Arash Radpour – The_Unseen Work

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO ARASH RADPOUR
Vico S. Maria del Pozzo 43 (Vergini-Sanità), Napoli, Italia
Date
Dal al

dal 24 al 26 giugno 2016
dalle 18.00 alle 22.00

Vernissage
24/06/2016

ore 18-22

Artisti
Arash Radpour
Generi
serata - evento
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Si apre al pubblico la Casa-Studio di Arash Radpour, fotografo iraniano, che ha scelto i vicoli dell’antico Rione Sanità come sua dimora e come fulcro di concentrazione e ispirazione.

Comunicato stampa

Arash Radpour
The_Unseen Work
Open Studio
Napoli

dal 24 al 26 giugno 2016
dalle 18.00 alle 22.00

Palazzo de' Liguoro
Vico S. Maria del Pozzo 43 (Vergini-Sanità)

Inserito nel circuito di eventi “Weekend del Contemporaneo”, promosso dal Museo Madre, venerdì 24 giugno 2016, alle ore 18.00, a Napoli, presso Vico Santa Maria del Pozzo 43, si apre al pubblico la Casa-Studio di Arash Radpour, fotografo iraniano, che ha scelto i vicoli dell’antico Rione Sanità come sua dimora e come fulcro di concentrazione e ispirazione.
Protagoniste assolute, le sue molteplici visioni del mondo, quei paesaggi che, a partire dall’esperienza newyorkese, hanno condotto l’artista sulla via della sospensione, in cui regnano i silenzi, anche dove c’è voce, in cui dominano i vuoti, anche dove c’è folla.
Questa volta Radpour si lascia alla spalle l’America e attraversa l’Italia. Raccoglie i tempi fermi di luoghi surreali, i cieli plumbei di spazi solitari, le atmosfere segrete di ambienti inospitali. Non ci sono volti di donna né corpi maschili, nessuna espressione, nessun movimento, eppure l’uomo ha riempito ognuno di questi paesaggi, lasciandoli colmi delle sue pause, di dolori, emozioni, sensazioni e speranze.
Tre giorni di open studio, dal 24 al 26 giugno, renderanno possibile entrare nelle stanze private dell’artista, gli spazi che abita sono gli stessi in cui lavora, in cui ha esaminato e vagliato ognuna delle fotografie esposte.
The_Unseen Work, Studio Visit: 24 al 26 giugno 2016, dalle 18.00 alle 22.00, tra le mura dello storico Palazzo de’ Liguoro, nell’antico Borgo Vergini, in una Napoli tutta contemporanea

Annalisa Ferraro