Anna Finetti – L’anima nascosta

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO DOLOMITI
Via Dolomiti 11, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da mercoledì a sabato dalle ore 15,30 alle 19,00

Vernissage
26/03/2014

ore 18

Artisti
Anna Finetti
Curatori
Andrea Lacarpia
Generi
arte contemporanea, personale

Anna Finetti risponde con una ricerca artistica nella quale convergono citazioni dalle tradizioni spirituali di diversi luoghi del mondo e personali intuizioni ed esperienze, nelle quali tali conoscenze trovano espressione concreta.

Comunicato stampa

City Art presenta

“L’ANIMA NASCOSTA”
mostra personale di Anna Finetti

Testi in catalogo di Eleonora Fiorani e Andrea Lacarpia

Opening mercoledì 26 marzo h 18.00
Fino al 12 aprile 2014
aperto da merc. a sab. 15,00 – 19,00

Dal testo di Eleonora Fiorani: “Le opere di Anna Finetti, mostrano che non c’è altra presenza che come l’albero, il più grande e maestoso dei viventi e il più vicino al cielo, sia tanto carica di mitologie, di significati, di simboli, di metafore, di allegorie e che riempia la nostra vita individuale e collettiva e quella profonda delle civiltà, ne racconti peculiarità, immaginari, sogni, incubi.
E che sia una presenza familiare e quotidiana e contemporaneamente evochi una sensazione di una presenza misteriosa, in cui sogno e realtà sconfinano l’uno nell’altra, mentre è tutt’uno con l’universo simbolico di una cultura, ne racchiude i valori collettivi e la loro portata logica e pratica fino a diventare il centro rituale e la fonte e il senso della legittimità territoriale. E del resto le società sono la simbiosi tra la struttura del territorio e gli uomini, gli animali e le piante che lo abitano, così da istituire un ecosistema di vite parallele.
E’ questo l’oggetto della ricerca di Anna Finetti e ciò a cui allude, con immagini fotografiche e installazioni intrecciando le storie e le narrazioni dei miti con le neuroscienze che delle piante studiano la struttura, sensibilità, intelligenza, comportamenti, interazioni con l’ambiente e gli altri viventi, come se gli uni e le altri ciascuno con i propri linguaggi narrassero la stessa “verità” perduta, dimenticata, nascosta del cosmo e della vita. Cosicché attraverso la scienza potessimo accostare e re-imparare ciò che i miti già sapevano e raccontavano in una lingua che non ci appartiene più, ma che non ha mai cessato di incantarci e di risuonare dentro di noi come se nel profondo ne intuissimo la sua portata di verità.
Il porsi in ascolto con il dipingere, disegnare simboli sulle sue foglie, fotografare gli alberi e se stessa con loro, evocando il loro essere il collegamento tra gli ordini del cosmo e la fonte e il ricettacolo della vita, della morte, della rinascita, e delle forme popolate dagli dei, percorse dagli sciamani, assumono in Anna Finetti il valore di un rito. Il cercarne l’anima nascosta e la lingua perduta è anche, mi verrebbe da dire, il desiderio di farsi essa stessa pianta, diventare lo stormire delle foglie, il vento che penetra tra i rami, di essere una delle tante misteriose creature e presenze che popolano le sue fronde, gli interstizi della sua corteccia e il mondo sotterraneo delle radici…”

Dal testo di Andrea Lacarpia: "Alla sempre più urgente necessità di ritrovare una natura vista come coerente Gestalt di uomo, società e cosmo, legati insieme da un ordine nello stesso tempo trascendente e immanente, Anna Finetti risponde con una ricerca artistica nella quale convergono citazioni dalle tradizioni spirituali di diversi luoghi del mondo e personali intuizioni ed esperienze, nelle quali tali conoscenze trovano espressione concreta". Come a voler approfondire tutte le possibilità semantiche di ogni area tematica, le opere dell'artista si suddividono in serie differenti, lasciate libere di fluire verso nuove possibilità di sviluppo. Gli studi sulla continuità tra il corpo e l'ambiente esterno che negli anni hanno dominato gran parte della sua ricerca, nella mostra approdano ad una lettura del mondo vegetale che unisce l’approccio scientifico della biologia e la conoscenza ermetica, codici linguistici solo apparentemente distanti. Nelle foglie di diversi alberi l'artista individua il codice genetico sottostante alla loro esistenza, la loro anima nascosta, esprimendola figurativamente con dei piccoli fori incisi sulla superficie della pianta e disposti in modo da svelare in essa alcuni degli archetipi che formano l'alfabeto dell'esistenza. L'immagine formatisi sulla foglia è visibile solo in controluce, suggerendo così la natura enigmatica della conoscenza ermetica, che tende a nascondersi per rivelarsi solo a chi la vuole approfondire con pazienza e umiltà. Il percorso artistico di Anna Finetti, che come un alchimista cerca la pietra filosofale che cura i malesseri che risiedono in profondità, percorrendo la strada del risveglio dell'energia spirituale, custodita nel corpo fisico come in un tempio che nasconde per preservare…”
(Catalogo in galleria)