Annabella Cuomo nel racconto di Galleria 291 EST

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA 291 EST
Viale Dello Scalo San Lorenzo 45, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
23/10/2018

ore 19

Artisti
Annabella Cuomo
Generi
arte contemporanea, personale
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“Annabella Cuomo, nel racconto di Galleria 291 EST”, una mostra antologica promossa all’interno della Rome Art Week.

Comunicato stampa

Ad apertura della stagione espositiva 2018/2019, la Galleria 291 EST è lieta di presentare al suo pubblico storico, come alle nuove reclute, la mostra Annabella Cuomo, nel racconto di Galleria 291 Est, che va a collocarsi tra la rosa di eventi della RAW - Rome Art Week.
Pensata come un’antologica su Annabella Cuomo, l’esposizione, a cura di Vania Caruso e Rossella Della Vecchia, ricostruisce il percorso dell’artista all’interno della Galleria 291 EST, lì dove muoveva i primi passi nel 2010 con La Biologia non è il destino. Da allora, Annabella Cuomo, è diventata una delle artiste di punta della galleria: una scoperta precoce, alimentata nel corso degli anni. E proprio gli anni in oggetto a questa retrospettiva sono in realtà anche un omaggio alla storia della stessa galleria, attiva dal 2008 nella curatela di artisti, per lo più emergenti, capaci di importanti riflessioni sul postmodernismo e sulla sua concezione di arte.
Dopo Annabella Cuomo, nel racconto di Galleria 291 EST la decima stagione della galleria procederà con una densa programmazione, a partire dall’illustratore e incisore Marco Proietto, uno dei primi a collaborare con il laboratorio di Galleria 291 INC: questa personale presenterà al pubblico romano i suoi tarocchi, editi da US Game System. Poi, in perfetto stile della Galleria 291 EST, sarà la volta della nuova proposta Chiara Abramo, con dipinti e illustrazioni. Nel corso dell’anno ci sarà spazio anche per progetti della stessa galleria, volti ad evidenziare, in perfetto stile Arts and Crafts, il lavoro dell’affiliato studio Mostarda Design: tale produzione ed esposizione di carta da parati, commissionata alla propria “scuderia” di artisti, è destinata a reiterarsi annualmente in una mostra che rimandi al pensiero di William Morris. Infine, a chiusura della stagione, potrebbe esserci un gradito ritorno, lì dove tutto ha avuto inizio, alle origini dell’attività della Galleria 291 EST.
Annabella Cuomo, nel racconto di Galleria 291 Est è un progetto curatoriale impostato sull’artista e sulla sua identificazione nello e dello spazio che la espone: due storie che si intrecciano per costruirne una nuova, guardando ad un futuro condiviso. La mostra prevede una selezione di opere realizzate in seno alla Galleria 291 EST (La Biologia non è il destino, Un regalo, un dono dentro l’ombra, Guerra agli Dèi, C’è un posto dove vivono, Big One Game): una sorta di racconto visivo e verbale articolato per stadi progressivi e cronologici, in una fluida sintesi tematica e relazionale.
In Big One Game (2016), l’ultima personale in oggetto a Annabella Cuomo, nel racconto di Galleria 291 Est, l’artista fa emergere prepotentemente la crisi sociale dei nostri giorni, un tema ricorrente nella sua indagine formale. La scelta stessa del titolo, che indica la proverbiale caccia ai cinque animali più ambiti, svela la sua coatta evoluzione in quella all’uomo, diventato il bersaglio dei suoi simili. Già nel 2011, in Un regalo, un oro dentro l’ombra, una luce soffusa, e allo stesso tempo glaciale, cela ai predatori e all’uomo, le rappresentazioni ancestrali di fantasmagorici animali, connaturati all’immaginario dell’artista. Un tipo di figurazione che si evolve concettualmente ed esteticamente, confluendo un anno dopo, nel 2012, in Guerra agli Dèi. Qui i tratti grafici dell’artista si accaniscono chirurgicamente a ridefinire il concetto antropico: l’evoluzione biologica di una stirpe rea di hýbris, ovvero della “colpa” di chi ha osato misurarsi con gli dei.
Emerge quindi un riaffiorato legame con la prima mostra, La Biologia non è il destino: ambientata nell’era dell’immagine, la scena è dominata da figure grottesche anelanti ad anonimi ed inesistenti stereotipi di perfezione. Qui, nonostante la giovane età dell’artista, si può già intravedere una mirata analisi circoscritta allo zeitgeist e alle sue brutture.
Di base tutto il percorso di Annabella Cuomo a Galleria 291 EST conduce al recondito, come in C'è un posto dove vivono … del 2013. Qui l’artista, eluso un indefinito fuori campo in cui usualmente viene collocato il ricordo, metabolizza le ceneri del vissuto, con ritorni al nero, al fisso, al silenzio dell’istante: immagini in cui la memoria ritrae il senso di un’esistenza sbiadita e trasfigurata in ologrammi, tra il desiderio di riafferrarli e il rischio di annientarli.
Andando a ritroso, si comprende quindi come in Annabella Cuomo, nel racconto di Galleria 291 Est riemerga, nella sua complessità, tutto l’immaginario dell’artista, ordito nel racconto firmato dalla stessa galleria che gli darà forma e spazio nella contingenza del presente, pur nell’evocazione del suo passato.