Andrea Vizzini / Peter Weber – Incontro Aureo

Il capolavoro brutalista, progettato nei primi anni settanta da Roberto Fontana, collaboratore di Carlo Scarpa, ospita “Incontro Aureo”, una mostra che mette a confronto le opere di Andrea Vizzini e Peter Weber, due artisti accomunati da una profonda ricerca sulla geometria e sull’armonia delle forme.
Comunicato stampa
Domani, domenica 4 maggio alle 16:00 il Museo Simon Benetton, l’affascinante opera architettonica che custodisce le opere dello scultore, pittore e poeta Simon Benetton, presenta "Incontro Aureo", una mostra curata da Roberta Gubitosi che mette a confronto le opere di Andrea Vizzini e Peter Weber, due artisti accomunati da una profonda ricerca sulla geometria e sull’armonia delle forme. L’evento, ad ingresso libero, prevede inoltre una performance di danza e musica dal vivo, già sold out, con i ballerini di Evento Danza, la scuola di danza diretta da Edi Florian, e i musicisti de “Il Cinema Suonato”, il progetto orchestrale del Maestro Marco Fedalto.
Il Museo Simon Benetton, nato come atelier dove l’artista Simon Benetton concepiva le sue opere, è stato progettato nei primi anni settanta da Roberto Fontana, collaboratore di Carlo Scarpa, e riprende tutti gli elementi dello stile scarpiano, dall’uso della luce alla geometria dei volumi. Gli spazi architettonici del museo diventano, per l’occasione, il contenitore ideale per ospitare la mostra “Incontro Aureo” nella quale gli artisti Andrea Vizzini e Peter Weber, pur partendo da radici culturali differenti, trovano un terreno comune nell’idea di equilibrio, misura e bellezza universale. Un dialogo tra linguaggi diversi ma complementari, entrambi fondati sul rapporto aureo.
Andrea Vizzini presenta una selezione di lavori recenti dalla serie “Black & White Room”, in cui ambienti architettonici enigmatici si alternano tra luce e oscurità, riflettendo sul tempo, sulla conoscenza e sull’eredità della storia dell’arte. Le sue opere si distinguono per la raffinatezza formale e per l’intensità simbolica, dove elementi come il prisma diventano strumenti di rivelazione e trasformazione.
Nato a Grotte, in Sicilia, il 5 febbraio del 1949, Andrea Vizzini vive e lavora a Jesolo dal 1978. Il suo esordio è caratterizzato da diverse partecipazioni alle mostre collettive alla Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia. E' invitato nel 1983 ad allestire una personale al Museo Ca’ Pesaro di Venezia. Inoltre ha collaborato con artisti e scrittori: Al Di Meola, nel 1998 e 2000, Karl Jenkins nel 1999 a Londra e con Leonardo Sciascia nel 1991.
Peter Weber propone una serie di lavori in feltro, materiale caldo e compatto della tradizione nordica, utilizzato per creare strutture geometriche tridimensionali mediante piegature precise. La sua arte, priva di figurazione, è un esempio rigoroso di Arte Concreta, in cui la forma nasce da un pensiero matematico, dall’osservazione della natura e dalla tensione verso la perfezione formale.
Nato in Germania nel 1944, Peter Weber vive e lavora tra Monaco e Monferrato. In origine interessato alla musica, passò alle arti figurative studiando alla Fachhochschule ad Amburgo sotto la guida del pittore non oggettivo Max H. Mahlmann. Le sue opere sono esposte a livello internazionale e presenti in oltre 35 collezioni pubbliche e private, tra cui il Museum für Redktive Kunst di Swiadow, l'Helms-Museum di Amburgo e il Landesmuseum di Linz.
Gli artisti saranno introdotti da Artur Valerio, Direttore del Museo, che commenta “il Museo Simon Benetton si conferma spazio di relazione, come lo desiderava il Maestro. Un luogo che facilita l’incontro, la connessione, la fusione di forme d’arte apparentemente diverse e capace di valorizzare l’identità di ogni artista in un dialogo armonico e potente”.
L’evento, ad ingresso libero, prevede inoltre una performance di danza e musica dal vivo, già sold out, nel parco del museo, una galleria d’arte a cielo aperto, il cui nome, “Il Cerchio del Tempo”, si ispira all’opera scultorea del Maestro Simon Benetton presente nel parco. Una grande area circolare verde delimitata da 24 volti in pietra che dialogano tra loro, ognuno con un’espressione diversa, e che possono ruotare su se stessi per volgere lo sguardo ovunque. I ballerini della scuola Evento Danza, diretta da Edi Florian, si esibiranno tra le sculture dell’artista accompagnati dai musicisti de Il Cinema Suonato, il progetto orchestrale del Maestro Marco Fedalto, che promuove la musica scritta per l’audiovisivo.
Il Museo Simon Benetton si ispira allo stile del grande maestro dell’architettura moderna per le proporzioni armoniose, il contesto cromatico e la luminosità particolare dei suoi spazi. Una volta entrato, il visitatore si trova immerso nello stato d’animo dell’artista, percependo la sua continua ricerca dell’armonia degli elementi. Questo luogo era il laboratorio in cui Simon Benetton studiava, elaborava i testi per le poesie, progettava i bozzetti per le opere e sperimentava nuove tecniche artistiche. Il museo offre ai visitatori una retrospettiva permanente delle opere del Maestro dal 1950 al 2016, anno della sua scomparsa.
Simon Benetton (Treviso, 1933-2016), scultore, pittore e poeta. Attratto fin da giovanissimo dal ferro che vedeva plasmare dal padre nella sua fucina, frequenta i corsi liberi dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia per poi continuare in una liberissima, solitaria ricerca individuale, dimostrando una capacità innata nel realizzare opere con perfette proporzioni e forme e ispirandosi ad Arturo Martini, precursore del surrealismo, Antonio Canova e Henry Moore. Le sue opere sono esposte in oltre quaranta musei nel mondo, fra cui il Victoria and Albert Museum di Londra, i Musei Vaticani, il Museo Nazionale di Pechino e il Museo d'Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia, in prestigiose collezioni pubbliche e private e spazi urbani. L’impegno di Simon Benetton, nello studio dell’arte nella sua forma tridimensionale, ha lasciato un’eredità di materiale di fama mondiale legata alla storia, alla pratica e al futuro della scultura.
L’evento è patrocinato dalla Provincia di Treviso e dal Comune di Treviso.