Angelo De Boni – Brain Art / Signs and tracks

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO E.
Alzaia Naviglio Grande 4, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00, domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00

Vernissage
27/09/2014

ore 17

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Angelo De Boni
Generi
arte contemporanea, personale

Brain Art, mostra personale di Angelo De Boni, e Signs and tracks, mostra personale di Angelo De Boni.

Comunicato stampa

Spazio E Alzaia Naviglio Grande, 4 Milano presenta:
Brain Art, mostra personale di Angelo De Boni, e Signs and tracks, mostra personale di Angelo De Boni (presso lo Spazio E2) a cura di Valentina Carrera.

Dal 27 settembre al 10 ottobre 2014, inaugurazione 27 settembre ore 17.00

Orari dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00, domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00. Ingresso libero

ANGELO DE BONI
Da una rapida visita di queste due mostre personali di Angelo De Boni si potrebbe faticare a credere che i lavori presentati siano opera dello stesso artista. In effetti se da una parte dominano i monocromi bianchi su cui si stagliano poche linee o piccoli rilievi geometrici, esaltazione assoluta di un'Arte minimal, dall'altra vi è il dominio del colore, dell'intrusione materica di ogni forma e sostanza, sfumati, contrasti, sovrapposizioni e dripping, tutto il vocabolario informale di un pittore contemporaneo.
Bisogna considerare non solo che le due mostre sono opera della stessa mano, ma anche che non si può cedere alla curiosità di sapere quale periodo viene prima e quale poi: si tratta di due produzioni parallele e costanti, sintomo di un'anima sensibile che vive in equilibrio tra lo Spirito e la Materia.
Angelo De Boni si presenta come un Giano bifronte. Forse avendone piena coscienza. Perché se si analizzano le caratteristiche dell'antico dio italico le analogie con la proposta artistica cui ci troviamo di fronte sono davvero molte.
Giano era il dio dell'inizio, legato al concetto di porta; era il dio del movimento e del succedersi delle stagioni, capace di plasmare ogni cosa.
Se si traduce questo linguaggio mitologico in termini di riflessioni plastiche si arriva al senso più vero dell'agire pittorico di De Boni. L'utilizzo rigoroso del formato quadrato rimanda ai cicli naturali e all'equilibrio tra gli elementi, il ricorso ai materiali più diversi allude alla volontà di impossessarsi di ogni aspetto della vita materica, e poi le linee essenziali su campi monocromi bianchi indicano il passaggio iniziale, l'orizzonte primo oltre il quale si può giungere ovunque.
Da una parte la materia dall'altra lo spirito. Due mondi non in contraddizione ma in perfetto equilibrio. Un dialogo tra le parti che determina l'essenza dell'anima umana.
Alessandro Baito