondo, con "Pandora", come portatrice di peccato, "Eris", o come coloro le quali creano il rimorso negli uomini, "Le Erinni"; ancora come colei che pronuncia gli oracoli per gli dei, dando voce al destino, "La Pizia", oracolo di Delfi, ma anche come genitrice, madre e sovrana, "Era" o Hera, sorella e moglie di Zeus, o come detentrice di dolcezza ed amore, com’era "Saffo".
Così la donna veniva vista allora e tuttora in alcuni contesti culturali arcaici ed ignoranti, nel senso propriamente etimologico del termine. La donna come oggetto, oggetto da possedere che trova un suo ruolo solo nel contesto chiuso della realtà familiare, venendo così privata di un ruolo sociale rilevante: da questo concetto nascono alcune delle mie opere, quali "Burqua-Burka" ed "Infibulazione", denuncia delle mutilazioni genitali femminili. Tuttavia la violenza non si ferma qui, è violenza anche quella psicologica, ancor più diffusa nei paesi cosiddetti industrializzati eo civilizzati: questa "Violenza" sminuisce e tende a negare la possibilità di essere una Persona.
Volutamente in contrasto a questa dimensione l’opera "Maternità" esalta l’immagine dell’essere Persona e Donna al massimo livello, e l’opera di protesta "Femen" dà voce all’inizio della protesta femminista ad opera delle Suffragette, nei primi anni del ‘900. In particolare quest’ultima opera fa parte di un progetto sviluppato nel febbraio 2013 con il gruppo "Femen Italia", che ha riscontrato un notevole eco sulla stampa nazionale ed internazionale.
Da qui il passo è d'obbligo: le ultime opere rappresentano ed esaltano la donna come Persona, individualità unica, una donna che si ama, una donna che vuole essere donna a tutti gli effetti, con il suo fascino, la sua sensualità, la sua bellezza.
Ho volutamente rappresentato la dolcezza, l'intrigo e la complicità che può nascondere uno sguardo, e così una sorta di moderna "Medusa" che si ribella al suo destino di gorgone dagli occhi che pietrificano gli uomini, diventando una donna che, cosciente del proprio fascino, ammalia per conquistare.
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Armando Casalino
... differenza fra realtà e fantasia è che la fantasia deve essere credibile
...più che della malvagità di pochi ho paura dell'indifferenza dei molti