Archivi del vedutismo – Pietro Bellotti
Inaugura a Ca’ Rezzonico, luogo simbolo del Settecento veneziano, l’iniziativa “Archivi del vedutismo”, dedicata ai protagonisti meno noti e ad alcuni aspetti complessi di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il primo appuntamento ha come protagonista Pietro Bellotti.
Comunicato stampa
Inaugura a Ca’Rezzonico, luogo simbolo del Settecento veneziano, l’iniziativa “Archivi del vedutismo”, dedicata ai protagonisti meno noti e ad alcuni aspetti specifici di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il primo appuntamento ha come protagonista Pietro Bellotti nipote di Canaletto e fratello minore di Bernardo Bellotti.
Per lungo tempo ritenuto un vedutista marginale, studi più recenti hanno invece conferito a questo artista un ruolo rilevante e inaspettato all’interno dell’arte veneziana del Settecento. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa – oltre ad alcuni capricci architettonici – e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato.
La mostra riunisce per la prima volta quarantacinque opere che ricostruiscono il percorso artistico dell’artista, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo. Le tele provengono nella quasi totalità da collezioni private europee e statunitensi, cui saranno affiancati i pochi dipinti dell’artista oggi conservati in istituzioni museali. Saranno inoltre inclusi nella mostra, allestita nelle scenografiche sale del primo piano di Ca’ Rezzonico, i dipinti firmati e quelli documentati di sua mano già a partire dal XVIII secolo.