Antonio Paradiso

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO REALE
Piazza Del Duomo 12, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì h 14.30 – 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì,
domenica h 9.30 – 19.30
Giovedì e sabato h 9.30 – 22.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Vernissage
09/09/2011

ore 19 su invito

Contatti
Email: info@mudima.net
Patrocini

promossa dal Comune
di Milano – Cultura e Palazzo Reale

Artisti
Antonio Paradiso
Curatori
Dominique Stella
Generi
arte contemporanea, personale

“L’ultima cena globalizzata | Global Last Supper ” è il titolo della mostra che Milano ospita nella
corte interna di Palazzo Reale. L’installazione è stata realizzata dallo scultore Antonio Paradiso
(Santeramo, 1936) con i resti delle Twin Towers crollate nel tremendo attentato dell’11 settembre 2001.

Comunicato stampa

“L’ultima cena globalizzata | Global Last Supper ” è il titolo della
mostra cheMilano ospita a partire dal prossimo 10 settembre nella
corte interna di Palazzo Reale. L’installazione, promossa dal Comune
di Milano – Cultura e Palazzo Reale e in programma fino al
2 ottobre 2011, è stata realizzata dallo scultore Antonio Paradiso
(Santeramo, 1936) con i resti delle Twin Towers crollate nel tremendo
attentato dell’11 settembre 2001.
Venti tonnellate di lamiere contorte, sbarre e putrelle d’acciaio, deformate
dal calore e dall’impatto dei due voli contro ilWorld Trade
Center, sono state rimodellate secondo il progetto artistico dello
scultore pugliese dopo essere giunte in Italia nel dicembre 2010 in
un container.
La genesi di quest’opera inizia nel 2009, quando la Port Authority
di New York e New Jersey, autorizza la cessione a titolo gratuito di
macerie dalWorld Trade Center a fondazioni, città o artisti, selezionando
una quarantina di proposte tra le novemila richieste
giunte da tutto il mondo.
Antonio Paradiso, unico italiano ammesso a ritirare parte dei resti
diGround Zero in base al progetto artistico presentato, li ha scelti
uno per uno nel deposito dell’hangar 17 del Kennedy Airport, dov’erano
depositati. “Avevano la funzione di sorreggere la struttura
, ma nell’hangar riposavano orizzontali, imitando le anime di chi
con loro ha lasciato la vita”, ricorda l’artista.
Non simboli ma vestigia di una tragedia epocale, che ha distrutto
tremila vite e inciso per sempre nella memoria di intere generazioni
in tutto il mondo, questi pezzi di metallo, che già di per sé “avrebbero
raccontato senza parlare e visto senza guardare”, sono stati condotti
a nuova vita grazie all’elaborazione artistica di Antonio
Paradiso, che ha voluto rappresentarle in verticale, intorno o dietro
un ideale tavolo, per un’ultima cena che solo nel titolo richiama
quella giudaico-cristiano.
«L’ultima cena globalizzata o contemporanea è lo tsunami economico
mondiale - spiega Antonio Paradiso - tra economie emergenti
in cerca di assestamento. Il Cristo della nuova ultima cena non è
uno, ma sono tremila morti, che lanciano un monito, un avvertimento
per l’intera umanità».
70 fotografie, esposte nella saletta a piano terra della corte interna
di Palazzo reale, documentano la storia di questa esposizione, i
viaggi dell’artista e del materiale e i progetti della scultura.
Una sezione speciale della mostra è dedicata alle “Ascensioni 2011”,
serie di opere realizzata con parte del materiale recuperato
dall’hangar 17, meno monumentale perché per esse l’artista ha utilizzato
i pezzi più piccoli che ha portato da New York; ugualmente
potente, tuttavia, per significato e valenza evocativa. Queste sculture,
che sintetizzano in astratto il volo di una colomba, esprimono
un’aspirazione spirituale che si eleva in senso verticale per portare a
tutti un forte messaggio di spiritualità . “Esprimono, al di là della
morte, il rinnovamento degli esseri e la continuità della vita” (Dominique
Stella).
La mostra è accompagnata da un catalogo fotografico, edito daMudima
con prefazioni di Arturo Schwarz e Dominique Stella.