Apre Palazzo Cesi-Armellini
Roma: apre al pubblico il cinquecentesco Palazzo Cesi-Armellini, sede storica dei Padri e Fratelli Salvatoriani. Con il duplice obiettivo di far conoscere uno dei tesori della Capitale e raccogliere fondi per i progetti missionari dei Salvatoriani.
Comunicato stampa
Roma, 3 Marzo 2015 - Passeggiando per il centro storico di Roma, sono in molti a chiedersi, oggi come ieri, quale “grande bellezza” possa nascondersi nei tanti palazzi storici privati che sorgono lungo le vie e le piazze della città. Uno di questi è il cinquecentesco Palazzo Cesi-Armellini che con la sua elegante facciata e il portale inquadrato da una cornice in stile dorico, si affaccia su via della Conciliazione, a due passi da piazza San Pietro.
Dall’11 marzo, i Padri e Fratelli Salvatoriani, che qui hanno la propria casa generalizia dal 1895, apriranno le porte di Palazzo Cesi-Armellini al pubblico con il duplice obiettivo di far conoscere un luogo che ha molto da raccontare sulla sua storia, più e meno recente, e raccogliere fondi per le missioni salvatoriane nelle aree più difficili e disagiate del mondo (Africa, Asia e America Latina) attraverso la Fondazione SOFIA Onlus.
“Siamo lieti di aprire le porte della nostra casa – spiega Padre Daniele Cicirella, Presidente della Fondazione SOFIA Onlus – luogo di spiritualità e arte, per condividere insieme al visitatore gli ideali di carità universale alla base dei nostri progetti e coltivare insieme la speranza per un mondo migliore che passa anche attraverso la bellezza”.
Il Palazzo fu costruito per il cardinale Francesco Armellini agli inizi del ‘500 sull’area in cui si trovava la casa di Seneca. Nel 1565 venne acquistato da Angelo e Pier Donato Cesi (quest’ultimo conosciuto anche per aver realizzato importanti opere pubbliche, come l’Archiginnasio a Bologna), che lo fecero completamente ristrutturare, tra il 1570 e il 1577, dal grande architetto Martino Longhi il Vecchio.
La visita a Palazzo Cesi-Armellini, inizia dal cortile interno a forma di chiostro, dove si trovano tracce dell’antica pavimentazione della via Cornelia. L’ampia scalinata in travertino accoglie il visitatore con le statue di San Pietro e Paolo per condurlo al piano nobile. Qui la galleria dispiega le vele delle ampie volte dipinte con affreschi raffiguranti la storia di Re Salomone, ispirati a Pietro da Cortona e datati tra il 1653 e il 1662. L’itinerario prosegue nella biblioteca con il cinquecentesco soffitto in legno dipinto e le pareti affrescate, dove si trovano importanti documenti sulla storia della Società del Divin Salvatore (Salvatoriani), fondata nel 1881 da Padre Francesco Jordan; e nella cappella principale con affreschi originali realizzati per il Cardinal Cesi dai pittori Nicola Martinelli e Tommaso Laureti (1530-1602). Di fronte, la cappella del fondatore ed il piccolo museo che conserva oggetti personali di Padre Jordan. Il percorso si conclude al quarto piano, sulla terrazza dove il visitatore sarà sorpreso da una veduta unica sulla cupola della Basilica di San Pietro, per poi lo sguardo perdersi all’orizzonte sui monumenti della Città Eterna.
Ma Palazzo Cesi-Armellini è stato anche uno dei luoghi protagonisti della storia recente. Durante la seconda guerra mondiale, infatti, Padre Pancrazio Pfeiffer, allora Superiore della congregazione ed emissario di fiducia di Papa Pio XII, si adoperò per salvare la vita di molte persone, nascondendole nei sottotetti del Palazzo. Tra il 1943 e il 1944, politici, partigiani ed ebrei perseguitati dai nazisti vi trovarono rifugio. Uno per tutti: Giuliano Vassalli (ex Ministro della Giustizia), all’epoca un giovane condannato alla fucilazione prigioniero nel carcere nazista di via Tasso.
Insomma, nell’epoca dello storytelling, Palazzo Cesi-Armellini è un luogo con molte storie da raccontare.
Visite: Lun. – Merc. – Ven. 10-12.30 e Merc. 14.30-16.30 – Ingresso a donazione libera
Per informazioni e prenotazioni: 06.68629202 – [email protected]
Fondazione SOFIA Onlus. SOFIA, acronimo di Salvatorian Office for International Aid, è l’organizzazione non-profit dei Padri e Fratelli Salvatoriani. Nata nel 2008, SOFIA promuove e monitora progetti missionari di assistenza sanitaria, educazione, sviluppo rurale e formazione pastorale. I Padri e Fratelli Salvatoriani sono circa 1200, attivi in 40 paesi, e operano nelle zone più trascurate del mondo in Africa, America Latina ed Asia per rispondere ai bisogni di bambini, donne e uomini. Passano la loro vita con i poveri e si impegnano in attività a lungo termine, a volte a rischio della vita, consapevoli che il loro lavoro può fare la differenza. www.fondazionesofia.org